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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Settembre 2007
 
   
  NATO IL METADISTRETTO DELLA ZOOTECNIA VENETA

 
   
   Con l’Assemblea degli aderenti, tenutasi il 3 agosto al Centro Congressi “Torri” di Torri di Quartesolo (Vicenza) alla presenza dell’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava, ha preso ufficialmente il via l’attività del Metadistretto della Zootecnia del Veneto, nato grazie alla nuova legge regionale sui Distretti Produttivi. Vi aderiscono, per il momento, 474 imprese del settore, con circa 8. 000 addetti, varie Pubbliche Amministrazioni (sia Comuni che Province), ed Enti di ricerca come l’Università di Padova e l’Istituto Zooprofilattico. Già ad ottobre un tavolo tecnico deciso oggi produrrà i primi progetti, che potranno così concorrere all’assegnazione dei 13,5 milioni di Euro di finanziamenti complessivi riservati per il 2007 ai Distretti e Metadistretti Produttivi veneti. L’attenzione progettuale si rivolgerà ad ambiti rilevanti come qualità, controllo, sicurezza, tracciabilità, comunicazione. “Questo Metadistretto – ha sottolineato Gava – è una novità rilevantissima nel panorama distrettuale regionale, perché interessa un settore trainante dell’economia veneta, che si trova ora a disposizione uno strumento in più per evolversi anche in tema di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, uno degli Assi cardine del sistema di assegnazione dei fondi previsto dalla nuova legge regionale, e di azioni nell’interesse dei consumatori”. A questo proposito, Gava ha definito “un clamoroso autogol che la dice lunga sulla schizofrenia che caratterizza certi aspetti delle scelte europee” l’apertura, da parte della Commissione Europea, di un procedimento d’infrazione alla regole della concorrenza a carico dell’Italia in materia di tracciabilità del pollame. “Una strada importante di qualità e garanzia al consumatore – ha detto Gava – sulla quale invece occorre proseguire, anche utilizzando i nuovi strumenti messi a disposizione dalla legge regionale sui Distretti”. Il Metadistretto veneto della zootecnia estende i suoi confini su tutto il territorio regionale, anche se si registra una maggiore concentrazione dei soggetti coinvolti nelle province di Padova, Verona, Treviso e Vicenza. Da anni il settore della produzione zootecnica rappresenta circa il 30% della produzione lorda vendibile dell’agricoltura veneta ed il 14% di quella complessiva nazionale, che mostra una minor specializzazione sulle produzioni di carne rispetto a quella veneta, ed è cresciuta negli ultimi 20 anni meno di metà di quella regionale, che ha raggiunto un più 30%. Nel dettaglio, per la produzione di bovini da carne, le province principali sono Verona, Treviso e Padova, che costituiscono il 73% dell’intero patrimonio bovino da carne del Veneto. Le produzioni avicole, invece, sono concentrate a Verona (47%); il 41% è suddiviso tra Vicenza, Treviso e Padova; il 12,3% tra Venezia e Rovigo; l’1,3% a Belluno. La produzione di carne suina si concentra prevalentemente nel veronese (circa il 32% del totale), seguito dal trevigiano (21%) e dal padovano (19%). .  
   
 

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