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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
 
   
  SANITÀ: GIUNTA REGIONALE FVG APPROVA DDL RIFORMA

 
   
  Trieste, 22 luglio 2014 - Garantire la salute dei cittadini, a tutte le età, assicurando l´integrazione dei servizi e quindi la continuità dell´assistenza tra l´ospedale, in cui affrontare le patologie acute, e il territorio, ove far fronte in particolare alle cronicità, attraverso una rete assistenziale in cui rivestiranno un ruolo fondamentale da una parte il Distretto, sotto il profilo organizzativo, dall´altra soprattutto i medici di famiglia. Questi i contenuti chiave del disegno di legge di "Riordino dell´assesto istituzionale ed organizzativo del Servizio sanitario regionale" approvato oggi dalla Giunta regionale in via preliminare su proposta dell´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca. Un testo che, in 52 articoli, pone la persona, con i suoi bisogni, al centro dell´organizzazione del sistema, puntando a migliorare l´efficienza e l´efficacia dei trattamenti offerti, alla sicurezza e alla qualità delle cure, all´alta qualificazione professionale, al riequilibrio nell´utilizzo delle risorse, all´omogeneità dell´offerta, unitamente ad una partecipazione delle Università nelle attività assistenziali connesse alla ricerca e alla didattica. Il tutto in un quadro in cui viene riordinata la rete ospedaliera, con la riduzione di circa 600 posti letto per acuti, e la riconversione di alcune strutture per potenziare la riabilitazione, le lungodegenze, gli hospice e gli stati vegetativi. Sotto il profilo dell´assesto, il ddl prevede che a partire dal prossimo 1 gennaio 2015 operino in Friuli Venezia Giulia cinque aziende per l´assistenza sanitaria: l´Azienda n.1 Triestina (frutto dell´aggregazione tra Ospedale e Azienda territoriale), la n. 2 Bassa Friulana-isontina, la n.3 Alto Friuli-collinare, la n. 4 Medio Friuli (destinata ad operare in maniera integrata con l´Azienda Ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia) e l´Azienda n. 5 Friuli Occidentale. Ad esse si aggiungono gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste e Cro di Aviano, nonché una nuova struttura, l´Ente per la gestione accentrata dei servizi sanitari: si occuperà di acquisti di beni e servizi, sarà stazione appaltante dei lavori pubblici per conto di tutti gli altri enti della sanità regionale. Gli ospedali saranno organizzati secondo il modello Hub, in cui concentrare le eccellenze specialistiche e le alte tecnologie, e Spoke, nosocomi a media intensità di intervento che graviteranno intorno agli hub. Tra i primi sono compresi gli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone. Saranno Spoke, rispettivamente, Gorizia e Monfalcone, Latisana e Palmanova, San Daniele del Friuli e Tolmezzo, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo. In linea generale le due diverse sedi d´area opereranno come presidio unico: in entrambe sarà garantita l´assistenza ambulatoriale, una sola delle due assicurerà i ricoveri. Prevista poi una forte integrazione con Cro e Burlo, mentre i presidi ospedalieri di Cividale, Gemona, Maniago e Sacile, nonché in parte il Maggiore, a Trieste, saranno riconvertiti in presidi ospedalieri innovativi per la salute dei cittadini. All´interno letti di medicina per fase post ospedaliera, riabilitazione, esami diagnostici, specialistica ambulatoriale, ospedale di comunità e centri di cure primarie. La riforma rimette mano anche all´organizzazione dei Distretti che avranno un bacino d´utenza compreso tra i 50 e i 100 mila abitanti. Ad essi il compito di organizzare l´assistenza medica primaria, quella domiciliare, la farmaceutica, i consultori, la psichiatria dell´età evolutiva, i servizi per le dipendenze. Per quanto riguarda in particolare l´assistenza primaria, nasceranno le Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft), con l´obiettivo di realizzare le migliori condizioni per l´integrazione dei professionisti. Entro la fine del 2016 i medici di famiglia dovranno lavorare in gruppo (almeno in sei), assieme a collaboratori di studio ed infermieri, per tenere aperti gli ambulatori 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana. Una novità destinata anche a ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso. Saranno anche istituiti dei centri di assistenza primaria e dei centri della salute dove lavoreranno assieme medici di famiglia, guardia medica, specialisti, infermieri di comunità. Cronicità e non autosufficienza dovranno essere trattati prevalentemente al domicilio del paziente. Infine, forte accelerazione sarà data all´informatizzazione del Servizio sanitario regionale anche attraverso il fascicolo sanitario elettronico.  
   
 

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