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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Novembre 2014
 
   
  FVG: TRADIZIONI – UN MIX DI SACRO E PROFANO

 
   
  Nell´inverno nella montagna friulana non possono mancare le feste popolari e le tradizioni, spesso umili, ma di grande intensità , che mescolano credenze cristiane con preesistenti riti e abitudini pagani. Già alla fine di novembre il Tarvisiano si prepara a ricevere San Nicolò, il santo che ha dato origine a Santa Klaus e quindi a Babbo Natale e la cui tradizione è ancora molto sentita in tutti i territori appartenuti all´Impero austroungarico. Il santo si presenta ogni anno accompagnato dagli spaventosi krampus, i diavoli che sfidano i bambini del luogo in una gara di palle di neve e petardi. Il primo appuntamento è per il 29 novembre con la grande sfilata dei krampus provenienti da Italia, Austria e Slovenia, ma altri eventi sono in programma anche per tutto il fine settimana successivo. La Carnia, invece, predilige Santa Lucia a cui Arta Terme dedica la Messa e la Processione di sabato 13 dicembre, ma anche l´antico mercato dei prodotti tipici artigianali e agroalimentari che si tiene il giorno successivo. Il giorno di Santo Stefano è dedicato al rito della Stella: alcuni cantori visitano le case del proprio paese portando uno stendardo a forma di stella e cantando le canzoni natalizie della tradizione locale in friulano e latino. L´appuntamento è a Piano d´Arta e a Sauris. A Lauco si canta anche la vigilia di Natale, giorno in cui si lanciano anche "las cidulas", rotelle di legno di faggio infuocate che infiammano di luce il pendio della montagna sui ci si fanno rotolare accompagnandole con grida propiziatorie. L´ultima festa è naturalmente l´Epifania e la protagonista è sempre una mitica figura femminile che rappresenta l´anno passato e viene quindi bruciata, un po´ dovunque, nei tipici falò. Nei dodici giorni che intercorrono tra Natale e l´Epifania, simbolo ciascuno di un mese dell´anno, non resta che visitare i tanti presepi piccoli e grandi. Ravascletto espone i presepi realizzati dai discendenti dei cramârs, gli antichi venditori ambulanti della Carnia, e Sutrio il celebre presepe di Teno, che riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, con scene che si animano grazie a una serie di perfetti ingranaggi meccanici. A Poffabro, uno dei borghi più belli d´Italia, tutte le nicchie e i balconi delle case ospitano un presepe: l´atmosfera diviene speciale all´imbrunire, quando le luci si accendono e Poffabro si trasforma in un "Presepe tra i Presepi". Le bellezze naturalistiche di questo borgo si fondono con quelle architettoniche delle caratteristiche case in pietra a vista e legno, dove ampi ballatoi si aprono sulle stradine lastricate. Anche Sutrio, in Carnia, allestisce porticati, stalle, atrii e cantine di vecchie case con decine di presepi.  
   
 

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