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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Luglio 2015
 
   
  CHIETI: OTTANTA ANNI DOPO IL GUERRIERO DI CAPESTRANO MOSTRA EVENTO FINO A SETTEMBRE.

 
   
  Pescara, 1 luglio 2015 - Ottanta anni fa (1934) la casuale scoperta durante i lavori di dissodamento di un terreno agricolo in una località a nord-est di Capestrano. Poi , simbolo dell´Abruzzo e grande protagonista, nel 2000, dell´apprezzatissima mostra itinerante "I piceni popolo d´Europa", che toccò Francoforte sul Meno, Ascoli Piceno-teramo e giunse fino a Roma. Oggi il Guerriero di Capestrano, scultura in pietra e marmo del Vi secolo a.C., raffigurante un guerriero dell´antico popolo italico dei Piceni, una delle opere più monumentali e impressionanti dell´arte italica conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d´Abruzzo, rivive una sua centralità, grazie all´iniziativa "80 anni dopo Ricomunicare il Guerriero di Capestrano". Una nostra evento, tra fonti d´archivio e video proiezioni a cura della Soprintendenza Archeologica d´Abruzzo e del Polo museale dell´Abruzzo, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e la Regione Abruzzo. La mostra, che rimarrà fruibile fino al 13 settembre, nella sede di Palazzo De´ Mayo a Chieti, sarà inaugurata giovedì 2 luglio con un vernissage a partire dalle ore 18.00 nel corso del quale sarà proiettato il video "La dama e il guerriero Destini incrociati". Sono previste anche relazioni sui temi "Nuove forme di comunicazione per la valorizzazione del patrimonio archeologico" (a cura di Maria Ruggeri e Loredana D´emilio), "Beni culturali: una nuova forma di turismo" (a cura di Giancarlo Zappacosta e Francesco Tentarelli). Per i saluti parteciperanno il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, il soprintendente ad interim della Soprintendenza archeologica d´Abruzzo, Andrea Pessina, il direttore del Polo museale Abruzzo, Lucia Arbace, e il presidente di Fondazione Carichieti, Pasquale Di Frischia. La mostra "80 anni dopo Ricomunicare il Guerriero di Capestrano", espone alcune delle testimonianze documentarie più significative dell´avventuroso percorso che portò prima al fortuito rinvenimento della statua e poi alla sua consacrazione come simbolo dell´identità abruzzese. L´itinerario espositivo si muove su due piani in costante interazione tra di loro e in un continuo gioco di assonanze: quello della documentazione cartacea, che ripercorre attraverso le lettere originali i primi contatti e i difficili rapporti con le istituzioni, e quello della documentazione audiovisiva, che movimenta immagini d´epoca e testi d´archivio per rielaborare creativamente la memoria mescolandola a suggestioni contemporanee .Video proiezioni di diverse misure e caratteristiche connotano l´allestimento delle due sale, ospitando materiali eterogenei per "Ricomunicare" il Guerriero di Capestrano 80 anni dopo. Nella prima un video mapping offre un primo contatto visivo/sonoro riproponendo una rivisitazione in chiave moderna della statua del Guerriero; nella seconda la raccolta di lettere trasformate in quadri animati racconta il passato nel linguaggio delle nuove tecnologie. Una performance recitativa in un video originale arricchisce e integra la mostra per dare al visitatore una diversa e innovativa divulgazione dell´inedito carteggio custodito nell´archivio storico della Soprintendenza.  
   
 

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