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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Aprile 2015 |
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SCUOLA, ROSSI: "IN TOSCANA INVESTIMENTI IMPORTANTI MALGRADO I TAGLI"
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Firenze 1 aprile 2015 - "Investire nella scuola malgrado i pesantissimi tagli statali è stata una delle scelte più importanti che abbiamo fatto in questi anni. Una scelta di qualità e di civiltà. Sono convinto che su questo terreno dovremo ancora andare avanti, magari cercando altrove risorse, attraverso risparmi e razionalizzazioni". Con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha portato il suo saluto agli amministratori, agli insegnanti, agli studenti che stamattina hanno affollato la sala di Sant´apollonia per l´iniziativa di presentazione dei Pez, ovvero dei Piani educativi zonali. "Dove lo Stato ha tagliato noi ci siamo stati con i nostri investimenti per il futuro - ha ribadito Rossi - Ed è quanto vogliamo continuare a fare assieme alle amministrazioni comunali che vivono direttamente i problemi delle famiglie e dei ragazzi". Il presidente si è anche detto preoccupato dei dati relativi alla dispersione scolastica. "E´ un problema che abbiamo anche in Toscana e rispetto al quale dobbiamo fornire risposte concrete", ha spiegato. "Per esempio intervenendo sugli istituti professionali, perché abbiano uno sbocco lavorativo più definito, un legame reale con il territorio e le attività economiche. Allo stesso modo dobbiamo occuparci dei cosiddetti Neet, cioé dei giovani che non lavorano e non si formano, per tentare di costruire un rapporto con il lavoro o magari fare in modo che sperimentino il nostro servizio civile". Nell´intervento del presidente anche una riflessione sul sostegno regionale alle famiglie che mandano i loro figli alle scuole per l´infanzia private. "Da un lato abbiamo sostenuto le classi Pegaso, ma dall´altro, a fronte di costi troppo alti, c´era il pericolo che diverse famiglie venissero tagliate fuori da questo servizio. Per questo siamo intervenuti, peraltro con risorse di gran lunga inferiori a quelle che abbiamo destinato alla scuola pubblica. Siamo per la scuola pubblica, ma l´ideologia non può prevalere sui bisogni delle persone". Tutto questo nella consapevolezza del ruolo ancora più centrale che la scuola e i progetti educativi avranno negli anni a venire: "Il disagio sociale sta aumentando - ha concluso Rossi - e ci vorrà tempo perché la ripresa economica ci faccia guarire dalle ferite prodotte dalla crisi. Per questo bisogna rafforzare il presidio della scuola, nel segno della qualità". |
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