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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2014
 
   
  PUGLIA: SINTESI LAVORI DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2007/2013

 
   
   Bari, 24 giugno 2014 - Si è svolto il 21 giugno l’incontro annuale del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Fesr Puglia 2007-2013 presieduto dalla Vice Presidente Angela Barbanente, alla presenza del Presidente Nichi Vendola che ha aperto i lavori. Alla seduta, moderata dall’Autorità di Gestione del Programma, Pasquale Orlando, hanno partecipato rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e di altre Amministrazioni centrali oltre che delle strutture regionali, nonché le rappresentanze di Anci, Upi e del partenariato economico e sociale. Nel corso dei lavori è emerso che la Puglia ha raggiunto e superato nel 2014 tutti i target previsti, raggiungendo una spesa di oltre 2.670 milioni di euro, con un incremento di oltre 185,5 milioni di euro rispetto al 2013, pari al 60% della dotazione finanziaria (di 4.492.319.001,72 euro), con un aumento del 7,5% rispetto a quanto certificato a dicembre 2013. Un punto specifico è stato inoltre dedicato ai lavori in itinere della nuova programmazione 2014 – 2020 con la presentazione degli obiettivi tematici prioritari che saranno oggetto del nuovo Programma Operativo cofinanziato dal Fesr e dal Fse. Ampio riconoscimento è stato dato dai rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali per il lavoro svolto dalla Regione, i cui risultati sono stati considerati più che positivi. I risultati raggiunti dalla Regione sono frutto anche della collaborazione istituzionale avviata con la Commissione Europea, le istituzioni centrali, i rappresentanti delle parti economiche e sociali e le amministrazioni territoriali. Aprendo i lavori, il Presidente della Regione si è soffermato su alcuni processi che caratterizzano attualmente l’integrazione comunitaria, sottolineando che “l’Europa è storicamente un luogo di crocevia di migranti, un territorio di inclusione e di garanzia dei diritti e che oggi invece rischia la deflagrazione perché è a rischio povertà”. Dopo essersi soffermato sui risultati positivi registrati fino ad oggi, Vendola ha sottolineato tuttavia gli effetti negativi del patto di stabilità le cui regole - già per il presente anno – mettono concretamente a rischio la capacità di spesa della Regione. “Cruciale come mai diventa quindi – ha evidenziato il Presidente Vendola - in questo particolare momento storico, la questione del Patto di stabilità che non è più oggetto di una vertenza querula di una periferia viziosa, ma diventa il tema dei paradossi in cui si avvita l’Ue”. “Ci deve essere distribuzione di ricchezza per evitare diseguaglianze ha continuato Vendola - ricchezza e lavoro sono invece oggi sempre più separati. In quest’ottica, la nettizzazione della spesa comunitaria non è una formula magica, ma significa aprire i cantieri per un’opera di riconnessione con l’Europa: ago e filo per cucire il nostro essere dimensione locale e la nostra vocazione europeista in un momento di deficit di modernità che vogliamo colmare”. “Si tratta di una situazione non più sostenibile – ha aggiunto il Presidente Vendola – che richiede interventi urgenti e concreti sia a livello comunitario, sia in ambito nazionale. In assenza di tali interventi, già oggi la Regione non è in grado di garantire il conseguimento dei target di spesa per il 2014 e per il prossimo anno. Oggi siamo dinanzi ad un bivio drammatico: perdere le risorse allocate e restituire decine di milioni di euro a Bruxelles o, in alternativa, rinunciare ad offrire livelli minimi di servizi ai cittadini ed imprese, come quelli che riguardano i servizi sociali e sociosanitari, la protezione civile e l’incolumità dei cittadini, le politiche abitative. Per superare questo paradosso amaro, è necessario un intervento strutturale e risolutivo sull’attuale sistema di regole del Patto di stabilità che per noi rappresenta un cappio al collo. Occorre una nuova consapevolezza operosa: non fiori ma opere di bene, ovvero tutto ciò che serve al territorio per superarne i ritardi nello sviluppo”. “Di questo problema – ha evidenziato il Presidente Vendola – ne ho parlato i primi anni in totale solitudine, poi con una progressiva comprensione da parte dei miei colleghi governatori regionali e, infine, con l’effettiva condivisione degli esponenti del Governo centrale. La Regione Puglia vuole continuare ad essere giudicata in maniera positiva dalle istituzioni europee, proseguendo il suo cammino mediante una competenza operosa, così da giungere alla prossima verifica dei target ancor meglio di quanto ha fatto in passato”. “La Puglia – ha concluso il Presidente Vendola - chiede oggi di essere giudicata con severità, vuole essere messa alla prova per poter superare anche i prossimi target, grazie all’impegno di tutti gli attori territoriali, ma vuole essere messa nelle condizioni di poterlo fare e di poter così realizzare il meglio non in una logica di sopravvivenza ma di emulazione delle migliori pratiche in Europa.” Il rappresentante della Commissione Europea ha sottolineato l’attenzione con la quale a Bruxelles si segue questo tema ed ha auspicato che l’imminente avvio della presidenza italiana del semestre europeo, possa contribuire a fornire una risposta concreta al tema della completa nettizzazione dei fondi comunitari. Il rappresentante del Mise ha affermato che “presso la sede ministeriale è stato istruito un dossier in merito alla problematica del patto di stabilità e che si farà portavoce delle istanze emerse nell’incontro”. Anche la rappresentante del Mef ha ribadito il rilievo che a livello nazionale assume il tema dei vincoli del patto di stabilità e della possibilità di una loro modifica per andare incontro alle esigenze delle regioni. I lavori del Comitato sono proseguiti esaminando lo stato di avanzamento del Programma Operativo e le prospettive di attuazione a fine anno.  
   
 

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