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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
 
   
  OLIVICOLTURA, ASSESSORE LOMBARDIA: A ´TUTTOFOOD´ CONSOLIDIAMO QUALITÀ NOSTRA PRODUZIONE

 
   
  Milano - "Produzioni di qualità, seppur piccole, aree che si rivalutano grazie a un ritorno alla gestione dei territori come elemento cardine dell´attività olivicola. Sono passi avanti fatti nella direzione di migliorare la già buona reputazione e percezione che l´olio di oliva extra vergine ha, prodotto unico nel suo genere, anche in Lombardia. Tutto questo diremo a ´Tuttofood´, la terza fiera al mondo del food, che, quest´anno, si presenta con numeri ancora più da record". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla presentazione del progetto ´Tutto il vero olio italiano a Tuttofood´. Dal 3 al 6 maggio prossimi ´Tuttofood´ accoglierà i visitatori in Fiera a Milano con 2800 aziende in rappresentanza di oltre 7.000 marchi. Un evento dove il Consorzio olivicolo Italiano Unaprol porta il meglio della produzione olearia nazionale. L´olio di oliva, secondo una ricerca Eurisko, è al secondo posto - a pari merito con la pasta - tra i prodotti italiani più ricercati dai buyer internazionali. Lombardia Prima Per Consumo - "Nella regione olivicola più a nord del pianeta - ha aggiunto Fava - i Lombardi sono i primi consumatori di olio d´oliva extra al mondo, con 24 milioni di litri. Ne produciamo circa 800.000 litri l´anno, il 3 per cento del nostro consumo. Aumentano poco le superfici coltivate, ma aumentano in virtù di una dinamica che ha riportato la gestione del territorio come elemento cardine dell´attività olivicola. Quando questa attività diventa economicamente prevalente, è anche in funzione del fatto che la piccola produzione si è caratterizzata per buona reputazione, che trasferisce ai territori". "Attenzione, però - ha ammonito Fava -: il consumatore non deve essere influenzato più di tanto dalle problematiche sanitarie. Facciamo scelte, piuttosto, per migliorare comunicazione e percezione all´esterno di un prodotto che è unico nel suo genere e ha fatto cambiare le abitudini alimentari. Accadrà a ´Tuttofood´, dove diremo al mondo che sappiamo fare cose buone e di qualità indiscutibile". Poca Chiarezza, Grande Insidia - "La grande insidia è che non siamo ancora arrivati a etichettatura trasparente e tracciabilità - ha ricordato l´assessore lombardo -. Dobbiamo fare i conti con il fatto che sul nostro territorio circoli anche molto olio che tricolore non è. Le aziende hanno mantenuto marchi italiani, ma hanno perso titolarità dei prodotti utilizzati. Occorre uno sforzo: il consumatore non capisce perché un olio ´rinomato´ possa costare 2,90 o 3,50 euro e che questo possa essere un prodotto di cui non abbiamo certezza della tracciabilità". Competere Ad Armi Pari - Dunque, ha auspicato Fava, "non possiamo misurarci con soggetti che non hanno gli stessi nostri disciplinari. Far finire sugli stessi scaffali prodotti che hanno avuto storie diverse è una ingiustizia. Se noi riuscissimo a spingere nel migliorare la comunicazione al consumatore, avremmo risolto buona parte dei problemi di questa produzione. Faccio un esempio: non possiamo pensare che il consumo lombardo sia tutto di olio nostro, ma bisogna far sapere al consumatore cosa sta comprando. I consumatori non possono essere presi in giro. Questa produzione di qualità va sostenuta, perché ha creato condizioni migliori anche per il territorio in generale, dal punto di vista turistico, ambientale ed economico in generale. Pensiamo, dunque, all´olio come elemento di sistema, piccolo ma non marginale. In questo quadro si inserisce l´iniziativa di promozione a ´Tuttofood´, occasione per consolidare l´immagine e la qualità di queste produzioni in linea con la reputazione dei territori stessi". Numeri Del Settore Olivicolo Nazionale - Con 900.000 aziende, 1 milione di ettari coltivati a olivicoltura, 673 confezionatori, 3760 frantoi, 350 tipi di cultivar diverse, l´Italia è il secondo produttore mondiale in generale ed è banca mondiale della genetica olivicola, prima in Europa con 43 Dop e Igp riconosciute. La Lombardia - Con 2.315 ettari di superficie investita a olivo (ultimi dati Istat, 2013) e una differenziazione notevole tra le varie superfici a olivo, è la provincia di Brescia che detiene il primato (88 per cento del totale), seguita a notevole distanza dalle altre province. Aree di produzione di qualità sono circoscritte lungo le riviere dei laghi lombardi e del Garda, dove si coltivano varietà come ´leccino´, ´pendolino´, ´frantoio´, ´casaliva´, ´bresa´, ´moraiolo´. Due le denominazioni d´origine: ´Garda´, nelle province di Mantova e Brescia, e ´Laghi Lombardi´, nelle province di Brescia, Como, Lecco e Bergamo.  
   
 

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