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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Aprile 2015
 
   
  PROGETTO LAVORO SICURO, ROSSI: "IL PIANO STRAORDINARIO STA DANDO I PRIMI EFFETTI"

 
   
  Prato 9 aprile 2015 - Iniziano a produrre i primi risultati le ispezioni nelle aziende cinesi (e non solo cinesi) del distretto tessile: almeno in prospettiva. Il dato avrà bisogno di verifiche: è solo una proiezione dei rilevamenti di un paio di mesi e riguarda solo Prato. Ma è incoraggiante. Se da settembre ad oggi la percentuale di irregolarità trovate nel corso dei controlli non sembra in sostanza cambiare e rimane alta – solo trenta aziende su cento sono in regola, la metà appena a Prato - il dato più interessante e per certi versi clamoroso riguarda le aziende che dopo la visita degli ispettori dell´Asl pagano e soprattutto decidono di mettersi in regola. "Sono proiezioni su dati parziali" spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi. "Ma i numeri – racconta – ci dicono che a Prato qualcosa forse sta cambiando e tra chi già rispettava le norme, chi si adegua dopo o chi ha deciso di aderire al patto per il lavoro sicuro, alla fine oltre il 70 per cento delle imprese del distretto parallelo sarebbero orientate a rientrare sui binari della legalità e del rispetto delle regole". Sette imprese su dieci ottemperano infatti alle prescrizioni, il che in prospettiva, con 7.700 controlli da portare a termine entro il 2016, può avere effetti importanti e ribaltare l´attuale situazione di irregolarità. Il presidente della Toscana lo sottolinea nel corso dell´iniziativa organizzata oggi dalla Cna di Prato per fare il punto sulle prospettive economiche del distretto, l´integrazione e la sicurezza. Una riflessione a due anni dalla nascita di Cna World China, primo raggruppamento di imprese cinesi in Italia: all´interno di un´azienda cinese, l´"Andrea&yaoli" di via Galcianese, che costituisce una prima assoluta. Presente anche il console cinese Wang Fuguo. "A Prato – spiega il presidente Rossi – se alle 130 imprese trovate in regola sommiamo le 515 che si sono adeguate a seguito delle prescrizioni e le 165 che hanno aderito al patto per il lavoro sicuro, ne scaturisce una tendenza confortante che potrà trovare sviluppo nei prossimi mesi". L´appuntamento diventa così l´occasione per un bilancio sui primi sette mesi del progetto Lavoro Sicuro: un piano lanciato dalla Regione dopo il rogo della Teresa Moda in cui persero la vita, il 1 dicembre 2013, sette operai cinesi che nella fabbrica lavoravano, un piano per garantire il diritto (e dovere) ad un lavoro sicuro ma anche appunto l´emersione e regolarizzazione di quelle aziende che oggi lavorano a nero, non rispettano tutte le regole o evadono il fisco. Un progetto che riguarda l´intera area metropolitana con il controllo di 7.700 aziende in tre anni, entro il 2016: oltre cinquemila solo a Prato, le altre tra Firenze e Pistoia. Un progetto che ha portato ad assumere 74 ispettori delle Asl per tre anni e che prevede, parallelamente alle ispezioni, anche un patto per la regolarizzazione ed emersione delle imprese con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e gli ordini professionali.  
   
 

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