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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Gennaio 2015
 
   
  FVG: SOSTEGNO A REDDITO: "LA CRISI NON DEVE LASCIARE NESSUNO INDIETRO" SERRACCHIANI:"SARANNO RIORDINATI GLI STRUMENTI ESISTENTI. CONTRIBUTI NON PIÙ A CONSUNTIVO"

 
   
  Trieste, 22 gennaio 2015 - La volontà della Regione di introdurre misure di sostegno al reddito è stata ribadita ieri a Trieste dalla presidente Debora Serracchiani, che assieme agli assessori Loredana Panariti (Lavoro), Mariagrazia Santoro (Edilizia), Maria Sandra Telesca (Politiche sociali) e Francesco Peroni (Finanze) ha partecipato all´illustrazione di uno studio commissionato dalla Cisl Fvg e realizzato dalla società Idea Tolomeo, che ha fatto una fotografia precisa sugli scenari di povertà e di marginalità in Friuli Venezia Giulia, acuiti da sei anni di crisi economica. "Nella legge finanziaria per il 2015 - ha ricordato Serracchiani - abbiamo preso un impegno preciso, mettendo a bilancio 10 milioni di euro. Ora vogliamo creare al più presto le condizioni per aiutare veramente le famiglie difficoltà. Stiamo lavorando per mettere ordine a tutti gli strumenti esistenti, che sono troppo frammentati, e per rivedere i livelli di competenza tra Regione, Comuni, Ambiti socio assistenziali, introducendo meccanismi di forte coordinamento delle politiche sociali. E come abbiamo già fatto da quest´anno con le rette per gli asili nido, puntiamo anche a poter erogare il contributo nel momento in cui chi ne avrà diritto farà domanda, non concedendolo più a consuntivo, quindi un anno dopo, costringendo così le famiglie ad anticipare danaro che magari non ha". Dallo studio Cisl, illustrato da Sergio Maset, direttore di Idea Tolomeo, emerge un quadro che, in sintesi, parla non solo di disoccupazione (comunque passata dal 3,4% pre crisi all´attuale 7.7%) ma anche di precarietà, di non regolarità occupazionale. Non solo. A forte rischio di marginalità vi sono nuclei familiari monogenitoriali, con prevalentemente una mamma ad occuparsi dei figli, dovendo conciliare spesso un "cattivo lavoro" con la famiglia. Circa 100 mila le persone che Idea Tolomeo ha identificato a rischio di marginalità, che risulta particolarmente acuto per circa 10 mila famiglie. "Siamo in emergenza, la Regione fa benissimo a prendere provvedimenti", ha detto il segretario regionale Cisl Giovanni Fania. "L´occasione è buona per riordinare tutti gli strumenti del welfare, pensati prima della crisi, con la metà della disoccupazione, con più ricchezza delle famiglie". Quale modello introdurre? Lo studio commissionato dalla Cisl ha anche fatto una comparazione tra le misure che già esistono in altri Paesi europei. Secondo Fania "quello più efficace è un welfare di stampo Nordeuropeo perché prevede un contratto sociale tra le istituzioni e il beneficiario, che non è solo assistito, ma si impegna responsabilmente a uscire dalla marginalità e rendersi utile alla società". In sostanza si tratta di prevedere, come ha precisato la presidente Serracchiani, "un sostegno all´inclusione attiva", ad esempio attraverso la partecipazione a programmi di rafforzamento delle competenze. Creando però effettivamente le condizioni che chi ne ha diritto "possa raccogliere il salvagente che arriva", come indica Maset. Obiettivo non sempre facile, per chi ha la giornata completamente impegnata tra lavoro e famiglia. Le nuove misure dunque non assomiglieranno né al reddito di reinserimento né a quello di cittadinanza. Non ci saranno ulteriori interventi rispetto al sistema lavoro, che già ha indennità e sussidi. "Pensiamo a un welfare moderno ed efficiente perché non vogliamo che questa crisi lasci indietro nessuno", ha concluso Serracchiani.  
   
 

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