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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Aprile 2015
 
   
  DEPOSITO SCORIE RADIOATTIVE, ASSESSORE SARDEGNA SCRIVE AI MINISTRI AMBIENTE E SVILUPPO: POSIZIONE FERMA E IRREVOCABILE

 
   
  Cagliari, 1 aprile 2015 - La Regione Sardegna si oppone con fermezza all´ipotesi di localizzare nel suo territorio la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività. Lo scrive l´assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, nella lettera inviata ai Ministri dell´Ambiente e dello Sviluppo Economico, anticipando la pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee prevista nei prossimi giorni. "È impensabile che la Sardegna, già gravemente penalizzata a causa degli oneri eccessivi rappresentati da Servitù Militari che occupano oltre 35 mila ettari di terreno, con compromissioni di tipo anche ambientale; per la già grave situazione di crisi economica e di difficoltà nei trasporti e per i pericoli legati al trasporto dei materiali radioattivi via mare, possa essere ritenuta sede del deposito. La Sardegna ha già dato fin troppo afferma l’assessore Donatella Spano. "La nostra posizione è decisa e irrevocabile" rafforza l´Assessore, che già in più occasioni ha espresso l´assoluta contrarietà a qualunque ipotesi di installazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi, ribadendo inoltre che sardi si sono espressi contro i siti per lo stoccaggio di scorie radioattive in maniera inequivocabile nel Referendum consultivo del maggio 2011 e ricordando l´Ordine del Giorno approvato dal Consiglio regionale nel maggio 2014 e la posizione dell´Anci Sardegna, dello scorso 19 gennaio. "Evidenzio inoltre che l’attuale Giunta regionale ha tra i suoi principi basilari la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della Sardegna nella sua unicità e specificità, come elemento di crescita e sviluppo dell’economia, di allentamento delle tensioni sociali e di valorizzazione turistica del nostro territorio e ciò non sarebbe compatibile con l’ulteriore gravame di un deposito di scorie radioattive" conclude l’esponente della giunta Pigliaru.  
   
 

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