Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Aprile 2007
 
   
  ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA, UN FORUM INTERNAZIONALE PER FAVORIRE IL CONFRONTO E RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI CONOSCENZA ROMANO PRODI E JOSÉ MANUEL BARROSO ALL’APERTURA L’8 MAGGIO

 
   
  Milano, 4 aprile 2007 – Mario Monti, Presidente dell’Università Bocconi, Piergaetano Marchetti Presidente di Rcs Mediagroup, e Angelo Provasoli, rettore dell’Università Bocconi, hanno presentato ieri Economia e società aperta (www. Economiaesocieta. It), il Forum internazionale concepito e promosso da Bocconi e Corriere della Sera. Quattro giorni, dal 9 al 12 maggio, di incontri, dibattiti e dialoghi per capire come l’economia possa contribuire a costruire una società aperta, a ritrovare competitività e dinamismo e a dare spazio alle potenzialità di ogni individuo. Da mercoledì 9 a sabato 12 maggio la città di Milano ospiterà esponenti dell’economia, delle istituzioni, delle imprese, del giornalismo, della cultura di 16 nazionalità per dare a Milano e all’Italia un’occasione di dibattito sui quesiti del nostro tempo e sulle domande della società civile. Il debutto la sera dell’8, con Romano Prodi e José Manuel Barroso, insieme agli organizzatori e ai massimi rappresentanti delle istituzioni cittadine, Letizia Moratti, Roberto Formigoni, Filippo Penati. “Se si è fatta strada con fatica nel sentire comune degli italiani una visione più moderna del mercato oggi purtroppo si deve constatare la fragilità di quest’opera”, ha spiegato Mario Monti. “L’economia di mercato, le sue regole, l’Europa vengono percepite come vincoli, come condizioni che-non-permettono-di. Le cause sono molteplici e rimandano alla lunga interruzione del ciclo della crescita e subito dopo al difficile rapporto con l’euro, a errori commessi nel processo di privatizzazione, alla incapacità delle classi dirigenti di mostrare sul campo le conseguenze virtuose dei meccanismi di liberalizzazione, ai tradimenti del risparmio. Economia e società aperta”, prosegue Monti, “nasce dalla consapevolezza che sia necessario interrogarsi non solo sui bisogni immediati dell’Italia e dell’Europa, ma anche e soprattutto su quelli profondi e strutturali, attraverso una riflessione attenta alle dinamiche internazionali. L’obiettivo, in questa direzione, è porsi le domande giuste, cercare risposte che allontanino dal crescente e diffuso rischio di populismo, e prendere le distanze dalla politica degli slogan”. “Esigenza della società è imparare ad accettare le sfide concorrenziali e i confronti”, ha dichiarato Piergaeteano Marchetti. “Il problema da porre al centro è, infatti, non solo economico ma culturale, sociale e politico. Da un lato gli economisti, singolarmente o dal podio di istituzioni sopranazionali o locali, propongono diagnosi e terapie che in prevalenza sottolineano la funzione di una società aperta e giusta quale condizione per lo sviluppo, dall’altro le decisioni politiche che dovrebbero tradurre in pratica tali terapie stentano a essere assunte o se lo sono suscitano vasti movimenti di opposizione. Auspichiamo, con questo progetto, di rispondere alle esigenze di conoscenza delle persone e di essere da stimolo alla necessità di confronto”. Angelo Provasoli, rettore della Bocconi, ha aggiunto: “Il Forum internazionale vuole essere un’iniziativa che ruota attorno a temi, non a tesi o singoli uomini. Abbiamo scelto numerose personalità, in particolare tra gli stranieri, con le competenze tra le più elevate al mondo, ma i cui nomi non sono noti, a dimostrazione del fatto che ciò che ci interessa è la sostanza, il contributo di competenza sul tema e una visione corale. Su questo progetto c’è stato inoltre un ampio coinvolgimento dei docenti della Bocconi, che hanno messo a disposizione i risultati dei loro studi e delle loro ricerche per un confronto con i problemi concreti e le soluzioni di cui ha bisogno la quotidianità”. Quattro i percorsi in cui si articolano le domande e i temi al centro dei dibattiti di Economia e società aperta: L’economia e la politica. È la buona politica a fare le buone economie. Esiste un consenso generale sulle vie che è necessario percorrere per far crescere nello stesso tempo il benessere economico e le caratteristiche fondamentali delle nostre società, la libertà e l’equità. Ma se la via è nota, perché non la si intraprende con decisione? Nel corso del Forum l’attenzione sarà concentrata sulla dimensione sovranazionale della politica che decide dell’apertura commerciale al mondo, della mobilità internazionale delle risorse umane, che regola in parte il funzionamento dell’economia e della società, il suo modo di stabilire le relazioni con i soggetti responsabili della creazione di ricchezza, le imprese e il suo ruolo di programmatrice del futuro della leadership. L’economia e la società. Immigrazione, lavoro e welfare le emergenze non solo del presente ma anche del futuro prossimo. Nel caso in cui gli individui sfuggano alla fame o alle persecuzioni e in cui i “cervelli” non trovino un impiego adeguato nel loro paese quali sono le cause economiche dell’emigrazione? Là dove esistono ancora barriere all’ingresso che impediscono un ricambio generazionale, come rendere possibile una selezione fondata sul merito e non sulla trasmissione ereditaria del posto? Un sistema economico vitale non può infatti funzionare in questo modo, così cerca margini di flessibilità esasperando il precariato. Un fenomeno che va a scapito non solo delle prospettive della vita dei giovani, ma anche delle potenzialità del sistema. Quale nuovo tipo di welfare è possibile allora costruire tra pressione della competizione globale e crisi della finanza pubblica? L’economia e il mondo. Globalizzazione, oltre al superamento delle barriere geografiche, politiche e culturali, significa anche società aperta? Chi sono i protagonisti principali della partita per il controllo delle risorse e la regolazione del loro uso? I temi dello sviluppo dell’economia e della società verranno analizzati a partire dagli aspetti economici degli assetti e dei trend internazionali. Si ragionerà intorno agli effetti dell’apertura e dell’integrazione economica, al ruolo nel mondo delle nuove potenze economiche come Cina e India. I dibattiti riguarderanno gli effetti sulla libertà dei commerci mondiali, le possibili conseguenze delle trasformazioni in atto sulla divisione internazionale del lavoro. Intellettuali e imprenditori cercheranno di individuare una via per lo sviluppo dell’Italia a partire dalla creatività da cui dipende la capacità d’innovare e di essere competitivi. L’economia e i cittadini. Come cambiare il sistema scolastico dato che una scuola di buona qualità produce anche cittadini migliori? Da studenti a consumatori. Come proteggersi dal bombardamento della comunicazione di marketing e dalla sovraesposizione alle iniziative commerciali? Da qui l’intrusione delle tecnologie nei rapporti tra aziende e consumatori: internet, tracciabilità delle scelte e dei comportamenti e conseguente minaccia della privacy. Qual è il metodo migliore per governare l’impatto dell’innovazione tecnologica impedendo che i cittadini diventino meno liberi nella scelta dei prodotti? Cittadini e mercato dell’energia. Di fronte al fabbisogno di energia ci si trova spesso a scegliere tra un mercato libero e più efficiente e la sicurezza dei colossi. Come trovare un equilibrio tra le due soluzioni? Arricchisce il programma del Forum un quinto percorso, Oltre l’Economia, un ciclo di incontri in forma di dialogo, che coinvolgono categorie culturali diverse da quelle dell’economia, con cui la società aperta si confronta. I dialoghi vedranno autorevoli personalità a confronto su Europa, pari opportunità, laicità, scienza, identità ma anche sull’impatto delle elezioni francesi sull’Unione europea e sul pensiero di Luigi Einaudi, padre del liberismo. Centrale, infine, il ruolo di Milano, città internazionale, operosa, complessa. “È necessario restituire un ruolo centrale alla città nell’elaborazione delle idee, coerentemente con la sua identità, che l’ha storicamente posta al centro della sperimentazione dei processi di innovazione socio-economica italiana ed europea”, ha dichiarato Monti. “Milano è una città internazionale e complessa”, ha detto Marchetti. “Il nostro obiettivo non è chiuderci in un luogo ristretto. Economia e società aperta è un progetto che ha la necessità di essere capillare, di coinvolgere luoghi e persone. Per questo andremo alla Casa della Carità, alla Clinica Mangiagalli, alla Camera del Lavoro. Desideriamo vivere la città e farla vivere a chi parteciperà al Forum. Il Forum non può prescindere dalla dimensione metropolitana e dalla sua ricchezza”. Tra i protagonisti di Economia e società aperta - Dalle istitituzioni e dal mondo e politico interverranno: George Alogoskoufis, José Manuel Barroso, Carlo Azeglio Ciampi, Emma Bonino, Pierferdinando Casini, Massimo D’alema, Paolo Ferrero Meglena Kuneva, Tommaso Padoa-schioppa, Giuseppe Pisanu, Antonio Polito, Romano Prodi, Francesco Rutelli, Bruno Tabacci, Livia Turco. Tra gli economisti, grandi esperti internazionali ed esponenti del mondo dell’impresa: Alberto Alesina, Leszek Balcerowicz, Antonio Borges, George Borjas, Diana Bracco, Zhaohui Harvey Chen, Fedele Confalonieri, Luca Cordero di Montezemolo, Paul De Grauwe, Nick Donofrio, Jeffry Frieden, Dong Jinyi, Sergio Marchionne, Mendu Rammohan Rao, Michael R. Reich, Paolo Scaroni, Massimo Sarmi, Domenico Siniscalco, Renato Ruggiero. Il giornalismo, nella consapevolezza del ruolo che la libera circolazione delle idee ha nella società aperta, sarà rappresentato da Giulio Anselmi, Carlo Bastasin, Maurizio Belpietro, Salvatore Carruba, Dario Cresto-dina, Riccardo Chiaberge, Ferruccio De Bortoli, Dario Di Vico, Paolo Franchi, Paolo Mieli, Roberto Napoletano, Federico Rampini, Gianni Riotta. Tra gli uomini della cultura e della società civile interverranno Don Virginio Colmegna, Giulio Giorello, Ermanno Olmi, Moni Ovadia, Angelo Panebianco, Sergio Romano. Il Comitato direttivo del Forum è presieduto da Piergaetano Marchetti e Angelo Provasoli ed è composto da Franco Bruni, Pietro Corsi, Dario Di Vico, Mirka Giacoletto Papas, Michele Polo, Severino Salvemini. .  
   
 

<<BACK