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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Aprile 2015
 
   
  UTILIZZO FANGHI IN AGRICOLTURA, AL VIA SPERIMENTAZIONE IN LOMBARDIA

 
   
  Pavia - "La giornata è importante per Regione Lombardia, per Arpa e, naturalmente, per le quattro Province interessate. L´idea era quella di presentare il progetto proprio in uno dei territori, il Pavese, oggetto quest´anno della prima sperimentazione, che diventerà poi strutturata a partire dall´anno seguente, e che si è dimostrato più sensibile rispetto alle tematiche sull´utilizzo dei fanghi in agricoltura e con il maggior numero di imprese del settore". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, intervenendo alla conferenza stampa ´Progetto riutilizzo fanghi di depurazione in Lomellina´, nella Sede territoriale regionale di Pavia. Progetto Sperimentale - "Partiamo da Pavia - ha proseguito l´assessore -, poiché il progetto sperimentale vede la sua realizzazione, almeno in questo primo anno, su 4 province: Pavia, Lodi, Cremona e Bergamo". "L´utilizzo dei fanghi in agricoltura - ha spiegato Terzi - deriva da una direttiva europea, che è stata poi declinata dal Codice dell´Ambiente in Italia, e in Regione Lombardia è stata adottata per la prima volta nel 2003 con una delibera di Giunta regionale, su cui si è intervenuti in maniera innovativa l´anno scorso con una Dgr ´ad hoc´, la n.2031". Regione Esempio Virtuoso - "Regione Lombardia, così come in tanti altri casi, - ha proseguito la titolare lombarda dell´Ambiente - si è dimostrata anche per la questione dell´utilizzo dei fanghi in agricoltura una delle Regioni che è intervenuta in maniera più puntuale, rispetto anche alla normativa nazionale, e anche più restrittiva rispetto a quelle che sono le norme, i criteri previsti nel Testo Unico Ambientale". "Questo deriva sostanzialmente da due riflessioni, in particolare - ha sottolineato ancora Terzi -: una relativa all´impatto ambientale che l´utilizzo dei fanghi in agricoltura può avere, perché comunque sono dei rifiuti che, debitamente trattati, possono essere utilizzati per lo spandimento in agricoltura, l´altra riguarda la questione sociale che deriva da questo tipo di attività, per le emissioni olfattive legate a questa pratica". Il Ruolo Di Arpa - "Arpa effettuerà i controlli necessari nel 2015 - ha spiegato il presidente di Arpa Lombardia Bruno Simini -. Tra i livelli del nostro intervento verificheremo in fase di trattamento presso ognuno dei nove impianti collocati nel territorio, in fase di spandimento, infine controlleremo la compatibilità del terreno che riceve i fanghi stessi. Il progetto è già partito e si concluderà alla fine dell´anno; sono certo che le sinergie tra le Istituzioni renderanno proficua la collaborazione". Gli Obiettivi - "L´obiettivo che ci siamo posti in questa Dgr - ha chiarito quindi l´assessore - e che deriva dall´evoluzione di quella del 2003, era proprio dare risposta a questi due elementi di riflessione: la questione ambientale e quella di percezione sociale. Spesso, sia come Regione Lombardia che come Arpa, ricevevamo segnalazioni sulla limitatezza dei controlli effettuati in ordine a queste pratiche del tutto autorizzate, e di competenza della Provincia, ma che in qualche modo potevano creare dubbi in ordine alla gestione". "Per rispondere a questo tipo di perplessità, - ha proseguito Terzi - abbiamo deciso di dare vita a queste nuove linee guida, che stabiliscono nuovi criteri, nuove modalità sul trattamento e riutilizzo dei fanghi e prevedono questo progetto di verifica e di controlli specifici e puntuali. Un progetto che ha carattere sperimentale per il 2015 e che, dal 2016, si strutturerà in maniera definitiva e più puntuale. Si parla di sperimentazione per capire come gestire questi controlli e verificare la correttezza e la puntualità dei criteri definiti nella Dgr". "Obiettivo dichiarato - conclude Terzi -: da una parte verificare il peso ambientale dei fanghi in agricoltura, quindi verificare che anche i nuovi criteri e nuovi limiti imposti per la componente di questi fanghi siano corretti, sostenibili sotto ogni punto di vista e, dall´altra, maggiori controlli, per verificare quali siano le caratteristiche dei fanghi, ma anche come vengono utilizzati in agricoltura e quali sono i riflessi sui terreni, per dimostrare, ancora una volta, che Regione Lombardia e Arpa ci sono e ci sono in maniera sistematica".  
   
 

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