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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2015
 
   
  ASL 10 FIRENZE. UNA “RIVOLUZIONE COPERNICANA” PER PRENDERSI A CUORE IL CUORE MEDICI DI MEDICINA GENERALE E SPECIALISTI CARDIOLOGI INSIEME PER ACCELERARE I TEMPI IN CUI DARE UNA RISPOSTA AI PAZIENTI PER I QUALI SI SOSPETTA UNA ARITMIA, UNO SCOMPENSO O UNA FIBRILLAZIONE

 
   
   Firenze, 28 aprile 2015 - Medici di medicina generale e specialisti cardiologi insieme per accelerare i tempi in cui dare una risposta ai pazienti per i quali si sospetta una aritmia, uno scompenso o una fibrillazione. Ad oltre un anno di distanza dall’avvio in maniera sperimentale di una profonda ristrutturazione dell’offerta cardiologica sul territorio, Azienda sanitaria di Firenze e la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) hanno voluto fare il punto su questa importante collaborazione che ha dato ottimi frutti ed ora si intende far crescere ancora. A spiegare il percorso cardiologico ambulatoriale la direttrice amministrativa della Asl 10 Maria Chiara Innocenti, affiancata dal dottor Giancarlo Landini, direttore del Dipartimento delle specialistiche mediche, e, con loro, il segretario regionale della Fimmg Vittorio Boscherini. Il punto di forza di quella che può apparire una vera e propria “rivoluzione copernicana” è racchiuso nella formula con cui il medico di base che nel proprio assistito sospetta un disturbo al cuore o all’apparato cardiocircolatorio, puà chiedere un approfondimento specialistico: “consulenza cardiologica”. Scrivendo questa frase sulla ricetta il medico intende una prestazione comprensiva di elettrocardiogramma (Ecg), visita e ecocardiogramma, non più quindi i tre singoli pezzi per ognuno dei quali mettere in conto una prenotazione e un’attesa. Disponibili 40 ambulatori. La consulenza cardiologica può essere fatta in uno dei 40 ambulatori di 1°, 2° e 3° livello sparsi nel territorio dell’Azienda sanitaria di Firenze e nelle strutture private convenzionate per le consulenze e gli esami strumentali ordinari. La visita più elettrocardiogramma integrata dall’ecocardiogramma permette infatti di dare una valutazione completa del paziente evitando nuovi passaggi al Cup come succedeva in passato. Anche nel caso in cui il medico prescriva solo visita ed Ecg, la richiesta viene tradotta automaticamente in consulenza cardiologica e comporta quindi anche l’ecoscopia. Se poi il cardiologo, durante la consulenza, riterrà necessario eseguire esami di 2° livello, provvederà ad eseguirli, richiederli o prenotarli direttamente come stabilito dalle delibere regionali. L’altro punto di forza è dato dal livello di priorità che per il medico curante devono avere la consulenza cardiologica e gli esami strumentali: ecocardiogramma ed holter. Attese in base alla gravità. A seconda della gravità del caso, le consulenze cardiologiche possono essere richieste secondo quattro tipologie: “urgenti” (Fast track) da fare entro 24-48 ore; “brevi” nell’arco di una settimana. E ancora “differibili” da eseguire entro 30 giorni o “ordinarie” senza limiti di tempo, quando ci sarà posto, in coda a una lista d’attesa a scorrimento. L’appuntamento per le prime due, la consulenza urgente e quella breve, può essere richiesto direttamente dal medico o, su sua indicazione, dal paziente telefonando all’800 444 432, il numero verde della sanità di iniziativa. L’operatore che risponde fornisce in tempo reale una data, un orario e un luogo dove presentarsi entro 48 ore o 7 giorni con in mano la ricetta del medico su cui è scritto “consulenza cardiologica urgente”. La prenotazione per la consulenza o gli esami strumentali differibili va invece fatta al Cup e sulla ricetta rossa il medico di medicina generale deve aver barrato la lettera D. L’appuntamento in questo caso dev’essere eseguito entro 30 giorni. Se invece sulla ricetta rossa il medico di medicina generale non ha barrato la lettera D la consulenza cardiologica, l’ulteriore ecocardiogramma o l’holter, vengono considerati ordinari (classe P) e il Cup darà un appuntamento il prima possibile, inserendo il nominativo nella lista a scorrimento, con tempi di attesa che potranno anche essere lunghi, comunque non superiori ai 6 mesi. Il cardiologo ha inoltre a disposizione una lista di consulenze programmabili in modo da poter dare al paziente, se necessario, dopo la prima visita già un appuntamento per una visita di controllo. Così si è inteso superare il limite della prenotazione su base esclusivamente temporale in favore delle necessità cliniche del paziente riconosciute dal medico. Un gruppo congiunto di cardiologi e medici di medicina generale stilerà una procedura dettagliata con le condizioni in base alle quali inserire il paziente in una delle varie classi di priorità. In rete anche i privati. Anche gli specialisti delle strutture del privato convenzionato che effettuano consulenze ed esami strumentali ordinari (classe P) hanno la possibilità, se lo ritengono necessario, di interagire direttamente con il cardiologo ospedaliero per approfondimenti di 2° livello. Infine, la rete di telecardiologia già attiva nei distretti e nelle case della salute, consente ai pazienti di eseguire elettrocardiogrammi senza prenotazione con gran facilità e nell’arco dell’intera settimana. La riorganizzazione dell’offerta cardiologica consente di risparmiare tempo prezioso nella diagnosi, semplifica le procedure e i rapporti fra cittadino e macchina della salute, garantisce la presa in carico dalla A alla Z di chi soffre di quei disturbi e, infine, consente anche un miglior utilizzo delle risorse economiche, tecnologiche e umane a disposizione. L’azienda sanitaria di Firenze dispone di 17 ambulatori cardiologici extraospedalieri di 1° livello sparsi sul territorio dove si effettuano solo elettrocardiogrammi; 15 cardiologie di 2° livello, dotate anche di ecocardiografo, dove si effettuano le consulenze, e, infine, 8 cardiologie di 3° livello, dove la strumentazione consente anche di effettuare test provocativi di ischemia conosciute come “prove da sforzo” e Ecg Holter, cioè monitoraggi dell´attività elettrica del cuore durante intervalli di tempo più lunghi, solitamente 24-48 ore, ma anche, con i registratori di ultima generazione, sino a 7 giorni. Le strutture sono distribuite tenendo conto delle caratteristiche geografiche, demografiche, epidemiologiche, di trasporti e viabilità nei vari territori: 7 a Firenze, 7 nella zona Nord Ovest, 15 nella Sud Este e 11 nel Mugello. La presa in carico del paziente con la consulenza programmabile viene giudicata molto importante per far fronte al problema dell’elevata mortalità per sindromi coronariche acute dopo l’evento che ha un’incidenza di circa il 3% a distanza di un mese e di circa il 20% ad un anno. Più prestazioni, meno attese. Il nuovo sistema di erogazione delle prestazioni cardiologiche ha consentito di aumentare l’offerta e di ridurre i tempi di attesa. Se nel 2013, infatti, sono state erogate complessivamente 24.671 prestazioni, di cui 20.042 visite cardiologiche con Ecg, 2.168 senza, 1.777 di controllo e 684 consulenze con tempi di attesa che andavano dai 21 giorni per la visita di controllo ai 72 per la consulenza cardiologica, lo scorso anno il totale delle prestazioni è passato a 32.357, di cui 22.406 consulenza cardiologiche e 9.951 visite cardiologiche, con un tempo medio di attesa per la consulenza di 14,4 giorni. I dati del primo trimestre 2015 confermano il trend: 8.934 prestazioni, di cui 7.546 consulenza e 1.388 visite con un tempo medio di attesa sceso a 13,5 giorni.  
   
 

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