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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Settembre 2007
 
   
  A OTTO GIORNI DALL’INIZIO DELLA 92MA EDIZIONE DI MIPEL, MERCATO INTERNAZIONALE DELLA PELLETTERIA, MANIFESTAZIONE DI RIFERIMENTO DEL SETTORE, DOPO AVER FATTO TAPPA A MILANO, IL CUBO DI AIMPES (L’ASSOCIAZIONE ITALIANA MANIFATTURIERI PELLI E SUCCEDANEI) CONTINUA IL SUO TOUR PER L’ITALIA ED È APPRODATO ORA A FIRENZE, IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

 
   
  Dopo il debutto a Riccione, e l’esposizione a Milano e a Roma, l’operazione e il ruolo di sensibilizzazione del Cubo aggiungono un’ulteriore tappa, in una città, Firenze e in una regione, la Toscana, che abbracciano l’originale formula di Aimpes per dare un nuovo slancio a quanto già si realizza contro il prodotto “taroccato”. Il cubo, realizzato da Aimpes con la collaborazione di Confindustria Firenze (che ha curato la comunicazione dell´iniziativa), è un grande parallelepipedo, tre metri per tre, in vetro trasparente con all’interno capi originali e capi contraffatti, posizionati gli uni accanto agli altri per essere confrontati visibilmente dai passanti e per evidenziare la differenza di qualità fra i prodotti; mette in vetrina le migliori creazioni manifatturiere italiane prodotte e la merce contraffatta e realmente sequestrata. “Grande soddisfazione – afferma Giorgio Cannara, presidente Aimpes – aggiungere l’adesione e quindi l’approvazione di una città importante come Firenze. L’obiettivo è comunque più sottile, mira alla sensibilizzazione di ciascuno di noi, nel rispetto di chi lavora nella legalità. Comprare prodotti contraffatti significa contribuire a un mercato fatto di sfruttamento e che ha un peso non indifferente sull’economia; anche la perdita dei posti di lavoro degli addetti del settore pelletteria, che risulta essere uno di quelli più colpiti da questo fattore, dipende per buona parte a questa cattiva abitudine. E Firenze, capoluogo di una regione nel quale la pelletteria ha un notevole peso, ha voluto aiutare la nostra Associazione nella campagna di sensibilizzazione per far sì che anche gli organi preposti intervengano con una regolamentazione seria e definitiva. ” “Il Comune di Firenze ha iniziato da tempo ad occuparsi della contraffazione, ottenendo importanti risultati grazie all’efficace contrasto operato dalla Polizia Municipale e da tutte le Forza dell’Ordine impegnate sul territorio – ha commentato Silvano Gori, assessore alle attività produttive ed al turismo –. Abbiamo, da tempo, iniziato un percorso di condivisione con le città di Roma e Venezia firmando alcuni protocolli d’intesa per lavorare insieme anche in questa direzione. Siamo stati i promotori di un convegno che nel mese di giugno si è svolto a Firenze ed al quale hanno partecipato le più importanti città capoluogo di regione e l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione Giovanni Kessler. Un convegno che è servito per tastare il polso sul fenomeno della contraffazione, su come viene affrontato anche nelle altre realtà cittadine ed al quale seguirà una massiccia campagna d’informazione e sensibilizzazione che comincerà ad ottobre, in accordo con l’assessorato alla sicurezza sociale ed in collaborazione con Comune Network. Il primo obiettivo, infatti, sarà l’educazione alla legalità a partire dai ragazzi nelle scuole e dai turisti. L’iniziativa dell’Aimpes è coerente con le nostre politiche di contrasto alla contraffazione e l’augurio è che ci siano, in futuro, anche altre forme di collaborazione”. L’impegno di Aimpes è sempre più forte ed oggi ora ancora di più perché sostenuto da importanti realtà italiane, da città che mettono “in piazza” uno dei grandi problemi che affligge il nostro Paese: la contraffazione che ha raggiunto cifre ingenti per non essere considerato una vera piaga e un vero problema. “La contraffazione è una piaga che tocca non soltanto le grandi griffe, ma anche i piccoli produttori, per il danno che rappresenta per l’indotto sano del settore pelletteria” dichiara Mattia Molfetta, vicepresidente di Confindustria Firenze e presidente del comitato Piccola industria di Confindustria Firenze. Aimpes, associazione di categoria, ha dato il via, con l’iniziativa “da noi i falsi sono banditi” alla divulgazione di un messaggio chiaro e serio: acquistare ciò che è falso ed è venduto in maniera abusiva significa creare un danno che ricade sull’intera economia del Paese. Molto altro può essere fatto sia dalle Istituzioni sia dai singoli cittadini: la lotta alla contraffazione parte infatti dalla cultura del rispetto verso chi vive e lavora nella e per la legalità. .  
   
 

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