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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2014
 
   
  INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ E COESIONE SOCIALE, PER IL FUTURO DELL’ AUTONOMIA TRENTINA

 
   
  Trento, 3 novembre 2014 - "Innovazione e competitività, ma anche coesione sociale: sono queste le parole chiave che ci permetteranno di costruire il nostro futuro e di vivere la nostra Autonomia da protagonisti": così il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi è intervenuto alla tavola rotonda su "La persona e il suo diritto", organizzata il 31 ottobre al Grand Hotel Trento, dalla Cida, la Confederazione Italiana dei Dirigenti d’Azienda. Assieme all´europarlamentare Herbert Dorfmann, il presidente Rossi ha affrontato il tema “La ricostruzione della comunità sociale come polis, tesa a creare un processo armonico fra diritti e doveri del cittadino”. "Il pericolo per chi fa il politico - ha detto il presidente Rossi - è di semplificare eccessivamente quando si parla di società". Troppo spesso si usa infatti il termine gente, dimenticando che la società è fatta di persone, di tanti individui, ognuno con i suoi bisogni e le sue aspirazioni. "Nella società trentina - ha aggiunto Rossi - fortunatamente sono presenti gli anticorpi che ci mettono al riparo dalle eccessive semplificazioni e ci permettono invece di essere a contatto diretto con i bisogni e le proposte delle persone. Gli indicatori che descrivono la partecipazione alla vita collettiva sono ancora molto alti da noi, più alti rispetto ad altri territori; questo, per me, è un dato molto importante". Colpisce l´invito da parte di un politico a riconoscere la supremazia della società civile proprio sulla politica. "Se dovessi scegliere uno slogan adatto ai tempi - ha proseguito il presidente Rossi - direi: più società e meno politica. Mi spiego: più protagonismo a chi si assume direttamente la responsabilità di operare per il bene collettivo e disponibilità del pubblico ad accompagnare l´impegno in favore della comunità con gli strumenti che sono a disposizione della politica". Nell´analisi del presidente Rossi sulla società trentina non mancano i fattori di preoccupazione quali l´invecchiamento della popolazione, i bassi indici di natalità, la complessità portata dall´integrazione di un sempre più alto numero di trentini che provengono da altre culture. "Sono fenomeni - ha detto Rossi - che ci vedono molto impegnati". Ma c´è anche molto di cui essere soddisfatti. "Tutti gli indicatori - ha concluso il presidente - ci dicono che in materia di volontariato il Trentino è in vetta a tutte le classifiche. Il volontariato riveste una straordinaria importanza perché è la palestra in cui l´individuo sperimenta diritti e doveri, concetti che costituiscono lo stesso principio di Autonomia; che è senz´altro un diritto del nostro popolo ma, come dimostra anche il recente accordo siglato con lo Stato, comporta anche notevoli doveri. Autonomia significa anche avere la responsabilità di coltivare relazioni proprie. Per questo collaboriamo strettamente con Bolzano e siamo impegnati all´interno del progetto della macro regione alpina e in ambito Euregio". Di "Valore e qualità della vita" ha parlato il vicario generale dell´Arcidiocesi di Trento monsignor Lauro Tisi, che ha messo in guardia dal pericolo dell´autoreferenzialità diventata sistema. Tisi Ha invitato a recuperare il valore del fare assieme, del fare rete, di coltivare la responsabilità. Il momento di riflessione proposto dalla tavola rotonda, ha toccato quattro profili: etico, politico, giuridico ed economico. Per il profilo giuridico il programma proponeva l’intervento di Giovanni Pescarzoli, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Trento, chiamato a intervenire sul tema : “La giustizia a difesa della dignità e del diritto della persona, con procedimenti che garantiscano riservatezza e non spettacolarizzazione”. Per il profilo economico il professor Vittorio Valli, docente di Politica economica presso l’Università di Torino era chiamato a parlare di: “L’economia al servizio dell’uomo e non del profitto, la finanza etica, solidarietà e diritto al lavoro e all’impresa”. Moderava il giornalista Franco de Battaglia.  
   
 

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