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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Aprile 2015
 
   
  CRISI COOPCA: SERRACCHIANI, IMPEGNO PER OCCUPAZIONE E PRESTITO SOCIALE

 
   
  Udine, 1 aprile 2015 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha incontrato ieri a Udine rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per fare il punto sulla crisi della cooperativa di consumo carnica Coopca, in vista della scadenza dell´8 aprile prossimo, concessa dal Tribunale di Udine quale termine ultimo per depositare un piano di ristrutturazione aziendale nell´ambito della richiesta di concordato fallimentare. "E´ una vicenda che preoccupa le istituzioni e mi tocca profondamente anche sul piano personale", ha detto Serracchiani, ricordando il lavoro portato avanti in questi mesi dall´Amministrazione regionale ed in particolare dal vicepresidente e assessore alle attività produttive, Sergio Bolzonello. "Ci stiamo mettendo tutto l´impegno possibile", ha assicurato. "Con il contributo dei sindacati e del mondo della cooperazione puntiamo a costruire un percorso sapiente che permetta di individuare una via d´uscita ad una situazione che, tuttavia, rimane complessa". Il pensiero comune va, prima di tutto, all´occupazione e ai soci. Dare continuità all´azienda significa infatti salvare posti di lavoro e offrire la possibilità a famiglie, cittadini, pensionati di recuperare il prestito sociale. Questa è la ´mission´ che accomuna Regione e sindacati. Lo scoglio da superare, dunque, rimane quello dell´8 aprile. Entro quella data vanno apportate modifiche migliorative al piano di ristrutturazione. "Intendiamo accompagnare questo processo, per rendere ammissibile il concordato", ha detto Serracchiani, precisando che in questo modo si potrà continuare a lavorare, nelle settimane successive, per individuare le migliori soluzioni che permettano di presentarsi ai creditori guardando al bene dei lavoratori e dei prestatori. Da qui la decisione, presa oggi, di coinvolgere in un tavolo concertativo, di crisi, anche tutto il sistema della cooperazione e soggetti della grande distribuzione, che possono essere interessati ad intervenire. Soddisfazione è stata espressa, al termine dell´incontro odierno, da tutte le sigle sindacali. Per Francesco Buonopane (Filcams Cgil) "il confronto è servito per definire i passi successivi. E´ opportuno - ha precisato - che la Regione continui a monitorare la situazione e a fare la regia, e che il territorio e il mondo cooperativo diano una risposta chiara, precisa e veloce". Perché "entro l´8 aprile va presentato un piano diverso da quello che c´è oggi". "Dobbiamo essere ottimisti. Se non si supera l´esame dell´8 aprile si rischiano fallimento e liquidazione. E in quel caso avranno perso tutti". Al contrario "una volta accettato il concordato, qualsisia strada sarà percorribile", ha detto Paolo Duriavig (Fisascat Cisl). Di "incontro positivo " ha parlato anche Andrea Sappa (Uiltucs), il quale, riferendosi alle manifestazioni di interesse a rilevare, almeno in parte, alcuni negozi della catena distributiva, ha commentato che "ovviamente le aziende interessate in questo momento sono abbottonatissime, abbottonatissime perché i tempi giuridici impongono il massimo riserbo". In questo quadro appare comunque più delicata la questione legata al futuro del Centro funzionale di Amaro, per il quale, è stato detto, occorrono ancora maggiori attenzione, cura e cautela. Per quanto riguarda infine eventuali colpe dei vertici di Coopca, la presidente Serracchiani, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell´incontro con i sindacati, ha affermato che "non spetta a me giudicare e attribuire responsabilità che possono essere di natura amministrativa o, qualora lo ritenesse la Procura, anche penali. Posso solo dire che ci sono evidenti responsabilità morali. Non mi riferisco al presidente Collinassi, lo voglio dire con chiarezza, anche perché credo sia stato l´unico in questi mesi che veramente ha tentato di dialogare con la Regione e aiutare il processo di risanamento. Ma mi auguro che chi ha avuto molto dalla cooperativa si faccia un esame di coscienza".  
   
 

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