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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
 
   
  VINO: CONSORZIO OLTREPÒ RESTA INTERLOCUTORE NATURALE

 
   
  Pavia - "Il Consorzio è uno strumento di tutela e promozione, che non dovrebbe fare altro. Su questi temi e aspetti sono tenuto a ragionare, il Consorzio è il mio interlocutore naturale, come Regione Lombardia, e ho rispetto per il ruolo che ha". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava in merito alla recente scelta dei 35 produttori appartenenti al Distretto di qualità di uscire dal Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese, nel corso del suo intervento agli Stati Generali dell´Agricoltura Pavese, a Giussago (Pv). "Un produttore può anche star fuori - ha detto l´assessore lombardo , ma nessuno è legittimato a contestare una struttura che universalmente viene riconosciuta per il ruolo che ha". Alta Litigiosita´ - "Tra i 12 territori a vocazione vitivinicola lombarda - ha ricordato l´assessore Fava - quello dell´Oltrepo ha una conflittualità oltre ogni logica. Esistono distretti in tutta la Lombardia, ma non si mettono in conflitto con i Consorzi, che fanno un altro mestiere. Il consorzio è strumento di tutela e promozione, quando fanno altro fanno pasticci, e non solo nel vino. Nessuno, però, è legittimato a contestare una struttura che universalmente viene riconosciuta per il ruolo che ricopre: se le cose non vanno bene, si cambiano dall´interno". Ocm E Vino In Bottiglia - "Per primo due anni fa insistevo a sostenere che il vino andava valorizzato in bottiglia - ha ricordato Fava - , anche se ciò non era ben accetto; sono stato criticato, inoltre, perchè chiedevo che come requisito minimo per partecipare ai fondi Ocm per la promozione ci fosse almeno il 75% della produzione imbottigliata direttamente. Se non si è d´accordo, però, le cose si cambiano dall´interno: non posso accettare che non si riconosca il consorzio sui temi della tutela e della promozione". Scelte Vanno Condivise - "Credo che la governance attuale del consorzio possa essere rivista dall´interno - ha spiegato Fava - senza ricatti o forzature. Il peso degli imbottigliatori nel consiglio è indubbiamente sproporzionato. I produttori privati devono avere più peso, così come credo che si possano ridurre la partecipazioni dei singoli soci evitando che qualcuno detenga la maggioranza assoluta dell´assemblea, semplicemente sterilizzandone parzialmente la partecipazione". Piu´ Scelte Condivise - "Non servono padri padroni - ha auspicato Fava -, le scelte vanno condivise sul territorio. Questo però non legittima reazioni isteriche che non portano da nessuna parte. La partita si gioca fino in fondo e credo non abbia senso assumere atteggiamenti infantili da parte di chi, come accadeva all´oratorio, se non vince porta via il pallone. Le giuste rivendicazioni troveranno spazio in ambito politico e sostegno nel rispetto dell´autonomia del consorzio e dei propri soci". "Il consorzio è nostro interlocutore - ha sottolineato, in conclusione, Fava - il distretto è un altro soggetto, che fa un altro mestiere. Uno non può superare l´altro, e viceversa, nella logica per cui devono trovare tra loro un´intesa, senza costringere altri a forzature di ogni tipo".  
   
 

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