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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Settembre 2007
 
   
  UN GRUPPO DI ESPERTI RACCOMANDA DI MIGLIORARE LA GOVERNANCE E I FINANZIAMENTI DELL´EDCTP

 
   
   Bruxelles, 5 settembre 2007 – In uno studio indipendente condotto sul Partenariato per le sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo (Edctp), si legge: «Perché un programma basato sull´articolo 169 sia e continui a essere efficace, occorrono programmi nazionali preesistenti, un forte impegno da parte degli Stati membri a erogare finanziamenti e un sostegno nazionale irreversibile. » L´edctp è stato istituito nel 2003 da 15 paesi europei al fine di sviluppare nuovi interventi clinici per Hiv/aids, tubercolosi e malaria e per adeguare alle esigenze dell´Africa subsahariana le terapie esistenti per tali malattie. È stato creato a norma dell´articolo 169 del Trattato, che fornisce una base giuridica per il sostegno della Comunità europea all´integrazione dei programmi nazionali di ricerca mediante la partecipazione a programmi intrapresi da diversi paesi membri dell´Ue. L´edctp è stato il primo programma a ricorrere a tale strumento. La relazione, elaborata da un gruppo di 5 esperti su richiesta del commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, esamina alcune delle difficoltà affrontate dall´Edctp e raccomanda l´erogazione di più fondi a titolo del Settimo programma quadro (7°Pq) per la ricerca, ma soltanto se sono rispettate determinate condizioni. Un membro del gruppo ha tuttavia dissentito, ritenendo che il programma debba essere sospeso. «La relazione è una valutazione onesta e costruttiva dell´esperienza sinora maturata con l´Edctp», ha dichiarato Janez Potocnik. «Il mio desiderio è migliorare le probabilità di successo di questo programma, in quanto le questioni che tratta sono troppo importanti per essere lasciate al caso. » Il commissario ha promesso di analizzare ogni raccomandazione e ha aggiunto che la buona riuscita di un programma quale l´Edctp dipende dell´impegno politico ad alto livello da parte degli Stati membri. «La relazione sarà certamente utile per portare tale questione all´attenzione dei ministri», ha affermato. Nell´ambito del 6°Pq la Commissione aveva originariamente stanziato 200 Mio Eur per l´Edctp, una cifra a cui si sarebbero dovuti aggiungere 200 Mio Eur dai bilanci nazionali e 200 Mio Eur dal settore privato. Tuttavia, a causa di una serie di problemi amministrativi e di gestione, ad oggi sono stati stanziati soltanto 40 Mio Eur dal bilancio comunitario e 37 Mio Eur dagli Stati membri. «La difficoltà del programma Edctp a coniugare due compiti importanti non andrebbe sottovalutata: integrare i programmi nazionali di sperimentazioni cliniche e collaborare con scienziati e clinici in Africa», si legge nella relazione degli esperti. «Si tratta di un´ambizione a lungo termine, che può produrre risultati progressivamente solo se tutte le parti interessate comprendono le loro responsabilità e rispettano gli impegni, che devono essere rinnovati di volta in volta. » La maggior parte dei membri del gruppo di esperti ha raccomandato il proseguimento dell´Edctp, il quale deve attenersi rigorosamente al proprio mandato, mentre gli Stati membri che lo hanno creato e fatto proprio devono adottare tutte le misure necessarie per erogare i livelli di finanziamento promessi e per migliorarne sensibilmente la governance e le prestazioni. Il periodo di finanziamento è stato recentemente prorogato al 2010 con svariate condizioni. In futuro non è esclusa un´ulteriore sovvenzione a titolo del 7°Pq, tuttavia, «se entro la fine del 2008 l´Edctp non migliorerà significativamente in termini di esiti e risultati visibili e tangibili, in linea con le raccomandazioni principali [. ], il gruppo non raccomanderà il rinnovo della decisione di finanziamento a titolo del 7°Pq, sulla base dell´articolo 169 del Trattato», scrive il gruppo di esperti. Le raccomandazioni del gruppo riguardo all´Edctp comprendono la necessità di definire una strategia chiara, convincente e realistica e finalità condivise, di creare un´assemblea generale più politica, di intensificare i legami con gli altri partenariati per evitare i duplicati, di rinnovare gli inviti a presentare progetti e di semplificare e snellire i finanziamenti. Da parte loro, gli Stati membri vengono esortati a «rinnovare i loro impegni nei confronti dell´Edctp». In seno all´assemblea generale, il potere decisionale dovrebbe essere limitato agli Stati membri che forniscono i finanziamenti e ai rappresentanti africani (che dovrebbero avere una presenza più incisiva nell´assemblea generale). Le raccomandazioni invitano inoltre gli Stati membri a evitare di imporre criteri nazionali al programma, accettando invece un´unica valutazione integrata scientifica ed etica condotta da un insieme di esperti nazionali. Vi sono poi numerose raccomandazioni dirette alla Commissione europea. L´organo esecutivo dell´Ue dovrebbe riferire a Consiglio e Parlamento sullo stato attuale dell´Edctp, creare una piattaforma congiunta Dg Ricerca/dg Sviluppo finalizzata al dialogo con l´Edctp e riformulare la strategia per la ricerca sanitaria prima di prendere una decisione positiva o negativa sul finanziamento della piattaforma a titolo del 7°Pq. Anche un maggiore coinvolgimento della controparte africana è una priorità. La relazione chiede alla Commissione di coinvolgere i governi africani in fase iniziale per collegare le iniziative di rafforzamento delle capacità dell´Edctp a quelle dei singoli paesi e per consultare i governi africani sul futuro dell´Edctp e sulla ricerca internazionale nel campo della salute nell´ambito del 7°Pq. Una volta soddisfatti i requisiti di bilancio, amministrativi e di governance, la Commissione dovrebbe poi presentare una nuova proposta di finanziamento al Consiglio prima della revisione intermedia del 7°Pq. Il gruppo di esperti esorta a tenere a mente alcuni aspetti fondamentali quando vengono elaborate le iniziative a norma dell´articolo 169: «Prima di rendere disponibili le risorse comunitarie, devono esistere un piano di lavoro comune, una struttura di governance solida, contributi finanziari nazionali fissi, precisi criteri di valutazione e procedure chiare, obiettivi definiti e soluzioni per il problema della responsabilità. » Il gruppo di esperti era composto da: Adetokunbo Lucas, ex direttore del programma di ricerca sulle malattie tropicali dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms); Wim Van Velzen, ex eurodeputato; Allyson Pollock, direttrice del Centre for International Public Health Policy, Università di Edimburgo; Jean Stéphenne, presidente e direttore generale della Glaxosmithkline Biologicals; Fernand Sauer, ex direttore esecutivo dell´Agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea). In un capitolo a parte della relazione, la dottoressa Pollock ha spiegato le ragioni per cui ritiene che l´Edctp debba essere sospeso. «Sulla base dei dati ricevuti, l´Edctp non ha soddisfatto gli obiettivi prefissati ed è improbabile che ci riesca, a meno che non venga sottoposto a una riforma radicale che riguardi la responsabilità politica e la strategia interna. Come documentato nella [. ] relazione di maggioranza, la complessità della struttura della governance e i requisiti di cofinanziamento hanno dato luogo a una notevole sottoutilizzazione dei fondi stanziati», scrive Allyson Pollock. «Ritengo che le raccomandazioni della relazione di maggioranza, tese a rafforzare la governance, non risolveranno l´ambiguità che caratterizza la questione del controllo politico e della responsabilità», aggiunge. .  
   
 

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