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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
 
   
  LABORATORI DAL BASSO: LE NUOVE CANDIDATURE CHIUSA LA SECONDA FINESTRA DEL BANDO PER GIOVANI PUGLIESI CHE VOGLIONO IMPARARE A FARE IMPRESA

 
   
  Valenzano, 22 luglio 2014 - Si è chiusa alla mezzanotte di venerdì 27 giugno l’edizione 2014 del Bando Laboratori dal Basso, l´iniziativa per rafforzare le competenze di chi fa impresa sul territorio pugliese attraverso percorsi di apprendimento dal basso, ideati da giovani imprese o associazioni. La misura, promossa e gestita dall’Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione e dal programma regionale Bollenti Spiriti, festeggia il suo secondo anno di attività e si conferma uno strumento prezioso per mettere in rete idee e competenze, moltiplicare le opportunità di apprendimento, entrare in contatto con comunità tematiche, incoraggiare la condivisione della conoscenza e lo scambio tra generazioni. Dopo lo svolgimento di 39 Laboratori dal Basso nel corso della prima finestra del bando (15 aprile - 31 luglio), la seconda ha fatto registrare una vera e propria ondata con 86 candidature pervenute, rispetto alla precedente che ne ha contate 76. Un aumento record delle candidature pari al 13%, che dimostra quanto sia ancora affamata di formazione imprenditoriale la Puglia. Da segnalare i dati sulle candidature provenienti dalla zona tarantina, del foggiano e della Bat: la provincia di Taranto passa da 2 proposte a ben 7, mentre quella di Foggia e la provincia Bat che, nella precedente scadenza non si erano rese promotrici di nessun Laboratorio, oggi contano rispettivamente 2 e 3 candidature. Delle 86 pervenute, sono state valutate positivamente 57 candidature. Queste accedono alla fase di progettazione esecutiva del programma, da realizzare con lo staff di Laboratori dal Basso. Con incontri individuali e di gruppo, lo staff illustrerà le linee guida comuni per la progettazione esecutiva attraverso cui i proponenti metteranno a punto il calendario definitivo delle lezioni, i docenti da invitare, la logistica, la comunicazione e tutti gli aspetti organizzativi necessari. "Sono dati importanti - ha commentato l´assessore regionale alle Politiche giovanili Guglielmo Minervini - che dimostrano la bontà della nostra intuizione. I laboratori dal basso sono nati con l´idea di provare a rovesciare la piramide della formazione: non più l´istituzione che dall´alto costruisce un´offerta formativa sulla base di stime sui fabbisogni formativi che possono rivelarsi sbagliate, ma i cittadini che dicono alla Regione qual è il loro bisogno, chi possono essere i professionisti e i docenti più adatti a soddisfarlo, quali altri persone possono essere interessate a partecipare. Tutto questo genera un meccanismo virtuoso nel quale da un lato s´innalzano qualità ed efficacia dell´offerta formativa, dall´altro si abbattono di gran lunga i costi: un laboratorio dal basso costa in media un terzo rispetto a un corso professionalizzante tradizionale". “Il forte incremento delle candidature è il segnale che l’innovazione metodologica introdotta da Laboratori dal Basso funziona” ha dichiarato Eva Milella, presidente dell’Arti, che aggiunge “ Puntare sul ‘do it yourself’ risulta essere una scelta interessante, capace di interpretare il fabbisogno di formazione imprenditoriale dei giovani pugliesi, rendendoli protagonisti attivi di occasioni di apprendimento innovative e ritagliate su misura”. Analizzando da vicino le 57 proposte selezionate, emerge un identikit preciso della richiesta di apprendimento targata Laboratori dal Basso. A guidare la classifica delle tre macroaree oggetto del bando c’è lo “Sviluppo dell´economia della conoscenza” con 32 manifestazioni inviate (56 %), seguita da “Tutela e valorizzazione del territorio” con 13 (23%) ed infine “Innovazione sociale” con 12 candidature (21%). Sul formulario per la candidatura, oltre alla macroarea i proponenti erano chiamati a scegliere anche tre ambiti dei 36 disponibili. Oltre all’imprenditorialità, leitmotiv della misura, 13 Laboratori hanno scelto come tema centrale l’arte e la cultura e 13 lo sviluppo sostenibile, 10 hanno posto al centro della loro progettualità il territorio, 9 l’innovazione tecnologica, 8 la cittadinanza attiva; è 7 il numero delle proposte sia per l’agroalimentare sia per il tema del lavoro e l’occupazione; equamente distribuite anche le candidature su ricerca scientifica ed ecologia, 6 per ambito; e ancora, 5 le manifestazioni d’interesse sia per la comunicazione che per il design e architettura; le categorie migranti, energia, festival ed eventi, moda, ospitalità e ristorazione, trasporti e mobilità, turismo, raccolgono una candidatura ciascuna. È interessante anche la provenienza territoriale delle proposte, che evidenzia una concentrazione molto netta per questa seconda finestra. È la provincia di Bari a proporre il maggior numero di Laboratori, con 25 candidature (44%), seguita da Lecce con 14 (25%), Taranto con 7 (12%), Bat con 3 (5%) e Foggia e Brindisi con 2 proposte per ciascuna (3,5%). Sono 4 le candidature (7%) che hanno, invece, un carattere transprovinciale. Le 57 candidature selezionate per la progettazione esecutiva sono disponibili online e consultabili sul sito www.Laboratoridalbasso.it, dall’archivio nella sezione “In progettazione”. Tutti i dettagli relativi a date e luoghi, alla fase attuale, sono da considerare come orientativi e saranno disponibili solo dopo l´approvazione formale, non prima della conclusione della progettazione esecutiva, in sinergia con lo staff di Ldb.  
   
 

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