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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2007
 
   
  I COMPORTAMENTI E LA GENETICA DEL CERVO CONVEGNO INTERNAZIONALE AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA

 
   
  Si è svolto a Tonadico, il convegno internazionale organizzato interamente dedicato al Cervo. Organizzato dal Parco Paneveggio Pale di San Martino in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, l’Università di Siena, e la Federazione provinciale Cacciatori, il “1° Congresso Internazionale sul genere Cervus”, questo il titolo del convegno, si è concluso lunedì 17 settembre presso l’Auditorium Intercomunale di Primiero. Una tre giorni ricca di dibattiti scientifici e confronto di esperienze raccolti in diversi stati, con particolare riferimento allo studio, commissionato dalla Provincia, all’Università di Siena, nell’ambito del “Progetto Cervo”. Lo scopo di questa convention è stato quello di riunire esperti provenienti da tutto il mondo per presentare e discutere i numerosi lavori proposti in questi ultimi anni nel campo della genetica, della biologia, dell’ecologia e degli aspetti comportamentali sul cervo. Tra i relatori spiccavano nomi importanti come Tim Coulson, Rory Putman, Valerius Geist, Suzana Gonzalez e Günther Hartl che hanno introdotto i temi del convegno. Al Comitato scientifico del congresso appartengono nomi di rilievo del panorama italiano (S. Lovari, S. Mattioli, L. Pedrotti, G. Tosi e S. Toso) e di quello internazionale (J. Carranza, T. H. Clutton-brock, N. Othaishi, R. Putman). Quattro anni fa, il Parco di Paneveggio-pale di San Martino (con il contributo della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna - e dell’Associazione Cacciatori Trentini) ha incaricato l’Università di Siena di dare avvio al “Progetto Cervo”. Da allora sono stati raccolti numerosi dati per una corretta gestione del maestoso ungulato, in particolare sul comportamento spaziale di maschi e femmine. È stato scoperto che alcuni cervi non solo si spostano stagionalmente, ma che sono capaci di coprire distanze fino a 30-35 km in linea d’aria. Le femmine migratrici occupano due sole aree, una estiva e una invernale. I maschi, invece, durante un intero ciclo annuale, arrivano a occupare fino a tre aree diverse: una estiva, una riproduttiva e una invernale. Ci sono anche individui residenti (soprattutto femmine), maggiormente colpiti durante gli inverni rigidi (come tra il 2003 e il 2004). Tra gli individui marcati, un giovane maschio in dispersione si è allontanato dall’area di cattura (la foresta di Paneveggio), percorrendo una distanza di ben 80 km prima di stabilizzarsi nella zona di Folgaria (e Rovereto). Ricercatori e studenti hanno trascorso intere giornate (e nottate) a seguire, localizzare e studiare i cervi marcati con radiocollare per trovare risposte a interrogativi ancora aperti riguardo il loro comportamento spaziale in ambiente alpino. Durante questi quattro anni i ricercatori dell’Università di Siena non si sono fermati alla raccolta e all’analisi di dati, ma hanno divulgato le informazioni ottenute partecipando a convegni, a serate a tema e scrivendo articoli pubblicati sia sulla rivista del Parco sia sui quotidiani locali. È anche in quest’ottica che è nata l’idea di organizzare un congresso internazionale sui cervi, perché esperti di tutto il mondo possano presentare e discutere le loro ricerche più recenti. Negli ultimi anni, infatti, sono stati condotti numerosi studi di genetica, ecologia e comportamento nel genere Cervus: alcuni di questi lavori non sono ancora stati pubblicati e i loro risultati potrebbero stimolare interessanti discussioni. Inoltre, la corretta gestione per la conservazione o/e la caccia di alcune specie di Cervus richiede informazioni sulla loro biologia. In particolare, quindi, questo convegno vuole incoraggiare i partecipanti a presentare relazioni su temi che colleghino la gestione alla biologia di queste specie. Il 1° Congresso Internazionale sul genere Cervus includeva nel programma varie conferenze tenute da esperti nella biologia del cervo, alcune comunicazioni a invito, comunicazioni libere e una sessione di poster. Durante il convegno, si è tenuto anche il 1° Simposio per la Gestione del Cervo Rosso. Il suo scopo era quello di riunire delegati di tutti gli Enti coinvolti nella gestione del cervo, in particolar modo dell’arco alpino, per presentare e discutere risultati, tecniche, idee e obiettivi importanti per la conservazione e la caccia del cervo rosso. E’ stato auspicato che questo incontro possa dare avvio a un approccio più uniforme per la gestione del cervo, rispetto a quella attuale. Maggiori informazioni ed il programma dettagliato del Convegno sono disponibili sul sito www. Cervus2007. Parcopan. Org .  
   
 

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