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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2014
 
   
  FAMIGLIA CARDINE DEL SISTEMA SOCIALE DEL FVG

 
   
  Udine, 9 giugno 2014 - "Nell´ambito del sistema del welfare del Friuli Venezia Giulia la famiglia si conferma una vera ricchezza sociale", ha sottolineato l´assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca, che il 5 giugno ad Udine ha aperto il convegno "Con le famiglie, per le famiglie - Associazionismo familiare in Friuli Venezia Giulia´. L´incontro è stato promosso dalla Regione per fare il punto sugli effetti del primo bando (previsto dalla legge regionale 11 del 2006, art.18) che ha permesso di erogare risorse alla rete dell´associazionismo familiare. L´assessore Telesca ha ricordato che il tessuto sociale rappresentato dalle famiglie "è ciò che tiene in vita le comunità" e ne costituisce il cardine. In questi anni, ha aggiunto, il contesto sociale e la struttura della nostra comunità si sono modificate in modo importante per effetto della crisi e di altri fattori, ma il welfare del Friuli Venezia Giulia, che la Telesca ha definito "straordinario", costruito con efficacia, è riuscito a fare fronte ai cambiamenti: ora, però, ha osservato, va adeguato alle rinnovate esigenze. "L´obiettivo che ci dobbiamo porre - ha precisato l´assessore - è quello di dare alle famiglie la possibilità di progettare il proprio futuro". Con questo obiettivo la riforma della sanità dovrà rispondere anche alle attese del sociale e dovrà puntare a sostenere realmente chi ne ha maggiormente bisogno. Sarà altresì volta a mantenere il raccordo con l´associazionismo e il Terzo Settore, in quanto, ha concluso Telesca, "rappresentano un valore forte per la nostra comunità, e insieme costituiscono la rete necessaria per costruire sistemi di protezione sociale". I progetti che sono stati finanziati dalla Regione nei due anni dall´emanazione del bando (2012-2013), ha poi sostenuto Nicoletta Pavesi, dell´Università Cattolica di Milano, hanno dimostrato una buona qualità, rispondendo alle esigenze delle famiglie, stimolandole ad essere protagoniste dei progetti sul territorio, nonchè a promuovere il capitale sociale che esse rappresentano in seno alle rispettive comunità. Una comunità, quella del Friuli Venezia Giulia, che nell´ultimo decennio è notevolmente cambiata. Come infatti ha riferito il direttore dell´area Politiche sociali e Integrazione sociosanitaria della Regione, Pier Oreste Brusori, la crisi della natalità e l´invecchiamento della popolazione sono gli elementi che hanno caratterizzato un aumento limitato della popolazione, che dal 2001 al 2013 si è incrementata soltanto del 3 per cento. Nello stesso periodo è però diminuito del 2 per cento il numero di cittadini italiani, mentre è aumentato del 4,3 per cento quello degli stranieri. Al contempo gli anziani ultra ottantacinquenni sono aumentati del 37 per cento. Dati che evidenziano l´accresciuto "carico assistenziale" che il sistema socio-sanitario del Friuli Venezia Giulia deve sopportare. Sempre nella nostra regione, il numero delle famiglie, dal 1971 al 2011, si è incrementato del 38 per cento, passando da 400 mila a 550 mila unità; quasi 200 mila famiglie sono costituite da una sola persona. In questo contesto, la Regione è intervenuta finanziando un bando emesso nel febbraio del 2012, che ha promosso 123 progetti dei quali 119 portati a conclusione: 7 sono stati realizzati in provincia di Gorizia, 33 in quella di Pordenone, 19 in provincia di Trieste e 60 in quella di Udine. Rientravano principalmente in due grandi ambiti: l´auto-organizzazione di servizi a sostegno dei compiti familiari educativi e di cura (98 progetti) e la promozione di reti di scambio sociale fra le famiglie, anche per favorire iniziative di mutuo aiuto e di gestione associate per l´acquisto di beni e servizi con fini solidaristici (25 progetti).  
   
 

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