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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Settembre 2007
 
   
  IL MUSEO DELL’OCCHIALE A PIEVE DI CADORE

 
   
  Inaugurazione del nuovo Museo dell’Occhiale: “Il piu’ importate al mondo si trasferisce accanto alla casa natale di Tiziano Vecellio” il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, il più importante al mondo per completezza e rarità delle collezioni, inaugura la nuova sede, trasferendosi all’interno dell’avvenieristico complesso denominato Cos. Mo (Centro Operativo Servizi Museo dell’Occhiale), nel cuore pulsante di Pieve di Cadore, città veneta della cultura 2004, e accanto alla casa natale di Tiziano Vecellio. Per l’inaugurazione il Cavaliere del Lavoro Vittorio Tabacchi, promotore e presidente della Fondazione Museo dell’Occhiale, ha previsto un programma originale e raffinato, con visita al nuovo Museo e, a seguire, sfilata storica caratterizzata da costumi e occhiali d’epoca concessi dal Museo a beneficio dello spettacolo. Vittorio Tabacchi ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di inaugurare la nuova sede del Museo dell’Occhiale, proprio accanto alla casa di Tiziano. Con questo nuovo progetto, realizzato grazie all’impegno del settore dell’occhialeria e di tutta la comunità, il Cadore e la provincia di Belluno potranno finalmente dare adeguato risalto ad un prodotto che, nato nella nostra regione, rappresenta oggi una delle eccellenze italiane nel mondo. Il Museo, inoltre, diventerà il riferimento nazionale per la conservazione, lo studio e la valorizzazione di questo importante patrimonio, instaurando al tempo stesso una rete di collegamenti con il settore produttivo e con le scuole, specialmente quelle per ottici”. Da non dimenticare poi che, proprio Mido, la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia più importante al mondo, durante 37° edizione appena conclusa, ha dedicato la prima serata, il 4 maggio, ad un evento magico dove modelli esclusivi di occhiali, tra i quali esemplari provenienti dal Museo dell’Occhiale, hanno ripercorso le tappe più significative di un cammino che continua tuttora, un percorso dove ricerca, innovazione e design si sposano sempre in soluzioni nuove e originali. Nella nuova sede il Museo dell’Occhiale trasferisce gli oltre 3. 000 pezzi che compongono le sue collezioni, provenienti da ogni angolo del mondo, dall’Europa all’America passando per la Cina e il fascinoso oriente. Pezzi rari e unici per epoca e completezza che rendono il Museo un luogo unico al mondo: occhiali di tutte le fatture, ex voto in argento e cera risalenti al ‘600, insegne dei primi negozi di ottica dell’800 e ancora portaprofumi, fassamani, necessaire, ventagli, bastoni da passeggio, binocoli e piccoli cannocchiali terrestri. Per l’occasione la collezione si è arricchita negli ultimi mesi anche dei pezzi più moderni, arrivando fino agli occhiali in metallo e plastica simbolo della moda valorizzata dalle grandi griffe, passando per i grandi occhiali degli anni ’50 – ’60 indossati dalle più famose attrici di Hollywood e Cinecittà. Il percorso espositivo si snoda su due piani dell’edificio: ad accogliere i visitatori al primo piano saranno i preziosi esempi di oreficeria e perizia tecnica del Museo dell’Occhiale mediante l’esposizione delle prestigiose collezioni Bodart, De Lotto e Weiss, con reperti che datano dal Xv al Xxi secolo e che illustreranno la storia, gli usi sociali, la funzione, l’evoluzione tecnica degli occhiali e di altri strumenti ottici. Il secondo piano è invece interamente dedicato allo sviluppo del Distretto industriale dell’occhiale più importante al mondo, quello bellunese che produce l’80% degli occhiali italiani, attraverso l’esposizione di macchinari, strumenti – provenienti soprattutto dalla collezione Del Favero - immagini e suoni. Il primo Museo dell’Occhiale è nato nel 1989 da un’idea di Vittorio Tabacchi, Presidente del Gruppo Safilo, appassionato collezionista e desideroso di realizzare, nel distretto industriale cadorino, una raccolta pubblica che avesse soprattutto un ruolo educativo e propedeutico nei confronti dei giovani. Il nuovo Museo dell’Occhiale, finanziato dalla Fondazione Museo dell’Occhiale, Assindustria Belluno, Anfao, Comune di Pieve di Cadore e Comunità Montana di Centro Cadore e con la collaborazione dell’Ulss n. 1 di Belluno, è stato progettato da un team di specialisti (Studio Mendini, Daniela Baldeschi, Daniela Perco, Iolanda Da Deppo) in collaborazione con la Fondazione Museo dell’Occhiale, in un edificio moderno, il centro Cos. Mo, progettato da Sgi Studio Galli Ingegneria Spa e dall’arch. Marco Oliviero di Hanami Progetti srl. Il Centro Cos. Mo. Nel centro storico delle Dolomiti più belle del mondo spicca un’opera che fonde in armonia materiali tradizionali e moderni: il complesso si sposa molto bene con l’esigenza di dare un volto nuovo al Museo dell’Occhiale più importante al mondo, recuperando materiali della tradizione edilizia bellunese e dolomitica, come il legno a lamelle, e valorizzandoli attraverso il connubio con il vetro che li veste, il cemento che li struttura e l’acciaio corten che sostiene il vano scale come un cordone ombelicale fra i piani. La tradizione e la modernità delle collezioni del Museo dell’Occhiale sono accompagnate da una stessa filosofia che permea la componente architettonica dell’edificio e dell’esposizione. .  
   
 

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