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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Aprile 2007
 
   
  INAUGURATA LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI TEVEROLA DE FRANCISCIS: “SULLO SVILUPPO ORA TOCCA A CASERTA” ANNUNCIATO UN PIANO DA 30 MILIONI DI EURO PER IL LITORALE

 
   
  Caserta, 4 aprile 2007 - “La centrale termoelettrica di Teverola rappresenta una nuova speranza per il territorio e in questa giornata speciale voglio sottolineare che ora tocca a Caserta vedere riconosciuto l’impegno profuso sui progetti di sviluppo anche in altri settori fondamentali”. Lo ha detto stamane il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, nel suo intervento al convegno inaugurale della centrale a ciclo combinato di Teverola, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Cozzolino, e dei vertici del gruppo svizzero Ratia Energieag e della multiutility Hera, dalla cui partnership nasce la Set, chiamata a gestire l’impianto. “Con il ruolo strategico assunto dal territorio casertano nell’ambito della Campania – ha proseguito De Franciscis – è cresciuta la volontà di essere protagonisti delle decisioni da parte della classe dirigente di Terra di Lavoro. Con la Regione condividiamo la visione del modello di sviluppo della nostra area e ora questa provincia deve vedere concretizzato il lungo lavoro istruttorio compiuto d’intesa con la Regione su alcuni temi fondamentali, a partire dalla nostra linea di costa, 42 km ininterrotti di sabbia, che necessitano di un efficace sistema di depurazione. Proprio oggi pomeriggio l’assessore regionale all’Ambiente, Luigi Nocera, sarà a Cuma ad annunciare il completamento dell’impianto di depurazione. E proprio sullo stesso tema, la Provincia di Caserta – ha spiegato il presidente – ha pronto un piano da 30 milioni di euro, che comprende la sistemazione dei depuratori dei Regi Lagni e la realizzazione di condotte sottomarine che garantiranno la balneabilità della costa”. Gli scarichi che oggi arrivano alla Foce dei Regi Lagni (finendo poi in mare) saranno infatti dirottati a 800 metri dalla linea costiera, distanza che delimita una soglia di non ritorno degli stessi scarichi. “Su queste iniziative le potenzialità del territorio si devono incrociare con l’assunzione di responsabilità della politica, una scelta che noi abbiamo compiuto da tempo”, ha concluso De Franciscis. .  
   
 

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