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Notiziario Marketpress di Mercoledģ 18 Giugno 2014
 
   
  DICHIARAZIONE DI IERI DEL COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE AI MEDIA DOPO UN INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETĄ CIVILE

 
   
  Ankara, 18 giugno 2014 - Vorrei iniziare sottolineando dell“Ue e il mio forte sgomento personale e la condanna per le recenti atrocitą in Iraq. Vorrei anche esprimere la nostra solidarietą e il sostegno per la Turchia per quanto riguarda il rapimento dei vostri cittadini a Mosul. Quando sono stato qui l“ultima volta, nel mese di novembre, abbiamo avuto un nuovo impulso ai negoziati di adesione. Da allora molte cose sono successe. Ricorda quello che ho detto l“ultima volta (e anche prima) - progressi nei negoziati di adesione e le riforme politiche sono due facce della stessa medaglia. Negli ultimi mesi ci sono stati dubbi espressi oltre l“impegno della Turchia ai valori e gli standard europei. Ho solo ricordo le accuse di corruzione, ri-assegnazioni degli investigatori e giudici, e in particolare la rapida adozione di una normativa che non č stata consultata con l“Ue. Tutto questo sembra essersi spostato Turchia lontano dagli standard europei. Accolgo con favore il ruolo svolto dalla Corte costituzionale e il suo impegno per la salvaguardia dello stato di diritto e il rispetto dei diritti e delle libertą fondamentali - sia con le decisioni di annullare il divieto di Twitter e Youtube e modificare le parti controverse della normativa sul Consiglio superiore della Pubblici ministeri e giudici. Queste azioni della corte costituzionale contribuiscono a quello che oggi č realmente necessario: portare la fiducia indietro alla magistratura, mettendo fine alla polarizzazione e la politicizzazione della societą. E qui tutte le istituzioni hanno un ruolo da svolgere. I negoziati di adesione sono il motore centrale delle nostre relazioni. Ma possono muovere solo in avanti in parallelo con il progresso convincente in entrambe: le riforme politiche e su tutte le questioni connesse a Cipro. Qualsiasi battute d“arresto in virtł di tali due questioni aumenteranno dubbi circa l“impegno della Turchia all“Ue. Ho invitato i miei colleghi turchi ad impegnarsi decisamente con l“Ue su un processo di riforma globale e credibile e di seguire uno stretto dialogo con la Commissione nel settore dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali. Ho anche incoraggiato la Turchia a continuare a sostenere gli sforzi in vista di una soluzione globale a Cipro. Insieme con il Ministro Bozdag e Mevlüt Ēavužošlu abbiamo avuto un incontro molto importante del gruppo di lavoro sul capitolo 23. Era una buona occasione per determinare la dinamica e la direzione del nostro lavoro comune sulle riforme del sistema giudiziario e sui diritti e le libertą fondamentali. Mi auguro che le prossime settimane permetteranno di tradurre discussioni odierne in azioni concrete concordate da entrambe le parti. Con il Ministro Ēavužošlu abbiamo aderito una tavola rotonda con la societą civile turca per discutere le relazioni Ue-turchia. Questo č stato anche incontro importante in quanto la societą civile č un partner fondamentale per noi. Si tratta di uno stakeholder importante per la riforma e l“adesione di processo e ha bisogno di avere l“ambiente conduttivo a svolgere il suo ruolo. C“č una possibilitą di trasformare la nostra agenda positiva in risultati tangibili e impostare il tono appropriato per la prossima relazione di avanzamento. Sarą l“ultima relazione della Commissione, ma che servirą da base per la nuova Commissione per stabilire come proseguire l“impegno dell“Ue con la Turchia. Mi auguro che la Turchia ci fornirą la sostanza positiva per realizzarla. Per questo, la Turchia deve impegnarsi a portare avanti le riforme necessarie. Perché il futuro del processo di adesione non sarą determinato dai risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Essa sarą determinata dalla propria performance della Turchia.  
   
 

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