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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Novembre 2014
 
   
  COSA FAI OGGI RIVIVI IL PASSATO DI ROMA PERCHÉ DIVENTI IL TUO PRESENTE E IL FUTURO DI TUTTI QUATTRO APERTURE STRAORDINARIE AD INGRESSO LIBERO E VISITE GUIDATE GRATUITE

 
   
  Dalla collaborazione tra la Delegazione di Roma del Fai-fondo Ambiente Italiano e l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ritorna, dopo il grande successo delle precedenti edizioni, cosa Fai oggi, un’iniziativa destinata a tutti gli appassionati di arte e archeologia romana. Cosa Fai oggi si articola in aperture straordinarie con visite gratuite di monumenti e siti archeologici di grande valenza storico-artistica, ma poco conosciuti al grande pubblico perché abitualmente non accessibili. Le visite saranno guidate dal collaudato stuolo di volontari del Fai (gli stessi che animano le famose giornate Fai di Primavera) che con la loro competenza ed il loro entusiasmo accompagneranno i visitatori nei fascinosi meandri del grande passato di Roma, facendo rivivere nozioni ed emozioni perdute. Le aperture straordinarie avranno luogo da ottobre 2014 a marzo 2015 dalle ore 10.00 alle ore 16.00. Secondo appuntamento: sabato 15 novembre 2014, dalle ore 10.00 alle ore 16.00 (ultimo ingresso alle ore 15,30) Tempio delle Botteghe Oscure Roma, via Celsa, angolo Via delle Botteghe Oscure. Entrando in via delle Botteghe Oscure, sulla sinistra svettano due colonne, davanti alle quali i passanti si fermano chiedendosi cosa possano essere. Nel 1938 i lavori di ampliamento della via che prevedevano un consistente arretramento del fronte stradale, portarono alla scoperta del tempio identificato in un primo momento con quello di Bellona. L’edificio era periptero ed ottastilo, cioè circondato su tutti i lati da colonne di cui otto erano allineate sulla fronte, e vi si accedeva tramite una scalinata. Il podio era rivestito di travertino e su di esso sono state rialzate due colonne di peperino, ricoperto di stucco, con capitelli corinzi in travertino. Sotto il palazzo di via Celsa 3-5, si conservano invece il muro meridionale e quello orientale della cella. Ben conservata è anche una sezione del portico orientale del tempio, di cui sono visibili quattro basi di colonne di età repubblicana e le grandi lastre di travertino che costituiscono il rifacimento domizianeo della pavimentazione. Nell’80 d.C., durante il regno di Tito, un terribile incendio, descritto dallo storico Cassio Dione, devastò il Campo Marzio centro-meridionale. Domiziano, salito al trono l’anno successivo, restaurò e ricostruì i numerosi edifici sacri e pubblici danneggiati dal fuoco e ne edificò di nuovi, trasformando profondamente il tessuto urbanistico dell’area. La collaborazione tra il Fai-fondo Ambiente Italiano e l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali vuole essere un altro importante esempio di come pubblico e privato possano lavorare insieme con esiti molto positivi per la collettività. Sito: www.Failazio.it    
   
 

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