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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Settembre 2007
 
   
  IL PATTO PER UN TEATRO DI QUALITÀ E PER FORMARE “SPETT’ATTORI” SI PARTE CON L’AREA FIRENZE-PRATO-PISTOIA. 2,6 MILIONI NEL PRIMO ANNO

 
   
   Firenze, 13 settembre 2007 - C’è anche un’indagine sui consumi teatrali dei cittadini toscani fra gli obiettivi di un progetto regionale approvato in Giunta lunedì scorso. Affidata all’Irpet e svolta d’intesa con le università toscane, la ricerca riguarderà anche il quadro dei soggetti produttivi e dei finanziamenti pubblici al settore teatrale. L’idea, in prospettiva, è quella di un osservatorio regionale sullo spettacolo. La delibera, portata in Giunta dal nuovo assessore alla cultura Paolo Cocchi, prevede un più generale riassetto del sistema “teatro” partendo dall’area vasta Firenze-prato-pistoia. Fra gli obiettivi fondamentali quello di incrementare il numero degli spettatori e innalzare la qualità della produzione teatrale rafforzando le vocazioni culturali e teatrali delle grandi aree territoriali della Toscana. Per il 2007 (il progetto ha valenza triennale) sono previsti interventi che coinvolgono il finanziamento degli Enti Locali firmatari per un importo di circa un milione di euro a preventivo, mentre l’intervento regionale si attesta su 600 mila euro per ogni singolo anno (2007-2009). Un milione di euro all’anno è la quota messa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si punta a rilanciare le attività della Fondazione Teatro Metastasio di Prato, e al rilancio della funzione distributiva di spettacoli svolta dalla Fondazione Toscana Spettacolo. Obiettivo del progetto è potenziare le politiche teatrali innovative espresse dalle amministrazioni locali e da soggetti privati. Sono anche coinvolti il Comune e la Provincia di Firenze, il circondario di Empoli, con un progetto per la formazione del cittadino “spett’attore” oltre all’impiego di varie risorse legate alla contemporaneità. Coinvolti anche Comune e Provincia di Pistoia per le attività dell’Associazione Teatrale Pistoiese, e sempre nella innovazione dei linguaggi della interdisciplinarietà, “Armunia”, “Fabbrica Europa” e il Comune di Scandicci. Per migliorare il rapporto fra cittadini toscani e teatro, si ragiona dunque in termini di “patto” fra soggetti pubblici e istituzioni culturali: partendo dall’area vasta Firenze-prato-pistoia si ipotizza di estendere, negli anni successivi, il riassetto dell’intero sistema anche alle altre aree inizialmente non coinvolte. A conclusione sarà realizzato un progetto educativo nell’ambito delle celebrazioni Galileiane. .  
   
 

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