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Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Maggio 2015 |
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RIFUGIATI: FVG, NESSUNA CORSIA SANITARIA PREFERENZIALE CASI SCABBIA MOLTO LIMITATI, NO CONSEGUENZE PER COLLETTIVITÀ
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Trieste, 28 maggio 2015 - Non risultano comportamenti inappropriati in termini di attribuzione di priorità e di attivazione di percorsi diagnostici o terapeutici non motivati da oggettivi criteri clinici in favore di cittadini extracomunitari nell´ambito del sistema dell´emergenza-urgenza (118, Pronto Soccorso, Medicina d´Urgenza). Lo ha affermato l´assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, rispondendo in Consiglio regionale all´Iri (interrogazione a risposta immediata) formulata dal consigliere Elio De Anna. Nessuna preoccupazione, ha assicurato Telesca, anche per quanto riguarda la questione scabbia e malaria posta dal consigliere Giuseppe Sibau. "La maggior parte dei profughi giunti in Italia - ha assicurato l´assessore - è in buone condizioni di salute e, a seconda del tipo di accoglienza, entrano in ogni caso a fare parte di un programma sanitario mirato a tutelare la salute pubblica". "I casi di scabbia realmente accertati - ha quindi minimizzato l´assessore - sono molto limitati, prontamente individuati e trattati senza conseguenze per il resto della popolazione". "L´accesso al sistema 118 ed al Pronto Soccorso - ha evidenziato Telesca, riferendosi ancora alle presunte quanto smentite corsie preferenziali che sarebbero state riservate agli extracomunitari - è regolato da precisi e codificati criteri di Triage finalizzati alla corretta individuazione delle situazioni di rischio clinico ed all´attribuzione delle priorità. L´operatore sanitario - ha ricordato l´assessore - è chiamato a rispondere di tali procedure indipendentemente dall´iscrizione o meno della persona al servizio sanitario regionale". "Nel 2014 - ha precisato Telesca - sono stati registrati 433.789 accessi ai Pronti Soccorsi della regione. Di questi solo 30.177 hanno riguardato cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno". Secondo le normative vigenti, ha comunque spiegato l´assessore a De Anna che si informava in merito, esistono due linee di rimborso delle prestazioni sanitarie erogate a pazienti senza permesso di soggiorno. Una è basata sulla stima dei presenti ed è ricompresa nei decimi, l´altra riguarda le prestazioni urgenti e passa da uno specifico fondo del ministero degli Interni che, a quanto risulta, sta liquidando le fatture presentate dalle aziende sanitarie. |
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