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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
 
   
  REMPARK: AIUTARE I PAZIENTI E MIGLIORARE LE CURE PER LA MALATTIA DI PARKINSON

 
   
  Bruxelles, 14 aprile 2015 - Un sistema sanitario personale aiuta i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson a gestire i propri sintomi, costituendo al contempo una ricca fonte d’informazioni per i medici grazie al monitoraggio continuo. Secondo l’Associazione europea per la malattia di Parkinson, attualmente oltre un milione di europei sono affetti dalla malattia di Parkinson e si stima che il loro numero raddoppierà entro il 2030 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Il progetto Rempark promette di dare sollievo ai malati di Parkinson e di aiutare i medici a migliorare le cure. Un gruppo di ricercatori sta sviluppando un sistema sanitario in grado di rilevare e registrare lo stato motorio del paziente e di aiutarlo a recuperare movimenti quasi normali “Oltre ad aiutare il paziente a gestire i propri sintomi, il sistema fornisce anche informazioni al medico, in modo che possa seguire meglio il decorso della malattia,” dice il prof. Joan Cabestany, coordinatore del progetto e membro del Dipartimento di ingegneria elettronica dell’Universitat Politècnica de Catalunya (Upc). Recuperare il ritmo dell’andatura Il sistema completo Rempark consiste in un sensore da indossare al polso, uno smartphone che funge da portale per inviare e ricevere informazioni, un server che riceve i dati e che comunica con il personale medico, un sistema di cueing uditivo e un dispositivo di stimolazione elettrica funzionale sensoriale. Il sensore monitora lo stato motorio del paziente in tempo reale ed è in grado di identificare i sintomi specifici del Parkinson. Valuta il cosiddetto “stato di Discinesia On/off”. “On” indica che il paziente è in grado di muoversi quasi correttamente, mentre “Off” indica che il paziente ha difficoltà a muoversi e che ha problemi di tremolio o altri spasmi muscolari involontari che spesso caratterizzano il Parkinson. Quando il paziente inizia ad avere difficoltà a muoversi in modo regolare, un auricolare collegato al sistema riproduce un clic ritmico molto simile a un metronomo. Il sistema di guida dell’andatura aiuta il paziente a ritrovare il ritmo normale e a svolgere le attività di tutti i giorni. Informazioni continue a portata di mano Normalmente i neurologi visitano i pazienti affetti da Parkinson un paio di volte l’anno e così hanno una visione solo istantanea dello stato del loro paziente. Con il sistema Rempark, invece, i neurologi possono visionare e analizzare l’evoluzione della malattia. Il Ban (Body Area Network) del paziente invia dati al server nel cloud per mezzo di uno smartphone. Queste informazioni sono accessibili in remoto per il medico e gli permettono di valutare lo stato del paziente e di monitorare l’evoluzione della malattia. Usando il sistema, il medico può poi dare indicazioni al paziente. “Il sistema aiuta i medici a identificare le tendenze,” spiega il prof. Cabestany. “Possono esaminare i dati di qualsiasi intervallo di tempo.” “Il sensore è un dispositivo che può essere usato da subito per migliorare il monitoraggio del paziente. I medici possono misurare l’evoluzione della malattia lungo un’intera giornata o in qualsiasi altro intervallo di tempo, in condizioni di deambulazione nel corso di una giornata normale per il paziente,” dice il prof. Cabestany. Usando le informazioni ottenute mediante l’analisi, i neurologi possono regolare la terapia del paziente di conseguenza, rimanendo nella “finestra terapeutica” in cui gli effetti desiderati dei farmaci sono superiori a quelli indesiderati. Questa disponibilità di informazioni non è positiva solo per i medici. “Quando i pazienti sanno quante ore sono stati On/off, possono imparare a gestire meglio i propri sintomi apportando dei cambiamenti nella loro routine quotidiana o nell’ambiente,” dice il prof. Manuel Moreno, un collega del prof. Cabestany presso la facoltà di ingegneria dell’Upc. Allarmi Se il paziente si trova in difficoltà senza accorgersene, il sistema può avvertirlo mediante un messaggio sul suo smartphone, in modo che sia più consapevole dello stato del proprio corpo e possa reagire di conseguenza. In caso di emergenza, come ad esempio per una caduta, il sistema avverte la famiglia del paziente, il medico o un call center. Rempark ha lavorato dal 1° novembre 2011 al 30 aprile 2015 e ha ricevuto un finanziamento dell’Ue di 3,3 milioni. Il progetto ha effettuato esperimenti in condizioni di deambulazione con 43 pazienti di quattro centri terapeutici in Spagna, Italia, Irlanda e Israele nel corso di diversi mesi a partire da settembre 2014. Collegamento al sito web del progetto http://www.Rempark.eu/    
   
 

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