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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Settembre 2007
 
   
  LAVORO: PRESENTATO A PORDENONE RAPPORTO 2007

 
   
  Pordenone, 11 settembre 2007 - Leggere e interpretare i miglioramenti che si sono registrati nell´economia e nel mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia nel corso del 2006 e nei primi mesi del 2007; realizzare un bilancio dei progetti e degli interventi realizzati tramite la legge regionale 18 del 2005 sul "Buon lavoro"; proporre nuove idee e nuovi progetti per perseguire e raggiungere gli obiettivi di Lisbona 2010. Sono sostanzialmente questi - come indicato dall´assessore regionale al Lavoro e Formazione, Roberto Cosolini - il significato e la scopo del Rapporto 2007 de "Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia", curato per la prima volta dall´Agenzia regionale del Lavoro e della Formazione professionale (Franco Angeli editore) e presentato ieri a Palazzo Montereale Mantica a Pordenone, alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy. Dopo il benvenuto del presidente della Camera di commercio, Giovanni Pavan, Cosolini (presente anche il consigliere regionale Paolo Pupulin), ha introdotto il dibattito affermando che "il 2006 ha rappresentato l´anno di svolta dopo una lunga stagnazione. L´economia nazionale e regionale hanno segnato una crescita e di ciò ha beneficiato anche il mercato del lavoro. Il Pil regionale si è attestato sopra il 2 per cento, le forze lavoro sono cresciute di 13 mila unità, l´occupazione registra 15 mila nuove unità rispetto al 2005 e la disoccupazione con 3 mila unità in meno si trova a livelli fisiologici". "Il tasso di attività - ha continuato - registra 1,4 punti di incremento a livello regionale, con un 69,2 per la provincia di Pordenone, seguita da Trieste (66,7), Udine (66,4) e Gorizia (66,3). Il tasso di occupazione si incrementa di 1,7 punti, che avvicina il Friuli Venezia Giulia al 70 per cento richiesto dall´obiettivo di Lisbona 2010 (Pordenone più 66,4, Trieste 64,4, Udine 66,1, Gorizia 63,9). L´incremento del Pil indica un miglioramento della crescita complessiva con una diminuzione in regione della cassa integrazione ordinaria del 52,6 per cento e di quella straordinaria del 21,2". In questo quadro positivo resta ancora al palo il trend dell´occupazione femminile. Una situazione nel complesso buona, che il Rapporto mette bene in evidenza; come pure consente di approfondire le caratteristiche qualitative del mercato del lavoro regionale e le sue criticità, che possono essere risolte con una buona gestione delle politiche del lavoro. Politiche poste al vaglio di una valutazione non autoreferenziale ma critica. L´assessore Cosolini, quindi, ha indicato la risposta già data ad alcuni problemi aperti: tra questi il precariato, l´occupazione femminile, i lavoratori in difficoltà per periodi di transizione delle imprese, tutte situazioni che denotano una buona gestione degli interventi. E ha posto l´accento sulla qualità del mercato del lavoro: sia stimolando le imprese ad alto tasso di innovazione e di conoscenza, sia rafforzando le politiche in quei segmenti in cui la distanza dalla prospettiva di lavoro rimane significativa. Il direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro, Domenico Tranquilli, è entrato nei contenuti del rapporto, alcuni dei quali poi sviluppati dagli esperti che hanno contribuito alla sua redazione. Il Rapporto è organizzato in tre parti. La prima affronta il tema dell´analisi e delle proposte di livello regionale in cui si rappresenta principalmente la congiuntura annuale in materia di economia e mercato del lavoro e i progetti d´intervento anche in raffronto con le altre aree del Paese. La seconda presenta l´analisi dell´economia e dei mercati del lavoro provinciali intesi come parti del territorio regionale e in questo senso rappresentanti di un aspetto importante per l´evoluzione e la crescita degli Osservatori provinciali del Lavoro e per alimentare il dibattito tra le forze sociali che operano in ambito locale. La terza e ultima parte del Rapporto affronta gli aspetti di carattere tematico che quasi sempre attraversano trasversalmente il mercato del lavoro e le politiche di intervento che su di esso si realizzano. Sui temi specifici trattati nel Rapporto sono quindi intervenuti Domenico Sartore (Il quadro dell´economia internazionale, nazionale e regionale), Saveria Cappellari (Il mercato del lavoro nel Friuli Venezia Giulia), Marco Pascolini (La gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale in Friuli Venezia Giulia). Vari temi sono poi stati al centro del dibattito cui hanno dato vita diversi dei presenti: dall´occupazione femminile alla normativa sul lavoro, dal quadro fiscale agli scenari futuri della nostra economia. Il presidente Illy ha messo in evidenza il trend positivo dell´economia, trend che in regione è stato più marcato che altrove "anche per effetto delle politiche da noi avviate", ma non si è nascosto la preoccupazione per alcuni segnali negativi a causa delle ripercussioni che l´attuale crisi dei mutui negli Stati Uniti hanno o possono avere sulla nostra economia: "il mercato globalizzato ne ha risentito, il nostro export potrebbe esserne penalizzato, ma credo nella sostenibilità a medio-lungo termine delle politiche del lavoro". Illy ha quindi esaminato alcune situazioni. Sull´export ha sottolineato la necessità di uscire dai settori maturi che oggi lo caratterizzano, per andare verso quelli innovativi ad alto grado estetico (design), verso il tessile di qualità o l´agro-alimentare. Circa le crisi aziendali le ha definite "fisiologiche nella vita di un´azienda", basta che non diventino patologiche. Sulla qualità del mercato del lavoro ha insistito sulla necessità di farvi entrare più donne migliorando i servizi alla famiglia. E, ancora: il precariato "non deve divenire una costante e su di esso abbiamo già avviato delle politiche regionali; qualificazione professionale: "non basta avere più giovani laureati, bisogna che poi possano entrare nel mondo del lavoro e per questo stiamo lavorando"; riequilibrio territoriale: "stiamo operando con ingenti investimenti per far uscire la montagna friulana dal suo svantaggio sociale e demografico"; immigrazione: "essa è collegata all´andamento demografico in regione e in Italia, i cui saldi sono salvati solo dall´immigrazione"; impatto ambientale: "esso ha influenza sulla qualità del posto di lavoro"; sicurezza: "tale tema sarà affrontato in un altro rapporto assieme a quello della formazione, per la quale il Friuli Venezia Giulia ha il dato migliore". Il presidente Illy ha poi indicato i temi da approfondire nel Rapporto 2008, dal miglioramento della qualità del lavoro all´integrazione degli immigrati in rapporto anche all´andamento demografico. Infine, alcune risposte a quesiti emersi dal dibattito: in particolare, sul modello fiscale Illy ha ricordato che pur rimanendo esso di competenza statale, "la Regione ha attuato alcune misure - quali la riduzione selettiva di un punto dell´Irap alle imprese che crescono - anche per combattere i migliori regimi fiscali alle imprese nei Paesi con noi confinanti. Di questo e di altri problemi, quali il buon esito delle politiche del lavoro da noi attuate, tengo informato il Governo nazionale". .  
   
 

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