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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2014
 
   
  PATTO STABILITÀ E COFINANZIAMENTO. VENDOLA: "IO NON MI RASSEGNO"

 
   
  Bari, 9 giugno 2014 - Patto di stabilità, nettizzazione del cofinanziamento nazionale della spesa comunitaria, raggiungimento target al 31 maggio, Puglia “punta di diamante di tutto il sistema, non solo regionale ma anche nazionale”. Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. “Sono giornate segnate da una grande amarezza perché se da una parte registro con soddisfazione come la Puglia, per quanto riguarda il raggiungimento dei target della spesa comunitaria, abbia offerto i dati migliori tra le regioni italiane, dall’altra mi trovo invece costretto a scegliere di rallentare, fin quando non dovrò frenare del tutto, proprio la cosa che abbiamo dimostrato di saper fare meglio, e cioè spendere, con celerità e con qualità, i fondi comunitari. I dati disponibili sul target di maggio dimostrano inconfutabilmente come la Puglia sia la Regione che rappresenta la punta di diamante di tutto il sistema, non solo regionale ma anche nazionale, sia in termini di valori assoluti che in termini di valori percentuali. Se non ci fosse la Puglia le performances dell’Italia sarebbero molto al di sotto del 50% e tuttavia la gestione contraddittoria delle regole sul Patto ci conduce dritti verso un burrone. Ogni giorno che passa, risulta sempre più chiaro come articolazioni strategiche dello Stato, Ragioneria e Mef da una parte e Dps dall’altra, abbiano costruite regole che tra loro non si conciliano. Come si può arrivare al risultato del raggiungimento dei target se contemporaneamente sussiste il divieto di sforare il Patto di stabilità? La Puglia è la prima vittima di questo sistema folle. Poichè oggi per colpa dell’ultima finanziaria non potremo neppure ricorrere allo sforamento controllato, l’unica soluzione è quella di rallentare e poi sospendere la spesa dei programmi comunitari. Questo naturalmente comporterà il rischio di non poter assicurare a ottobre e dicembre prossimi il conseguimento degli obiettivi di spesa, con il paradosso di dover restituire i soldi a Bruxelles. L’ho già detto ieri, ma voglio ribadirlo oggi e ogni prossimo giorno futuro. Io non mi rassegno. Oggi sono costretto a fare delle scelte che mai avrei pensato di poter compiere. Ecco perché voglio rivolgere ancora un appello accorato al Governo di Renzi, in particolare al Sottosegretario Graziano Delrio, perché si metta finalmente mano a questa materia, liberandoci dai limiti imposti dal Patto di stabilità e procedendo subito con la nettizzazione del cofinanziamento nazionale della spesa comunitaria”.  
   
 

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