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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Ottobre 2014
 
   
  TURISMO FVG: MODIFICHE REGOLAMENTO SU CONTRIBUTI A PMI E PUBBLICI ESERCIZI

 
   
  Trieste - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, ha approvato il 17 ottobre le modifiche al regolamento della legge sul turismo (2/2002) che modificheranno le modalità di concessione degli incentivi previsti per le piccole e medie imprese turistiche (strutture ricettive alberghiere, all´aria aperta, case e appartamenti per vacanze) e per i pubblici esercizi. Si tratta di concessione di contributi in conto capitale per l´incremento e il miglioramento delle strutture delle imprese turistiche la cui gestione è delegata all´Unione regionale delle Camere di commercio del Fvg. "Le modifiche - spiega Bolzonello - oltre a adeguare il regolamento alla nuova normativa Ue sulla dichiarazione dell´impresa unica in materia di regime di auto "de minimis" e a allineare le normative alle misure contributive di settore, ridurranno il vincolo di destinazione sugli immobili oggetto di contributo da 5 a 3 anni successivi alla data di rendicontazione". Passando alla stagione balneare e montana del periodo maggio-agosto 2014 rapportata allo stesso periodo dello scorso anno, Bolzonello ha potuto rendere noto alla Ii Commissione consiliare una serie di cifre sebbene - ha rimarcato lo stesso assessore - falsate dalla mancata consegna dei dati da parte di alcune strutture ricettive (la consegna è facoltativa, non obbligatoria). Nel complesso, si nota una tenuta degli arrivi in regione con lo 0,9% in più, ma un calo delle presenze (notti in camera) pari a 2,8% in meno, con meno arrivi di italiani ma più arrivi di stranieri, meno presenze di italiani e una tenuta delle presenze straniere. Il dato, però - ha detto Bolzonello -, va considerato guardando che al resto d´Italia è andata anche peggio e ricordando una stagione con un clima drammatico. Se maggio e giugno hanno tenuto, luglio ha visto un crollo, mentre agosto ha avuto un calo inferiore probabilmente perché le prenotazioni spesso non vengono disdette. La perdita più grossa è soprattutto di turisti locali, con un -12,6%, pari a quasi 75mila presenze di corregionali in meno, mentre dal Piemonte sono arrivate ben 3.528 persone in più, pari all´11,9%, e con una presenza del +11,9%, pari a 15.434 persone. L´aver puntato al mercato austriaco, intanto, si è rivelato una mossa vincente, tanto per arrivi quanto per presenze, ricordando che gli austriaci sono i nostri primi partner internazionali; ma buoni sono anche i dati per ungheresi e slovacchi, mentre i russi sono andati in calo causa la forte svalutazione del rublo e le vicende geopolitiche interne. I dati dell´ambito mare vedono un complessivo segno positivo per gli arrivi e negativo per le presenze, ma quelle italiane perché le straniere si può dire che reggono. Sostanziale tenuta, poi, anche delle strutture alberghiere e di quelle ricettive gestite dalle agenzie, mentre a calare sono le richieste di appartamenti ai privati. Passando alla montagna, manca il dato di una grossa realtà del Tarvisiano, che invece farebbe scendere a -3.300 le presenze invece di -12.000; resta, però, non ha nascosto l´assessore, che 14 strutture su 20, tra Tarvisio, Sella Nevea e Passo Pramollo, hanno valori negativi tanto per arrivi e presenze di italiani quanto per arrivi e presenze di stranieri. Male anche la Carnia, soprattutto guardando ai clienti italiani, in particolare regionali. Qui si cercherà - ha reso noto Bolzonello - di ampliare l´offerta del cicloturismo (la presenza del giro d´Italia ha dimostrato le potenzialità di questo settore) e migliorare quella legata al wellness. Hanno tenuto solo l´albergo diffuso e i bed & breakfast. Piancavallo va forte sugli appuntamenti sportivi, ma anche questo va migliorato. La presenza totale è stata in positivo, anche se soprattutto grazie agli stranieri (+24,2% e solo dello 0,7% gli italiani). Anche Gorizia non ha tutti i dati e le presenze religiose, che mancano, dimezzano il dato negativo. Da potenziare è il settore vitivinicolo. Pordenone, invece, si è salvata solo grazie alla presenza degli alpini all´adunata di maggio scorso, con circa 6mila presenze. Il dato reale - ha dovuto ammettere l´assessore - è il -8,3% di presenza di stranieri. A Trieste, dati in crollo solo ad agosto. La presenza degli italiani è migliore di quella straniera; arrivano soprattutto dal Centro-nord Italia. Due eventi importanti hanno portato alla città cifre positive: il Giro d´Italia con 4.600 presenze incrementali e il concerto dei Pearl Jam con 5.000. Infine, il comprensorio di Udine è l´unico con tutti i segni al positivo, di presenze, arrivi, italiani e stranieri. Anche qui l´adunata degli alpini ha portato un incremento delle presenze, quantificabili in 2.500 persone. I dati hanno fatto chiedere ad Elio De Anna (Fi) se c´erano dei collegamenti con l´offerta dell´aeroporto di Ronchi, e a Cristian Sergo (M5s), che ha anche lamentato per l´ennesima volta la chiusura del museo di Ronchi alla domenica, quante strutture ricettive avessero chiuso. Quanto all´aeroporto, l´assessore ha affermato che non sta dando le risposte che dovrebbe dare, schiacciato tra le strutture di Venezia e Lubiana. Non è un bilancio di alcune decine di migliaia di euro in attivo - ha detto innescando un battibecco con i consiglieri di centrodestra su governance e strategie - che dimostra la sua capacità di offerta.  
   
 

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