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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Aprile 2015
 
   
  PUGLIA: NUOVA NEONATOLOGIA AL POLICLINICO. VENDOLA PENTASSUGLIA "STRUTTURA DI QUALITÀ"

 
   
  Bari, 9 aprile 2015 - “E’ una delle strutture più moderne, attrezzate ed evolute d’Italia, è sicuramente una struttura di qualità e di livello europeo ed è una risposta a servizio della Puglia e del Sud. Il Policlinico, che in questi anni forse è stato il più grande cantiere aperto del Mezzogiorno, si conferma come un ospedale di eccellenza, luogo di ricerca e di didattica e, da oggi, diventa per i più piccoli, per i neonati, per coloro che sono indifesi, un punto di riferimento assoluto”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina ha inaugurato il nuovo reparto di Neonatologia e di Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Bari, insieme con l´assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, il Direttore Generale dell´Azienda ospedaliero universitaria consorziale, Vitangelo Dattoli, il Direttore dell´Unità, Nicola Laforgia e il Preside della Facoltà di Medicina, Paolo Livrea. Il nuovo reparto è stato intitolato ad Angela Mautone, professore associato di pediatria, neonatologa conosciutissima in campo nazionale oltre che a Bari. Per Vendola “uno degli elementi che illustrano la maturità di questo reparto e il suo livello europeo è quello relativo alla la presenza di videocamere dentro le culle che consentono alle mamme, in ogni momento, di poter avere la visione del proprio bambino”. “Questo dettaglio – ha detto Vendola - è emblematico di due parole che si devono incrociare dentro ad una moderna organizzazione della società. E cioè innovazione e umanizzazione”. “Noi oggi – ha concluso Vendola - diamo il segnale nel ricordo di chi ha bene operato nel passato, di cosa può essere una buona sanità, quella che cambia con il ritmo vorticoso del tempo dell’innovazione e quella che non dimentica mai che la buona sanità mette al centro la persona umana. La più piccola, la più indifesa poi, nella buona sanità, ha il valore di un re o di una regina”. Per l’assessore Pentassuglia “l’impostazione che si sta dando, e cioè quella di non scaricare tutto sul Policlinico, è assolutamente vincente”. “Questa azienda, con il sistema universitario pugliese e la nostra università – ha detto Pentassuglia - deve essere l’hub di una Puglia che deve guardare a Bari, ma Bari deve tenere insieme la stessa Puglia perchè non ci sono cittadini di serie a e cittadini di serie b. Sicuramente le convenzioni possono essere sottoscritte, ma la formazione deve essere fatta qui”. “Una bella pagina”, ha concluso Pentassuglia “un segnale di speranza per i pugliesi e un incoraggiamento anche per noi. Vedere quei bambini e capire che c’è una speranza di futuro e di vita, è per noi amministratori un motivo di grande orgoglio”. I numeri e le eccellenze del nuovo reparto - Il nuovo reparto di Neonatologia e terapia intensiva neonatale, al primo piano del Padiglione delle Cliniche Ostetriche del policlinico di Bari, è dotato di 8 posti letto di terapia intensiva e 15 di subintensiva. A questi si aggiungono 2 posti letto in isolamento e 50 culle (posti letto tecnici) per i neonati non patologici. In uno spazio triplicato rispetto alla sede precedente, trovano posto anche un ambulatorio per i prematuri e i neonati a rischio, l’ambulatorio di ecografia e l’ambulatorio di chirurgia, che consente piccoli interventi chirurgici o la chirurgia in emergenza in casi in cui è altamente controindicato lo spostamento del paziente. La Neonatologia assiste ogni anno 2.000 bambini oltre a 200 ricoveri in terapia intensiva e 300 in patologia/terapia subintensiva. Cinquanta neonati in trattamento hanno un peso inferiore a 1500 grammi, cinquanta casi l’anno riguardano patologie chirurgiche, quaranta patologie cardiache. Il 20 per cento degli ammalati più complessi è rappresentato da neonati che sono stati partoriti in altri ospedali. La terapia intensiva neonatale è stata attrezzata con la tecnologia più avanzata nel settore, con incubatrici di ultima generazione, che oltre a consentire tutte le manovre intensivologiche, assicurano temperatura e umidità costanti. Al loro interno il neonato è isolato acusticamente, poiché il rumore - è provato - può danneggiare la maturazione dei prematuri, e l’ambiente ricrea le condizioni fisiche dell’utero materno. Fattori sociali e progressi clinici hanno determinato, negli ultimi decenni, con l’affinarsi dei metodi di indagine prenatale, un forte incremento di richieste di ricoveri neonatologici. L’aumento di gravidanze portate a termine dopo i 35 anni di età, il numero dei casi di procreazione assistita, e soprattutto i parti di donne sottoposte a terapie anti tumorali o trattate per malattie infettive (Hiv, Epatite C, ecc.) hanno innalzato l’indice di complessità dei ricoveri. La Neonatologia del Policlinico di Bari è Centro di Coordinamento del Registro delle Malformazioni Congenite, Centro di riferimento per le Patologie Cardiache Fetali (con la preziosa collaborazione delle équipes delle due Cliniche Ginecologiche dirette dal prof. Loverro e dal prof. Cicinelli) nel percorso del “Counselling multidisciplinare delle cardiopatie fetali” coordinato da Paolo Volpe, che vede la collaborazione di genetisti (Dott. Gentile del Di Venere), cardiologi (dott. Vairo dell’A.o.u.c. Policlinico e Giovanni Xxiii) e Cardiochirurghi (dott. Brancaccio e Iorio stessa A.o.u.c.). Grazie a questa attività, che non ha mancato di determinare una notevole riduzione della mobilità passiva extraregionale, sono stati ricoverati, a partire dal 2011, oltre 150 neonati, dopo counselling con più di 300 coppie. La Neonatologia inoltre è Centro di riferimento per le Patologie Chirurgiche feto-neonatali che dal 2013 hanno un percorso di counselling multidisciplinare con l’importante contributo del Direttore della Chirurgia Pediatrica, Prof. Paradies. Questo percorso, insieme ai ricoveri provenienti dall’esterno, ha consentito di operare in sede, negli ultimi 5 anni, circa 250 neonati. La Neonatologia infine è Centro di riferimento per le Patologie Metaboliche Congenite e per le Patologie Neurologiche Neonatali, oltre che per i trattamenti in Ipotermia. Dedicati ai pazienti con sindromi di asfissia  
   
 

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