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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Settembre 2007
 
   
  VARATE NUOVE LINEE GUIDA ETICHE INTERNAZIONALI PER I RICERCATORI CHE SI AVVALGONO DELLE BIOBANCHE

 
   
  Bruxelles, 19 settembre 2007 - Alcuni ricercatori svedesi del Centro di bioetica (Center for Bioethics - Cbe) hanno elaborato insieme a eminenti ricercatori che operano nell´ambito delle biobanche alcune linee guida etiche applicabili praticamente alle attività di ricerca che si avvalgono di biobanche. Nell´ultimo numero della rivista «Nature Biotechnology» i ricercatori presentano per la prima volta un manuale completo che affronta le questioni centrali riguardanti le attività di ricerca su biobanche nelle scienze della vita. Le biobanche sono collezioni sistematiche di materiali biologici, importanti sia per la ricerca sia per i trattamenti medici. Quando i campioni di tessuto sono accompagnati da validi dati clinici, diventano indispensabili per la scienza medica. Al contempo si pongono diverse questioni etiche legate all´utilizzo di questi campioni. «È fondamentale poter valutare gli interessi divergenti, in modo che la regolamentazione delle attività di ricerca che si avvalgono delle biobanche non diventi un problema per la sicurezza del paziente in termini di diagnosi, assistenza e cura», dichiara Mats G. Hansson, professore di etica biomedica e direttore del Centro di bioetica al Karolinska Institute e all´Università di Uppsala (Svezia). In passato gli scienziati impegnati in progetti collaborativi internazionali nell´ambito delle biobanche hanno affrontato l´ardua sfida di destreggiarsi tra una serie di linee guida e normative di ampia portata in diversi paesi. Ora, per la prima volta, i ricercatori avranno accesso a un quadro etico di riferimento che fornisce loro una soluzione organica che risponde alle loro preoccupazioni rispettoalle cure mediche e integrità della persona. Secondo il professore Hansson, è importante che le questioni etiche riguardanti la ricerca medica vengano discusse e prese in esame nella stessa sede in cui hanno luogo le discussioni scientifiche. «È anche importante che le proposte riguardanti l´equilibrio etico dei vari interessi vengano sottoposte allo stesso tipo di analisi indipendente tramite una revisione tra pari svolta su riviste scientifiche affermate, proprio come accade per la ricerca medica», sostiene Hansson. «Il quadro normativo non è soltanto uno strumento per i ricercatori, ma può anche fungere da guida per i comitati di bioetica dell´intera Europa», ha aggiunto Hansson. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com .  
   
 

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