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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Giugno 2014
 
   
  FSE: LA STRATEGIA PER IL TRENTINO DEL 2020

 
   
  Trento, 17 giugno 2014 - Grazie al Fondo sociale europeo, negli anni 2007-2013 sono stati approvati quasi 5.000 progetti che hanno coinvolto complessivamente 90.000 persone in Trentino. A fine 2013 erano stati impegnati per le azioni Fse 248 milioni di euro, raggiungendo e superando il totale delle risorse dell´intero programma del settennio (217 milioni). Questi i numeri principali contenuti nel rapporto di esecuzione 2013 relativo alla programmazione Fse 2007/2013, giunta ormai quasi al termine, che è stato approvato nei giorni scorsi dal Comitato di sorveglianza. Il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi ha evidenziato che la strategia per il Trentino del 2020 punterà su una crescita “intelligente", sostenibile ed inclusiva”. “L’intento - ha detto ancora Olivi - è quello di arrivare ad un programma di utilizzo dei fondi europei - ha detto Olivi - che possa rappresentare un modello per le altre regioni italiane”. La riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo sociale europeo, oltre che verificare lo stato di attuazione del programma 2007/2013, ha rappresentato l’occasione per confrontarsi sulla nuova programmazione fino al 2020 che prevede quali principali linee strategiche le azioni rivolte all’occupazione, all’inclusione sociale, alla conciliazione e all’apprendimento delle lingue, con particolare attenzione ai giovani. Intervenendo in apertura il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi ha sottolineato l’importanza di un responsabile utilizzo di queste preziose risorse europee. “Come Giunta provinciale – ha detto – nei mesi scorsi ci siamo confrontati per definire una proposta di sviluppo per il Trentino del 2020, tenendo conto delle raccomandazioni dell’Unione Europea e stiamo avviando la definizione del nuovo programma di sviluppo che dovrà essere approvato in concomitanza con il prossimo bilancio 2015-2017. Le risorse del Fse non sono aggiuntive – ha proseguito Olivi – ma risorse che l’Europa assegna ai territori in nome di quella politica di coesione che pesa un terzo del bilancio europeo. Per questo la Giunta ha condiviso fin da subito il percorso indicato dalla strategia Europa 2020 che si pone tre obiettivi prioritari: una crescita intelligente, basata su conoscenza e innovazione, una crescita sostenibile, per un’economia che utilizzi in modo efficiente le risorse ed una crescita inclusiva per promuovere l’occupazione, favorendo la coesione sociale e territoriale. Una strategia che non mira soltanto a uscire dalla crisi, ma che vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico". Rispetto alla nuova programmazione Fse e Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) Olivi ha evidenziato alcuni punti prioritari: 1) Progetti di ricerca per imprese innovative e progetti Ict, con priorità a quelli legati ai settori individuati dalla Smart Specialization. 2) Progetti per la competitività nelle Pmi in particolare nei settori individuati dalla strategia di specializzazione intelligente - Smart Specialization. 3) La costruzione di un Polo di specializzazione (meccatronica), capace di raccordare istruzione, formazione professionale, università, ricerca e bisogni dei settori economici. 4) Interventi per Garanzia giovani e politiche attive del lavoro. 5) finanziamento per progetti di nuova imprenditorialità con priorità per quella giovanile. 6) Progetto Lingue rivolto a rafforzare le competenze linguistiche sia degli studenti che dei docenti. 7) Finanziamento delle politiche di conciliazione tempi di vita familiare e tempi lavoro e politiche di inclusione sociale. “Il raggiungimento di questi obiettivi – ha concluso l’assessore – richiederà responsabilità di tutti i decisori e una maggiore consapevolezza ed attenzione a quei processi di monitoraggio e valutazione delle politiche e dei risultati raggiunti. L’intento è quello di arrivare ad un programma di utilizzo dei fondi europei che possa rappresentare un modello per le altre regioni italiane.” Il Comitato ha quindi approvato il rapporto annuale di esecuzione 2013 che mostra un ulteriore importante avanzamento dell’attuazione del programma operativo 2007/2013, che ormai è giunto ad un impegno complessivo pari ad 248.315.760 euro, corrispondenti al 114,29% delle risorse previste per l’intera programmazione. Con riferimento ai progressi materiali del programma operativo, complessivamente, sono stati approvati 4.856 progetti, dei quali quasi la metà all’interno dell’Asse 2 - Occupabilità. Anche nel corso dell’anno 2013, una parte significativa delle risorse del programma è stata rivolta a fronteggiare la situazione di crisi economica.  
   
 

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