GIUSTIZIA EUROPEA: CAUSA CONTRO L’ITALIA IN MATERIA DI LIBERA CIRCOLAZIONE E LIBERTÀ DI STABILIMENTO (C-531/06, COMMISSIONE/ITALIA)
In Italia, l´attività di farmacista è disciplinata principalmente dalla Legge n. 362/91 ("Norme di riordino del settore farmaceutico), nonché dal Decreto legge n. 223/06 (cd. "decreto Bersani). Queste disposizioni consentono la titolarità dell´esercizio delle farmacie private alle sole persone fisiche laureate in farmacia e a società composte esclusivamente da soci farmacisti e comportano l´impossibilità per le imprese esercenti l´attività di distribuzione di prodotti farmaceutici di acquisire partecipazioni nelle società di gestione di farmacie comunali. La Commissione ritiene che il divieto d´acquisizione di partecipazioni nelle farmacie private da parte di persone fisiche che non siano farmacisti o di imprese non costituite esclusivamente da farmacisti renda assolutamente impossibile per queste categorie di persone l´esercizio di due libertà fondamentali garantite dal Trattato, quali la libera circolazione dei capitali e la libertà di stabilimento; inoltre, che il divieto di partecipazione in società di gestione di farmacie comunali e private per le imprese operanti nella distribuzione farmaceutica (desumibile da alcune norme tuttora vigenti dell´ordinamento italiano e fortemente suscettibile di essere applicato dai giudici italiani) costituisca un ostacolo tanto alla libera circolazione dei capitali, quanto all´esercizio del diritto di stabilimento.