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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Giugno 2015
 
   
  ALLUVIONI IN LOMBARDIA, IN ARRIVO 92 MILIONI DI EURO PER IL SEVESO

 
   
  Milano, 24 giugno 2015 - Novantadue milioni di euro per il Bacino del Seveso che dovrebbero arrivare a metà luglio, grazie allo sblocco dei fondi del Governo. E´ questa la principale novità emersa durante il convegno dal titolo ´Terre più sicure, acque più pulite´, dedicato al piano di gestione del rischio di alluvioni, a cui hanno partecipato gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo) e Simona Bordonali (Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione), oltre al numero uno dell´unità governativa ´Italia Sicura´ Erasmo D´angelis, all´Auditorium Gaber di Milano. Grande Soddisfazione - "Questa è davvero un´ottima notizia, e Regione Lombardia la aspettava da tempo - ha commentato Viviana Beccalossi -. Erasmo D´angelis, con la cui Unità di Missione abbiamo lavorato sempre in maniera proficua in tutti questi mesi, ci ha comunicato che a metà luglio ci sarà la firma dell´Accordo di programma tra Ministero dell´Ambiente e Regione Lombardia per la Difesa Idraulica della Città di Milano, che comprende anche i fondi per gli interventi sul Bacino del Seveso. Fondi per i quali, tra l´altro - ha sottolineato l´assessore - Regione Lombardia ha già anticipato risorse per tutta la fase progettuale e per l´avvio della fase di realizzazione". La Giornata Di Oggi - "Terre più sicure e acque più pulite è il titolo di questa giornata di presentazione del Piano di Gestione delle alluvioni e dell´aggiornamento del Piano di Gestione delle acque - ha spiegato Beccalossi durante il suo intervento - che l´Unione europea chiede di approvare e rendere operativi entro la fine dell´anno in corso". "Si tratta di due Direttive europee importanti per tutto il territorio italiano ed in particolare per la Lombardia - ha proseguito - che nel 2014 è stata colpita da eventi alluvionali intensi, in primis quello che ha interessato il Torrente Seveso, con Milano allagata ben 7 volte in pochi mesi, ma anche con altri corsi d´acqua come il fiume Lambro, l´Olona, e una serie di torrenti minori". Momenti Di Informazione - "Se la sicurezza del territorio è un tema fondamentale - ha spiegato Simona Bordonali - lo è anche realizzare momenti di informazione al pubblico sui contenuti del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni per renderlo davvero efficace. Questo documento - ha aggiunto - sarà ultimato e pubblicato entro la fine del 2015 per ridurre i potenziali effetti negativi delle alluvioni per la salute umana, per il territorio, per i beni, per l´ambiente, per il patrimonio culturale e per le attività economiche e sociali". Gli Obiettivi - "L´obiettivo è individuare modalità coerenti e coordinate con cui un´alluvione, se non può essere evitata, può essere efficacemente ´gestita´ ed affrontata con maggiore consapevolezza - ha chiosato Bordonali - puntando alla creazione di comunità e territori resilienti, capaci di adattarsi a queste situazioni". "L´attuazione della Direttiva, con l´elaborazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni - ha chiarito - mira a lavorare in modo collaborativo e sussidiario su un orizzonte temporale più lungo dell´emergenza alluvionale, a partire dalle misure di ´prevenzione e protezione´, che interessano gli aspetti urbanistici e di difesa del suolo, fino alle misure di ´preparazione e ritorno alla normalità´, che coinvolgono la Protezione Civile". Il Lavoro Della Giunta - "Con tre comunicazioni di Giunta elaborate nel biennio 2013/14 - ha proseguito la titolare lombarda alla Protezione civile - sono state illustrate le attività per l´attuazione della cosiddetta ´Direttiva alluvioni´, inoltre per quanto riguarda il territorio regionale, abbiamo realizzato e pubblicato online le mappe delle aree allagabili e dei livelli di rischio a cui sono esposti i cittadini". Territorio A Rischio - Parlando di numeri, "La Lombardia - ha ammesso Bordonali - presenta un´elevata porzione del territorio esposta al rischio di alluvioni (circa 6500 kmq) con almeno 1,5 milioni di abitanti potenzialmente coinvolti, concentrati specialmente in ambito urbano". Emendamento Alla Legge Di Stabilità - L´assessore Beccalossi, dopo aver ricordato il prezioso lavoro di squadra portato avanti dalle direzioni generali della Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione e del Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, è tornata sulla questione della ripartizione dei fondi da parte dello Stato. Il Ruolo Dello Stato - "Se tutto il paese è soggetto a questo tipo di rischio e ogni territorio ha subito ferite più o meno gravi - ha fatto presente Beccalossi- è necessario che lo Stato garantisca alle Regioni e ai territori, risorse certe e costanti nel tempo, distribuite in base all´effettivo stato di rischio che deriva dal nuovo quadro inserito nel Piano di Gestione delle Alluvioni". Criterio Superato - "E´ semplicemente inaccettabile che le risorse recentemente stanziate dal Cipe sulla nuova programmazione comunitaria 2014/2020 vengano distribuite sulla base di un criterio ormai superato: 20 per cento per Regioni Centro-nord e 80 per cento per le Regioni del Sud - ha attaccato l´assessore - , che classifica i cittadini di serie A e di serie B sulla base della regione in cui abitano, in contrasto con la distribuzione e lo stato di rischio idrogeologico certificato nelle mappe di rischio dei diversi Piani di gestione a livello di Autorità di bacino nazionali". Proposto Emendamento - "Le risorse vanno spese dove servono concretamente - ha aggiunto Beccalossi - per questo sto preparando un emendamento alla legge di stabilità per escludere quel criterio di riparto solo ed esclusivamente per il finanziamento degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Stiamo parlando di circa 5-7 miliardi sui 54 previsti. I fondi - ha concluso - vanno assegnati in base a ciò che accade di volta in volta, e non mediante una suddivisione fatta a tavolino, sulla base di logiche assistenzialistiche e clientelari ormai superate".  
   
 

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