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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Settembre 2007
 
   
  LIBRI DI TESTO – GRECO (AIE): “I PREZZI DEI LIBRI DI TESTO DECISAMENTE SOTTO IL TETTO DELL’INFLAZIONE”. INCREMENTI MEDI DELL’1,015% PER I TESTI DELLA SCUOLA SECONDARIA: DATI RISCONTRABILI ANCHE PER L’ANTITRUST, CHE RICEVERÀ A BREVE TUTTI I NOSTRI CATALOGHI

 
   
  Milano, 3 settembre 2007 - Prezzi dei libri di testo decisamente sotto il tetto dell’inflazione (attestata sull’1,7% a giugno, secondo Istat): crescono infatti in media dell’1,015% i prezzi dei libri per la scuola secondaria, come emerge dalle rilevazioni dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sui 31. 042 libri di testo in commercio. Si tratta di incrementi in continua diminuzione se si considera che lo scorso anno ci si attestava su un +1,17% di media: “Questo conferma non solo che non che esistono “incrementi selvaggi” – ha sottolineato il presidente del gruppo Editoria Scolastica di Aie, Enrico Greco – ma che gli editori hanno attuato, anche quest’anno, una politica dei prezzi tale da consentire a tutti gli istituti di stare entro i tetti di spesa fissati dal Ministero”. Nel dettaglio, i prezzi dei libri per la secondaria di I grado hanno subito un incremento dell’1,03% (lo scorso anno era dell’1,08%), quella della secondaria di Ii grado dell’1% (lo scorso anno era dell’1,26%). "I dati sugli aumenti che l´Aie comunica – ha tenuto a chiarire Greco - sono riscontrabili: abbiamo già preso contatti con l´Autorità Antitrust per mettere a disposizione i cataloghi dal 2002 al 2007, di cui tra l’altro il Ministero riceve ogni anno copia". I tetti di spesa - “Se i tetti di spesa fossero stati ri-aggiornati, e ricalcolati in rapporto all’inflazione – ha proseguito – gli sforamenti che si riscontrano in alcune scuole non ci sarebbero stati. Il punto fondamentale è che i tetti di spesa, fissati dal Ministero, che li determina annualmente per decreto, sono gli stessi dal 2002 e non sono più stati modificati da quella data. Eppure da allora ad oggi il costo della vita è cresciuto e sono molte le voci che gravano sui costi di produzione degli editori: è impossibile per le aziende non tenerne conto ed è già uno sforzo impegnativo tenersi significativamente al di sotto dell’inflazione reale”. A difesa delle scuole, dei docenti, dei dirigenti ingiustamente accusati di “sforare” occorre tenere presente che in base alla normativa vigente e nel rispetto dell’autonomia e della responsabilità dei docenti, la legge ammette sia lo sforamento dei tetti entro il 10%, sia la compensazione della spesa nel triennio della scuola media. E’ però il Consiglio di Istituto (di cui fanno parte anche i genitori) che deve convalidare la scelta degli insegnanti con apposita delibera, se riconosce la necessità di scegliere i testi più adatti alle situazioni dei propri figli: “Ed è per questo che a fronte di situazioni particolari – ha proseguito Greco - il tetto può essere validamente “sforato”: basti pensare, a seguito della riforma Moratti, all’introduzione della lingua straniera, o ai nuovi corsi dell’innovazione tecnologica. Il tetto di spesa è lo stesso dal 2002 ma le materie aumentano. Anche per questo ci sono gli sforamenti. Per le famiglie, infatti, la spesa per l’istruzione è un investimento per offrire ai ragazzi tutti gli strumenti necessari per la loro formazione culturale”. Le nuove edizioni - “Quanto al solito “tormentone” delle nuove edizioni, a cui si ricorre in modo generico e mai argomentato – ha precisato Greco – più che di nuove edizioni si parla quasi sempre di nuove proposte editoriali, il cui prezzo tra l’altro è in linea con i testi già in circolazione. L’innovazione editoriale è resa necessaria a seguito dell’attuazione della riforma, che richiede che testi nuovi vengano progettati in funzione dei nuovi obiettivi formativi. Non c’è però solo questo: le trasformazioni in cui sono immerse le giovani generazioni impongono continuamente nuovi linguaggi, nuovi modi di comunicazione, nuovi spunti di interesse. Ciò vale per i libri come per qualsiasi altro strumento e prodotto. Resta fermo in ogni caso il nostro codice di autoregolamentazione di cui Aie si è dotata, che prevede la possibilità di editare nuove edizioni solo nel caso in cui siano previste modifiche di ordine grafico o di contenuto superiori al 20% dell’edizione già in commercio”. .  
   
 

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