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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Settembre 2007
 
   
  AL VIA IL COMPLETAMENTO DELLA A 28 PORTOGRUARO-PORDENONE-CONEGLIANO.

 
   
  Godega di Sant’urbano (Treviso), 13 settembre 2007 - Con la simbolica cerimonia della posa della prima pietra hanno preso avvio a Godega di Sant’urbano in provincia di Treviso i lavori per la costruzione dell’ultimo tratto dell’autostrada A 28 Portogruaro-pordenone-conegliano. Alla manifestazione hanno partecipato i governatori delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Giancarlo Galan e Riccardo Illy, gli assessori alla mobilità delle due Regioni Renato Chisso e Lodovico Sonego, il vicepresidente del Veneto Luca Zaia, l’assessore regionale Oscar De Bona, il presidente di Autovievenete Giorgio Santuzzo, oltre ad amministratori locali e provinciali. I lavori in questione riguardano gli ultimi quattro chilometri dell’autostrada, il cui tratto veneto è rimasto fermo per oltre vent’anni, malgrado l’opera trovasse l’unanime consenso delle due Regioni interessate, della provincia di Treviso e dei comuni. Nel portare i suoi saluti il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha voluto precisare che “A differenza degli altri io non ringrazio nessuno, perché abbiamo fatto il nostro dovere. Eppure – ha sottolineato il governatore veneto – è proprio questo che ha dell’incredibile. Siamo riusciti a farlo in quest’Italia incredibile dove due volontà congiunte, unite a quelle di tanti amministratori locali e della popolazione riescono finalmente a fare il loro dovere. E allora – ha proseguito – farei una cosa diversa da quella delle consuete inaugurazioni mi domanderei chi paga. Chi paga – si è chiesto – gli incredibili e indegni ritardi a cui ci hanno costretto per riuscire a fare il nostro dovere? Chi paga i morti che ci sono stati sulla Pontebbana, perché non hanno potuto usufruire di questa arteria? Chi paga per le tonnellate di ossido di carbonio, di inquinamento e di porcherie varie che sono state riversate nella altre strade da un traffico imponderabile. Chi paga? Gli ambientalisti forse? Ma è ambientalismo questo – si è chiesto ironico Galan – è stato ambientalismo l’aver impedito di togliere dai centri urbani, dai nostri bellissimi paesi un traffico caotico? Io credo di no e credo – ha aggiunto – che come in tutte le cose, anche in questa vicenda ci siano nomi e cognomi, che sarà bene che siano ricordati, perché quei nomi sono i responsabili diretti di quell’inquinamento, di quelle morti, di quei ritardi nomi e cognomi che stanno tornando ai vertici di un’altra organizzazione che sarà chiamata ad affrontare l’impatto ambientale delle opere strategiche in Italia”. Galan si è poi detto convinto che sia stato realizzato per davvero qualcosa di importante dal punto di vista ambientale ed economico. “E non ci fermeremo qui” ha proseguito, annunciando che fra pochi giorni verrà inaugurata un’altra opera di “incredibile ed ordinaria necessità” il Casello di Villa Martana in provincia di Rovigo e che il 24 settembre scadrà il termine per la presentazione delle offerte delle tre compagini in gara per la realizzazione della Pedemontana. “Dovremo lavorare ancora – ha concluso Galan – per il Corridoio 5 per dotarlo di quelle infrastrutture che sono ormai indispensabili per non morire soffocati e per non essere spinti ai margini inferiori di un’Europa che non si ferma. Ci sarà ancora da fare ma io sono convinto che con quelle stesse straordinarie energie che ci hanno permesso di arrivare fino a qui, riusciremo a farlo”. Ì .  
   
 

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