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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Novembre 2014
 
   
  LA RICERCA DELLA VERITÀ PER LA GIUSTIZIA E LA LIBERTÀ. MOSTRA DI GAETANO PORCASI.

 
   
  132 ter strage di capacI 92 Dal 15 al 30 novembre a Segrate, al Centro Verdi, via Xxv Aprile il ciclo di appuntamenti "La ricerca della verità per la giustizia e la libertà". Un´iniziativa del Movimento delle Agende Rosse, Gruppo “Peppino Impastato” Milano e Dintorni in collaborazione con il Comune di Segrate Sabato 15 novembre alle ore 15.00: Inaugurazione della mostra pittorica di Gaetano Porcasi con la partecipazione dell´aertista e di Giorgio Grasso critico d´arte- Centro Verdi - Via Xxv Aprile Emeroteca, piano terra. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre: giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 23.00; sabato e domenica dalle 10.30 alle 23.00. Gaetano_porcasigaetano Porcasi è nato a Partinico (Pa) nel 1965. Fin da piccolo ha manifestato uno straordinario e innato talento artistico che ha arricchito, modellato e sviluppato frequentando, prima, l’Istituto d’Arte di Monreale e, successivamente, l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove ha conseguito la laurea con il massimo dei voti. Ultimati gli studi ha insegnato presso l’Istituto Statale d’Arte di Sassari, presso il Liceo Artistico di Tempio Pausania e l’Istituto Statale d’Arte di Alghero. Tornato in Sicilia ha ottenuto la cattedra di discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte di Monreale e, infine, presso il Liceo Scientifico “Santi Savarino” di Partinico dove contribuisce alla realizzazione di percorsi didattici che promuovono nei giovani cultura, legalità e impegno civile. Gaetano Porcasi ha voluto dedicare al tema delle stragi una cospicua parte della sua ricca produzione artistica: il pittore, infatti, che ha sempre mostrato grande sensibilità verso lo scontro perenne che ha visto protagonisti da un lato i poteri malavitosi della criminalità organizzata o della politica cinica e perversa che si è avvalsa dei servizi segreti deviati o della stessa criminalità, dall’altra il popolo, le figure più nobili e più rappresentative del mondo civile e religioso, i sindacalisti, i magistrati, i preti impegnati. La nostra storia è costellata di stragi perpetrate dalla criminalità organizzata sia per eliminare gruppi avversari, per intimidire la gente comune, sia per sopprimere le figure più rappresentative dello Stato che costituivano una minaccia o un intralcio per le loro attività criminose. Paradossali e inconcepibili sono state le cosiddette stragi di Stato che hanno accompagnato la storia d’Italia fin dalla sua unificazione nazionale: la strage di Bronte, la strage di Milano del 1898, le stragi più recenti delle fosse Ardeatine, di portella della Ginestra, di Capaci, di via D’amelio, dell’Italicus, di piazza della Loggia etc., etc., rappresentano uno spaccato simbolico di un mondo assurdo, feroce, disumano che, per finalità di potere e di sopraffazione, non ha rinunciato a spargere il sangue dei giusti, degli umili, dei semplici, degli inermi cittadini immolandoli alla causa del cinismo e della belluinità. Le tele sulle stragi di Gaetano Porcasi esprimono il suo sdegno contro la ferocia, l’efferatezza, il cinismo, l’insensibilità, il disprezzo per la vita umana e per i suoi bisogni essenziali dei poteri illeciti.  
   
 

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