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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Aprile 2015
 
   
  VIOLENZA DI GENERE; SERVIZIO "CODICE ROSA", SIGLATO PROTOCOLLO IN REGIONE UMBRIA

 
   
  Perugia, 9 aprile 2015 - Qualificare ed ampliare il sistema regionale dei servizi di contrasto alla violenza di genere: è quanto si propone il protocollo d´intesa sottoscritto ieri, a Palazzo Donini, per l´istituzione in Umbria del servizio "Codice rosa" nei principali Pronto soccorso delle Aziende sanitarie e ospedaliere umbre. Il codice rosa è un codice virtuale di accesso al Pronto soccorso che si affianca ai codici di "triage" (rosso, giallo, verde e bianco). Si tratta di una procedura di intervento per riconoscere e rilevare casi di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking sulle donne, attraverso uno specifico percorso di accoglienza che garantisce la privacy e l´incolumità fisica e psichica delle vittime. A sottoscrivere il protocollo la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, i rappresentanti dei Comuni di Perugia, Terni ed Orvieto, l´Anci Umbria, le Questure di Perugia e di Terni, le Aziende sanitarie umbre (Usl 1 e 2 Umbria), le Aziende ospedaliera di Santa Maria della Misericordia di Perugia e di Santa Maria di Terni e le associazioni "Liberamente Donna" (responsabile dei Centri antiviolenza di Perugia e Terni) e "L´albero di Antonia" (responsabile del Centro antiviolenza di Orvieto). Obiettivo dell´Accordo è l´attivazione del servizio nelle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni e negli ospedali di Città di Castello, Foligno, Spoleto ed Orvieto, con la messa a disposizione di spazi adeguati e di equipe integrate multiprofessionali, debitamente formate, che lavorano in stretto contatto con i Comuni e gli altri soggetti del sistema regionale dei servizi di contrasto della violenza di genere. E´ prevista la messa a disposizione nelle sedi interessate di un ambulatorio non identificabile, una "stanza rosa", dove la vittima riceve assistenza medica e psicologica e dove, se occorre, può incontrare le Forze dell´ordine e fare denuncia. Qui, tenendo conto delle specificità organizzative dei singoli ospedali, sarà presente un kit per esami biologici, il refertamento fotografico e cartelle cliniche guidate, così da fornire dati utili anche all´Autorità giudiziaria e supporti informatici accessibili alle Forze dell´Ordine. "Con la firma di oggi – ha detto la presidente Catiuscia Marini – si dà attuazione ad un impegno assunto dalla Regione Umbria per una più efficiente organizzazione della rete dei servizi, delle associazioni e del volontariato nell´azione di contrasto e di prevenzione alla violenza di genere". "E in questo quadro – ha proseguito Marini - la rete dei servizi sanitari, ed in particolare i pronto soccorso, costituiscono un anello importantissimo come luogo di accoglienza e di assistenza alle donne vittime di violenza, anche quando questa non viene esplicitamente segnalata o denunciata. Un luogo ‘privilegiato´ per cogliere segni, aspetti e problematiche che altrove sarebbe più difficile individuare e da cui coinvolgere, secondo un percorso condiviso ed integrato, tutti i soggetti che a vario titolo sono chiamati ad accompagnare, sostenere, assistere e aiutare le vittime. Alle aziende sanitarie – ha proseguito Marini –, che possono contare su oltre 200 operatori e operatrici già formati attraverso specifici progetti, spetterà di dare attuazione al servizio codice rosa secondo il modello organizzativo predisposto e coordinato dall´assessorato regionale alla sanità. Le Forze dell´ordine, che hanno ricevuto una formazione specialistica anche rispetto ad azioni di prevenzione, valuteranno tra gli altri gli elementi utili per l´avvio di indagini, il monitoraggio ed il controllo delle situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia. Comuni e associazioni firmatarie - ha concluso la presidente - concorreranno rispettivamente all´integrazione del progetto con i servizi sociali territoriali e al collegamento con i Centri antiviolenza e il sistema dei servizi di contrasto della violenza per l´eventuale presa in carico". Il progetto, che ha durata annuale, sarà oggetto di monitoraggio e valutazione partecipata. L´iniziativa consentirà di incrementare la raccolta dei dati sulla violenza di genere e familiare da parte dell´Osservatorio regionale sulla violenza e di consolidare la rete dei servizi di contrasto e prevenzione alla violenza, attraverso l´acquisizione di procedure, pratiche ed azioni comuni. Sono previste anche azioni di sensibilizzazione e informazione sul fenomeno del maltrattamento nei confronti dei medici di medicina generale e pediatri di famiglia.  
   
 

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