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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Aprile 2015
 
   
  AMBIENTE: ARPA FVG, VERSO UN SISTEMA NAZIONALE A RETE

 
   
  Trieste, 13 aprile 2015 - "Sistema nazionale di protezione ambientale e prospettive di riforma" è il tema del seminario che si svolto nella sede di Palmanova (Ud) dellŽAgenzia regionale per la protezione dellŽambiente (Arpa), nellŽambito di un ciclo di aggiornamento per i dipendenti dellŽAgenzia, chiamati a operare in un settore che sta subendo rapidi mutamenti dal punto di vista legislativo e istituzionale. Ad approfondire il tema del seminario è stato Bernardo De Bernardinis, presidente dellŽIstituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), presente il direttore dellŽArpa del Friuli Venezia Giulia Luca Marchesi. Come è stato rilevato nel corso dellŽincontro, lŽArpa deve essere una struttura allŽavanguardia, che opera su scala regionale, ma con forti legami con tutte le altre strutture nazionali che si occupano di ambiente. La soluzione di problemi complessi, come lo sono quelli ambientali, passa infatti attraverso la capacità di "fare rete", amplificando così le singole conoscenze e competenze. A livello nazionale il primo interlocutore è proprio lŽIspra, istituto vigilato dal ministero dellŽAmbiente, che svolge attività di ricerca, sperimentazione e monitoraggio, fungendo da "aggregatore" delle singole Agenzie regionali per lŽambiente. LŽistituto, come ha ricordato il relatore, ha 1350 dipendenti distribuiti in 12 sedi e svolge numerosi compiti, oggi ancora poco noti; attualmente Ispra è affiancata dalle Agenzie per la protezione dellŽambiente regionali o provinciali. Per De Bernardinis nella prospettiva della riforma, già approvata dalla Camera e ora al vaglio del Senato, verrà invece a costituirsi un vero e proprio sistema nazionale a rete per la protezione dellŽambiente, composto da Ispra e da tutte le Agenzie regionali, che opereranno in modo coordinato tra loro, valorizzando le eccellenze locali e fungendo da autorevole interlocutore tecnico nelle relazioni internazionali. Il compito principale sarà quello di uniformare gli standard delle singole Agenzie, garantendo quindi metodi di rilevamento e informazioni univoche su scala nazionale; tra gli altri obiettivi anche quello di potenziare le reti di monitoraggio esistenti. Nel corso dellŽincontro sono stati illustrati anche i recenti sviluppi dellŽiter legislativo di istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito (Smnd), che ha come soggetti attuatori il dipartimento della Protezione civile e le Regioni tramite i loro osservatori meteorologici.  
   
 

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