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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2007
 
   
  GRUPPO CARIGE: +20,7% L’UTILE NETTO CONSOLIDATO (A 100,5 MILIONI) E +18,2% L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO (A 114 MILIONI)

 
   
   Genova, 18 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato il 10 settembre la relazione dei primi sei mesi 2007, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. I risultati consolidati del Gruppo Carige nel primo semestre 2007 Al 30 giugno 2007 il margine di interesse cresce del 18,9% su giugno 2006, a 315,6 milioni beneficiando dell’espansione dei volumi intermediati e, in minor misura, della crescita dei tassi d’interesse. I ricavi netti da servizi aumentano del 26,9%, a 164,1 milioni grazie alla crescita delle componenti delle commissioni nette, dei dividendi e proventi simili e della gestione finanziaria. Il margine di intermediazione risulta quindi pari a 479,7 milioni (+21,6%). Al netto delle rettifiche di valore per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, pari a 39,9 milioni (+70,5% nei dodici mesi, a miglioramento dell’indice di copertura dei crediti deteriorati) e tenuto conto del risultato della gestione assicurativa, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 437,4 milioni (+15,8%). I costi operativi presentano una crescita del 6,2% (a 258,6 milioni) collegata all’apertura dei nuovi sportelli e al proseguimento dei progetti strategici di sviluppo. Il cost income ratio è diminuito su base annua da 60,5% a 54%. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 181,6 milioni (+32,2%) e l’utile netto a 100,5 milioni, evidenziando una crescita del 20,7% rispetto ai primi sei mesi del 2006 (83,3 milioni). Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Afi) si attesta a 36. 987,1 milioni, in aumento del 3,3% nei primi sei mesi del 2007 e del 7,1% su giugno 2006. L’incremento deriva dalla crescita della raccolta diretta (16. 684,2 milioni; +2,3% nei sei mesi e +5,6% nei dodici mesi) e della raccolta indiretta (20. 302,9 milioni; +4,2% nei sei mesi; +8,4% nei dodici mesi), nell’ambito della quale il risparmio amministrato mostra una dinamica più vivace (+8% nei sei mesi; + 10,8% nei dodici mesi) rispetto a quello gestito, invariato nei sei mesi e in espansione del 6,2% su base annua. I crediti verso clientela (al lordo delle presunte perdite) raggiungono i 16. 653 milioni, in crescita del 3,7% nel semestre e del 12,3% nei dodici mesi. Negli stessi periodi si confermano particolarmente positive le dinamiche dei mutui, con crescite rispettivamente del 5,9% e del 16,1%, a 8. 889,3 milioni, e dei prestiti personali che, pur rappresentando ancora una quota contenuta degli impieghi (2,4% del totale, per un importo di 404,3 milioni), evidenziano una forte espansione (+ 11,8% da dicembre 2006 e +31,7% da giugno 2006). A fine giugno la rete di vendita del Gruppo conta 514 filiali bancarie, 14 in più rispetto a giugno 2006, e 383 agenzie assicurative. Il personale è pari a 5. 028 unità, in diminuzione rispetto alle 5. 086 di giugno 2006 e praticamente invariato rispetto a dicembre 2006. I risultati dei primo semestre 2007 della Banca Carige Al 30 giugno 2007 il margine di interesse cresce del 17% a 230,3 milioni (per l’effetto congiunto dell’espansione delle quantità intermediate specie con riferimento alla clientela ordinaria e della crescita dei tassi d’interesse), i ricavi netti da servizi aumentano del 29,3%, a 172,1 milioni grazie alla crescita delle componenti delle commissioni nette, dei dividendi e proventi simili e della gestione finanziaria; il margine di intermediazione risulta quindi in crescita del 22% a 402,4 milioni; al netto delle rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, il risultato netto della gestione finanziaria sale a 365,4 milioni (+ 18,7%). I costi operativi sono pari a 196,5 milioni, in incremento rispetto a giugno 2006 (+ 13,3%). Il cost income ratio è diminuito da 51,5% di giugno 2006 a 49,2% di giugno 2007. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 169,6 milioni (+26,3%). Al netto delle imposte l’utile di periodo manifesta una crescita del 18,2% (a 114 milioni) sull’utile dei primi sei mesi del 2006 (96,5 milioni). Quanto alle principali grandezze patrimoniali, le Afi sono pari a 30. 990,5 milioni, in crescita del del 3,8% da inizio anno e del 7,5% nei dodici mesi. All´interno delle Afi, la raccolta diretta (14. 175,5 milioni) presenta un incremento del 3,4% nei sei mesi e del 6,6% nei dodici mesi; la raccolta indiretta (16. 814,9 milioni) rappresenta il 54,3% del totale e registra uno sviluppo del 4,1% e dell’ 8,3%, grazie al risparmio gestito (8. 809,5 milioni; +1,4% nei sei mesi; +7,9% nei dodici mesi) e al risparmio amministrato (8. 005,4 milioni; +7,2% nei sei mesi; +8,8% nei dodici mesi). I crediti verso clientela (13. 759,7 milioni al lordo delle presunte perdite) confermano la propria espansione, del 4,1% nel semestre e del 12,2% nei dodici mesi. A fine giugno la rete di vendita della Banca conta 405 filiali (+11 unità rispetto al dato di giugno 2006). Il personale è pari a 3. 698 unità, in diminuzione rispetto alle 3. 713 di giugno 2006 e alle 3. 670 di dicembre 2006. Relativamente all’ispezione sulla Capogruppo, in data 25 giugno 2007 la Banca d’Italia ha fatto pervenire alla Banca rilievi ai sensi dell’art. 145 e dell’art. 53, 1° comma, lett. D) e 3° comma, lett. D) del D. Lgs. 385/1993 (il Testo Unico Bancario) e del Titolo Iv, capitolo 11 e 12, delle Istruzioni di Vigilanza, rilievi ai quali la Banca, i Consiglieri di Amministrazione e i Sindaci hanno risposto in data 25 luglio 2007 inviando le proprie controdeduzioni. In particolare, con riferimento alla governance la Banca d’Italia ha formulato rilievi con riguardo alla struttura delle deleghe; la Banca, pur avendo sempre operato in linea con le norme di legge, regolamentari e statutarie, ha approvato alcune modifiche alla governance societaria rafforzando il ruolo del Consiglio di Amministrazione, anche in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Inoltre, la Banca d’Italia ha formulato rilievi in materia di affidamento e controllo del rischio di credito. In relazione a tali punti, la Banca, che era già dotata di un apposito regolamento di gestione del credito, ha recentemente approvato il progetto di un nuovo modello di monitoraggio del credito. In merito alle posizioni oggetto di rilevo sotto il profilo del rischio creditizio, la Banca ha in larga parte recepito le indicazioni dell’Organo di Vigilanza nel bilancio 2006 e nella relazione semestrale al 30 giugno 2007, effettuando le necessarie riclassificazioni e svalutazioni. In relazione alle posizioni per le quali la Banca ha rilevato un andamento in linea con le proprie attese, ha mantenuto le originarie appostazioni e valutazioni. In relazione ai rilievi effettuati dalla Banca d’Italia circa il coordinamento e controllo delle Compagnie assicurative controllate, la Carige, fermi restando i miglioramenti registrati, in particolare dal 2002 ad oggi, e il relativo incremento del valore economico (attestato anche dalle perizie rilasciate di recente da tre esperti indipendenti, che confermano la congruità dei valori iscritti nella relazione semestrale al 30 giugno 2007), ha ulteriormente migliorato il proprio modello organizzativo attraverso la costituzione, da un lato, di un nuovo ufficio nell’ambito della Capogruppo che si occupa specificatamente di pianificazione e controllo delle compagnie assicurative e dall’altro lato, di un’apposita commissione tecnica interna istituita per monitorare trimestralmente gli andamenti tecnici delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. Nel corso del primo semestre sono proseguite e si sono concluse le visite ispettive dell’ Isvap sulle Compagnie assicurative, per le quali si è in attesa di conoscere gli specifici contenuti e gli esiti formali. Nel marzo 2007, l’Isvap ha formulato a Carige Assicurazioni osservazioni circa la presunta carenza delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. La Compagnia, pur non condividendo le conclusioni dell’Istituto ma comunque tenendo conto delle osservazioni dello stesso, ha provveduto ad effettuare, nel Bilancio 2006, un’integrazione straordinaria della riserva sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti di 48 milioni (84,6 milioni gli accantonamenti complessivi). Tale intervento straordinario ha determinato, per la Compagnia, la chiusura dell’esercizio 2006 con un risultato negativo di 27,5 milioni, sulla base dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. L’attuario incaricato, in data 22 marzo 2007, e l’attuario revisore, in data 10 aprile 2007, hanno attestato la corretta determinazione al 31 dicembre 2006 della suddetta stima della riserva sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti della Carige Assicurazioni. Tale determinazione è stata confermata dalle valutazioni effettuate dai consulenti incaricati dalla Compagnia e dagli Organi di Amministrazione (Consiglio di Amministrazione) e di controllo (Collegio Sindacale) della stessa. Inoltre sia la Società di Revisione della Carige Assicurazioni sia la Società di Revisione della Capogruppo Banca Carige hanno, con riferimento rispettivamente al bilancio di esercizio di Carige Assicurazioni e al bilancio di esercizio e consolidato di Banca Carige al 31 dicembre 2006 emesso relazioni di revisione senza rilievi, né emergono rilievi dalla relazione del Collegio Sindacale della Banca. In linea con la valutazione delle riserve tecniche effettuata dall’attuario incaricato e dall’attuario revisore, la Compagnia, proseguendo nella politica di rafforzamento delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti, ha effettuato nel primo semestre 2007 un’ulteriore rivalutazione di circa 18 milioni (35 milioni l’importo complessivo previsto per fine anno) e ha inoltre istituito, con il coinvolgimento degli stessi professionisti e la Società di Revisione, la citata commissione tecnica interna per ottimizzare il monitoraggio periodico degli andamenti tecnici delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. Un ulteriore obiettivo di tale presidio è di verificare precocemente gli effetti dei fenomeni gestionali e gli scostamenti rispetto a quanto pianificato, anche con l’ausilio di appositi modelli statistico-attuariali. Con lettera del marzo 2007, l’Istituto di Vigilanza ha ritenuto di portare in deduzione ai fini del calcolo del margine di solvibilità della Compagnia, alla data del 31 dicembre 2006, minusvalenze latenti generate dall’andamento dei mercati su titoli immobilizzati – per i quali la Compagnia ritiene non durevole la perdita di valore – e ad un presunto minor valore di una partecipazione immobiliare, per la quale è stata richiesta una nuova valutazione peritale da parte degli organi competenti, che ha sostanzialmente confermato la congruità del valore di detta partecipazione; nonostante le deduzioni citate il margine di solvibilità della Compagnia rimane superiore al minimo richiesto. Inoltre la Compagnia, in relazione ad un’altra operazione immobiliare, intende richiedere una revisione della perizia effettuata dagli organi competenti, atteso il minore valore stimato dai predetti organi. Infine, con riferimento alle altre osservazioni dell’Istituto di Vigilanza in tema di governance e risk management, la Compagnia ha fornito le relative controdeduzioni e ha posto in essere o ha in corso di realizzazione gli opportuni adeguamenti. Con lettera del marzo 2007, l’Istituto di Vigilanza ha ritenuto di portare in deduzione ai fini del calcolo del margine di solvibilità della Compagnia del ramo vita Carige Vita Nuova, alla data del 31 dicembre 2006, minusvalenze latenti generate dall’andamento dei mercati su titoli immobilizzati. La Compagnia ritiene che tali minusvalenze non siano durevoli, quanto meno nel medio e lungo periodo, considerato, tra l’altro, che le stesse si presentavano in riduzione del 64% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2002. Nonostante la decurtazione di tali minusvalenze dal calcolo del margine di solvibilità, lo stesso presenta comunque un’eccedenza positiva, anche grazie all’aumento di capitale effettuato nel 2006. Si segnala inoltre che il portafoglio titoli della Compagnia, al 31 dicembre 2006, presentava plusvalenze latenti non utilizzabili ai fini del calcolo del margine di solvibilità. Infine la Compagnia, in relazione ad una operazione immobiliare, ha richiesto una revisione della perizia effettuata dagli organi competenti, atteso il minore valore stimato dai predetti organi. .  
   
 

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