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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Aprile 2007 |
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UE: TINTURE PER CAPELLI, TROPPE SOSTANZE SENSIBILIZZANTI IL COMITATO SCIENTIFICO DEI PRODOTTI DI CONSUMO PUBBLICA UN MEMORANDUM
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In un memorandum pubblicato, il comitato scientifico dei prodotti di consumo (Cspc) attira l´attenzione della Commissione europea sul fatto che molte delle sostanze utilizzate nelle tinture per capelli possono provocare sensibilizzazione cutanea. Una persona sensibilizzata a una determinata sostanza contenuta in una tintura può in seguito sviluppare un´allergia cutanea a tale sostanza. Per tenere conto delle conclusioni del memorandum e valutare appieno le implicazioni per la sicurezza, è necessario esaminare il potere sensibilizzante delle varie sostanze e l´esposizione effettiva dei consumatori (frequenza d´uso, quantità utilizzate, quota della popolazione potenzialmente interessata, tipi di effetti e loro gravità ecc. ). Al momento sono disponibili pochi dati sistematici sui casi di allergia nei consumatori che utilizzano tinture per capelli ma, considerato il forte aumento dell’uso di tinture negli ultimi dieci anni, il rapporto lancia l’allarme su un possibile problema per la salute dei consumatori. Cosciente di tale problema, la Commissione già nel 2003 aveva adottato, di comune intesa con gli Stati membri e le parti interessate, una strategia volta a definire una lista positiva di sostanze non pericolose da utilizzare nelle tinture per capelli nell’Ue. Sotto questo profilo, la classificazione delle sostanze in base al potere sensibilizzante effettuata dal Cspc apporta un prezioso contributo. Sulla base del memorandum, i servizi della Commissione estenderanno la loro valutazione per ridurre al minimo i rischi di reazioni allergiche provocati dalle tinture. Secondo Meglena Kuneva, commissaria per la tutela dei consumatori, “La sicurezza dei prodotti è al centro della politica per i consumatori ed è la principale preoccupazione. Il compito del comitato scientifico è di attirare l´attenzione della Commissione sui possibili rischi per la sicurezza. La Commissione seguirà il parere scientifico e procederà rapidamente alla fase immediatamente successiva, quella della valutazione dell´esposizione”. Il commissario per la salute, Markos Kyprianou, ha sottolineato che le tinture sono tra i prodotti cosmetici pià utilizzati in Europa: “Considerando le conclusioni del rapporto e il crescente uso delle tinture negli ultimi anni, è necessario valutare in modo approfondito la diffusione delle allergie a questi prodotti nella popolazione”. Il comitato scientifico dei prodotti di consumo ha valutato e classificato il potere sensibilizzante di 46 sostanze contenute nelle tinture per capelli: 10 sono risultate estremamente sensibilizzanti, 13 fortemente sensibilizzanti e 4 moderatamente sensibilizzanti. Considerato l’uso molto diffuso delle tinture, la sensibilizzazione provocata da queste sostanze può incidere sulla salute dei cittadini dell´Ue. La sensibilizzazione è il processo attraverso il quale un individuo sviluppa la capacità di reagire a sostanze che sono generalmente tollerate; una volta sensibilizzato, l’individuo può sviluppare reazioni allergiche in caso di nuova esposizione alla sostanza in questione. Per ragioni culturali e sociali, le tinture per capelli sono richieste da consumatori sempre più giovani. Secondo un recente studio epidemiologico danese, l’età media in cui ci si tinge per la prima volta i capelli è di appena 16 anni. Le sostanze allergeniche possono essere utilizzate senza rischi purché l’esposizione sia sufficientemente bassa. Per affrontare questo aspetto della valutazione del rischio cutaneo sono in corso di sviluppo alcuni modelli: lo scopo è stabilire le quantità di tali sostanze che possono essere utilizzate nei prodotti in modo sicuro, ossia senza provocare allergie cutanee nei consumatori. Le misure adottate dall’Ue - A seguito del parere del comitato scientifico dei prodotti di consumo su un possibile collegamento tra l’uso prolungato di tinture permanenti e l’insorgenza del cancro alla vescica, nel 2003 la Commissione ha adottato, d’intesa con gli Stati membri e le parti interessate, una strategia generale per regolare l’uso delle tinture per capelli nell’ambito della direttiva sui prodotti cosmetici (76/768/Cee). Il cardine di questa strategia è un approccio articolato in tre fasi, che impone all’industria di fornire schede di sicurezza delle sostanze entro determinate scadenze per permettere al comitato di procedere alla valutazione. In particolare, per le tinture per le quali non erano mai state trasmesse schede di sicurezza il termine è scaduto il 30 settembre 2003. Il termine per la trasmissione delle schede di sicurezza conformi ai nuovi requisiti disposti dal comitato è invece scaduto il 31 luglio 2005. Infine, entro il 31 dicembre 2007 dovranno essere inviate le schede relative alla combinazione delle sostanze utilizzate nella formulazione delle tinture permanenti. La strategia prevede il divieto di tutte le tinture permanenti e non permanenti per le quali non siano state fornite schede di sicurezza o nei cui confronti il comitato abbia espresso parere negativo. La valutazione del comitato riguarda anche il potere sensibilizzante. Per analizzare l’incidenza delle allergie alle tinture nella popolazione dell’Ue sarà necessario continuare ad applicare la strategia di valutazione e condurre altri studi epidemiologici. Contemporaneamente, sarà necessario stabilire valori soglia per le sostanze maggiormente sensibilizzanti, in modo da prendere le opportune misure per ridurre eventualmente l’esposizione. Negli ultimi anni la Commissione ha adottato vari provvedimenti per ridurre al minimo le possibili reazioni allergiche a determinate sostanze utilizzate nei profumi o impiegate come conservanti nei cosmetici. Tali sostanze sono disciplinate negli allegati della direttiva 76/768/Cee sui prodotti cosmetici. L’attività del Cspc Il Cspc è un organismo consultivo indipendente istituito dalla Commissione i cui membri, nominati sulla base dell’eccellenza scientifica, hanno il compito di esprimere pareri sui rischi sanitari dei prodotti. . . |
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