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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Settembre 2007
 
   
  A PALAZZO ROCCABRUNA A TRENTO UN EVENTO INTERATTIVO SUI PERCORSI E LE OPPORTUNITÀ AL FEMMINILE NELL’ARTE “ARTE BIANCA, DONNE E PROFESSIONI ARTISTICHE”

 
   
  Trento, 10 settembre 2007 - – “Arte Bianca” non è solo il titolo della mostra sulle emozioni del grano e della farina bianca inaugurata l’ 8 settembre a Palazzo Roccabruna a Trento. Non è solo una galleria di installazioni al femminile (“Quando mai, alla vernissage di una mostra di soli artisti maschi, si chiede ai curatori come mai si è scelto di interpellare unicamente artisti uomini?” si è provocatoriamente chiesta la vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura Margherita Cogo) che hanno come tema, ma anche come emozione trainante, proprio l’alimento principale e sostanziale dell’uomo: il pane. È, soprattutto, l’affermazione che l’arte “donna” è possibile e auspicabile; è una reale opportunità di visibilità riservata a sei artiste di fama nazionale e internazionale (Adolfina De Stefani, Annamaria Gelmi, Gabriela Nepo-stieldorf, Michela Pedron, Veronique Pozzi, Tiziana Priori e Topylabrys) per abbattere finalmente quella barriera che si frappone tra l’arte femminile e la professione di artista. “Perché mai oggi è così difficile, per una donna che voglia dedicarsi a tempo pieno all’arte, fare della propria vocazione una vera e propria professione? – si è ancora chiesta Margherita Cogo. – Perché oggi la donna che si dedica con tutte le sue forze all’elaborazione artistica, passa per una che si applica ad un hobby, più che ad una professione? Perché esiste questa diffidenza e una vera e propria barriera che impediscono alle donne artiste di entrare nel mercato dell’arte? È proprio per dare una prima risposta a queste domande che il mio assessorato ha volentieri collaborato con la Consigliera di Parità e con l’associazione culturale milanese “Arte da mangiare” e abbiamo allestito questa mostra”. Promuovere le donne artiste “deve essere un imperativo categorico per le istituzioni pubbliche, in modo da far emergere le capacità creative nuove e originali. Arte Bianca, poi – ha concluso Margherita Cogo, – è un bel titolo, perché coniuga l’arte e il lavoro, per far capire il senso centrale della vita, che è quel pane-alimento primario di ogni persona”. “Arte Bianca” non sarà un evento rigido e passivo, ma interagirà con le scuole e con le donne, ha detto nel suo intervento Eleonora Stenico, Consigliera di Parità per il Trentino, perché a partire dall’Arte Bianca “vogliamo crescere, vogliamo offrire nuove occasioni di incontro, vogliamo convincere le famiglie che la figlia intenzionata ad abbracciare la professione di artista, se ne possiede le qualità, va supportata, va aiutata, va sostenuta e incoraggiata, proprio come si farebbe con un figlio maschio”. La mostra “Arte Bianca”, sostenuta anche dall’Associazione Panificatori della provincia di Trento, che rimarrà aperta a Palazzo Roccabruna fino al 30 settembre (dal martedì al venerdì 10-12, 14-17, sabato e domenica 10-12, 16-19, lunedì chiuso), nasce da una collaborazione fra Assessorato alla Cultura e Consigliera di Parità sul tema della vita, delle sue origini e dei suoi elementi essenziali, concetti questi da sempre fondamentali e inscindibilmente legati. Arte e lavoro sono due ambiti non facili da coniugare, soprattutto per quanto riguarda le donne. Nel caso dell’”Arte bianca”, però, c’è un valore aggiuntivo al “fare”, che è rappresentato dal pane, cibo fondamentale per la sussistenza dell’uomo. Sette sono le artiste che espongono le loro opere, tutte iscritte all’Associazione Culturale “Arte da Mangiare”, nata a Milano nel 1996: si tratta di Adolfina De Stefani, Annamaria Gelmi, Gabriela Nepo-stieldorf, Michela Pedron, Veronique Pozzi, Tiziana Priori e Topylabrys In “Arte Bianca” l´intenzione dichiarata è quella di coniugare arte, cibo e lavoro; nutrirsi quotidianamente di arte, cioè, e quindi produrre e fruire arte come soddisfazione di un bisogno vitale e primario dell´individuo. Questo insolito approccio artistico si propone di accompagnare il visitatore lungo un percorso simbolico che permetta anche di recuperare, dai cassetti della memoria, i ricordi della tradizione, delle cose semplici, dove il bianco domina quale presenza essenziale spogliata di ogni orpello. I materiali utilizzati come grano, farina bianca, pane, sale, acqua, zucchero e argilla, rappresentano il filo conduttore fra un´opera e l’altra che permette di riflettere sull´origine e i contenuti della vita. Durante l´inaugurazione della mostra le artiste coinvolte hanno offerto una performance del tutto inedita dal titolo “Il Sentiero di Pollicino”, una traccia del percorso di Pollicino attraverso briciole di Arte Bianca, alla ricerca di una via da seguire. L’evento ospitato a Palazzo Roccabruna è un’occasione unica offerta alla città di Trento per relazionarsi con l’arte al femminile e per riflettere sulle molteplici forme del lavoro artistico, e vuole essere momento privilegiato di collaborazione tra diverse generazioni di artiste: tra coloro che hanno già intrapreso la via e coloro che invece desiderano muovere i primi passi in questa direzione. All’interno dello spazio espositivo, infatti, le artiste realizzeranno alcuni workshop rivolti agli studenti delle scuole superiori e alla collettività in generale, per parlare della passione dell´arte, delle occasioni professionali e dei percorsi formativi che possono essere intrapresi in Italia e all´estero. In particolare, le iniziative consisteranno sono previsti due incontri informativi e formativi rivolti a coloro che desiderano approfondire la conoscenza del mondo dell´arte, delle professioni artistiche, e delle peculiarità di “Arte da mangiare – Arte Bianca”. Verrà inoltre bandito il Un concorso da titolo “Arte da Mangiare – Arte Bianca” aperto alle classi dei Centri di Formazione Professionale a indirizzo alberghiero della Provincia autonoma di Trento; le opere premiate, accompagnate da una illustrazione espositiva, verranno riprodotte e raccolte in una pubblicazione dedicata all´evento curata della Consigliera di Parità. .  
   
 

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