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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
 
   
  ABRUZZO, PETROLIZZAZIONI: ALCUNE VERITÀ DOPO QUALCHE BUGIA DI TROPPO APPROVATA RISOLUZIONE CONTRO OMBRINA MARE ED ELSA 2

 
   
  L´aquila, 15 aprile 2015 - "Un passaggio importante che spero serva a far ritornare sui propri passi quei politici neofiti che troppo presto hanno cercato, in maniera infantile, di gettare discredito sulla linearità e correttezza dell´operato "no triv" dell´Assessorato e dell´intera Giunta regionale". E´ il commento dell´assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, dopo l´approvazione da parte del Consiglio regionale di una risoluzione urgente contro la petrolizzazione in Abruzzo. Il documento è stato presentato dallo stesso Mazzocca (Sel) a nome della maggioranza. "Ha votato a favore - ha precisato l´assessore - anche il Movimento 5 Stelle. Assente il centro destra". La risoluzione impegna il Presidente della Giunta, Luciano D´alfonso, ad attivarsi per favorire la rapida conclusione delle procedure di perimetrazione del Parco dei Trabocchi della costa teatina, dando piena attuazione alla L.r. N. 93/94, che tutela "i trabocchi e il loro intorno, compreso il tratto di mare che concorre a formare il quadro d´insieme". Impegna inoltre, il Presidente ad intervenire presso i Ministri dell´Ambiente e dei Beni Culturali affinché non firmino i Decreti di Compatibilità Ambientale riguardanti i progetti ´Ombrina Mare 2´ ed ´Elsa 2´ e nell´eventualità venissero firmati, a promuovere l´impugnativa presso il Tar del Lazio dando mandato alla competente Avvocatura Regionale. La risoluzione, inoltre, prevede che il Presidente si adoperi presso il Ministro dello Sviluppo economico affinché non firmi i Decreti di Concessione inerenti i due progetti e chieda al Governo di emanare un decreto legge che modifichi l´art.6, comma 17, del Codice dell´Ambiente (nella versione introdotta dal Decreto Sviluppo 2012) come indicato da progetti di legge e risoluzioni presentate alla Camera dei Deputati e al Senato da diverse forze politiche e, più precisamente, al fine di impedire le attività di ricerca e prospezione di idrocarburi nei tratti di mare antistanti le aree protette e ripristinando il divieto di ricerca e coltivazione entro le 12 miglia dalla costa.  
   
 

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