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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2014
 
   
  ENERGIE RINNOVABILI, COSTRUZIONI E MECCANICA PER IL MERCATO TURCO

 
   
  Trento, 2 ottobre 2014 - Circa 50 aziende trentine hanno assistito alla country presentation dedicata alla Turchia organizzata dall’area internazionalizzazione di Trentino Sviluppo. Un’intera mattinata dedicata alle opportunità che il Paese offre alle aziende trentine soprattutto nei settori della meccanica di precisione, delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Un mercato in forte crescita, quello turco, che sta attivando importanti politiche di rinnovamento e riqualificazione dell’economia anche grazie agli incentivi europei, con l’obiettivo di diventare una tra le dieci principali economie mondiali nel 2023. Ospite istituzionale è stata Ipek Erden, responsabile Sviluppo Business e Progetti Internazionali della Camera di Commercio italiana in Turchia. La Turchia è un paese con una popolazione giovane, dinamica, interessata alle nuove tecnologie e con un crescente potere d’acquisto. È un mercato che già produce macchinari e strumenti di precisione, ma ha bisogno - ha sottolineato Erden - di acquisire know how e tecnologia dall’estero; un’economia che sta puntando molto sulle energie rinnovabili, soprattutto eoliche, interessante sia come mercato di sbocco ma anche ponte per altri mercati limitrofi. L’italia è da sempre un buon partner commerciale, attualmente al sesto posto nell’interscambio commerciale con circa 251 milioni di euro di import e circa 152 milioni di euro di export nel 2013. Gli scambi italiani riflettono quelli mondiali con circa 12,8 milioni di euro importati dall’Italia e 6,7 milioni di euro. Tra i prodotti maggiormente importati si elencano frutta fresca e secca, prodotti tessili, macchinari, parti di autoveicoli, tra quelli maggiormente esportati si trovano invece macchinari, tecnologia, prodotti della carta, agroalimentari e bevande. Anche nel settore delle infrastrutture esistono molti progetti in via di realizzazione per accompagnare il clima di rinnovamento e sviluppo del Paese: tra tutti la creazione di un terzo aeroporto ad Istanbul, di un terzo ponte sul Bosforo, la creazione di una linea interrata della metropolitana e il potenziamento della rete autostradale. Per gli investimenti esteri la Turchia è un mercato altrettanto attrattivo. Si contano attualmente circa 40 mila aziende con capitale straniero, di cui circa 18 mila europee (tra queste al primo posto la Germania con quasi 6 mila aziende, seguono il Regno Unito, l’Olanda e quindi l’Italia con circa 1.000 unità). Ad attrarre capitali stranieri sono le politiche statali di incentivo all’insediamento: le imprese trovano manodopera qualificata ad un costo accessibile, sgravi fiscali, zone economiche speciali e zone franche con costi di insediamento particolarmente favorevoli, facilità nelle transazioni internazionali. Interessante la testimonianza di Paolo Andreatta, amministratore delegato di E-pharma Trento, del gruppo Unifarm, 165 dipendenti ed un fatturato annuo di 30 milioni di euro. L’esperienza dell’azienda sul mercato turco è iniziata nel 2009 e nonostante alcune difficoltà continua a credere nel Paese, dove ha trovato punte di eccellenza e professionalità di altissimo livello e sta attualmente cercando ulteriori soluzioni di presenza sul mercato anche attraverso la collaborazione produttiva con un partner locale. La mattinata si è conclusa con la testimonianza di Unicredit Group – rappresentata da Ferruccio Cazzanelli, Territorial Development Manager della Regione Nord Est - istituto bancario presente in maniera capillare in Turchia, dove si colloca al quarto posto tra le banche private con una rete di oltre 900 filiali a copertura del 90% del territorio nazionale. Unicredit ha voluto dare alle imprese un messaggio di fiducia menzionando lo sblocco di importanti finanziamenti da parte della Bce per sostenere progetti meritevoli delle imprese all’estero. Archiviata con grande interesse la country presentation, Trentino Sviluppo ha in serbo progetti di aiuto alle imprese trentine interessate ad approfondire il mercato turco, sia con la risposta a quesiti puntuali sia con la prossima attivazione di un progetto integrato di mercato a sostegno della commercializzazione nel paese.  
   
 

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