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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Settembre 2007
 
   
  IL CCR AIUTA PAESI E IMPRESE A RISPETTARE LA DIRETTIVA ROHS (RESTRIZIONE DELL´USO DI DETERMINATE SOSTANZE PERICOLOSE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE)

 
   
  Bruxelles, 20 settembre 2007 - I materiali di riferimento sviluppati dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea sono intesi ad aiutare imprese e Stati membri a rispettare la direttiva Rohs (restrizione dell´uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche). Come indica il nome, obiettivo della direttiva Rohs è proteggere sia la salute umana sia l´ambiente riducendo l´uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ai sensi della direttiva del 2003, «a partire dal 1° luglio 2006 gli Stati membri provvedono affinché le apparecchiature elettriche ed elettroniche nuove immesse sul mercato non contengano piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (Pbb) o etere di difenile polibromurato (Pbde)». Ovviamente ne consegue che, in conformità di tali disposizioni, i fabbricanti di apparecchiature elettroniche devono essere in grado di verificare i componenti dei loro fornitori per essere certi che il prodotto finale rispetti i regolamenti. Gli Stati membri devono a loro volta verificare i prodotti per garantire l´osservanza delle norme da parte delle imprese. Sia le imprese sia i governi devono avere la certezza che i loro laboratori possano misurare con grande precisione i livelli di queste sostanze in un determinato materiale, ed è qui che entrano in gioco i materiali di riferimento. «I materiali di riferimento sono uno strumento fondamentale per le imprese e gli organismi preposti all´applicazione della legge», ha dichiarato il dottor Thomas Linsinger, project manager presso l´Unità per i materiali di riferimento dell´Istituto dei materiali e misure di riferimento (Irmm) del Ccr. All´inizio dell´anno l´équipe del dottor Linsinger aveva prodotto due materiali di riferimento certificati costituiti da granuli di plastica contenenti quantità note di una serie di elementi, tra cui piombo, mercurio e cadmio. I laboratori possono acquistare tali materiali e condurre esperimenti su di essi per verificarne la capacità di individuare la quantità esatta degli elementi in questione. Tra i materiali di riferimento figurano anche elementi come arsenico, bromo, cloro e zolfo; in questo modo i laboratori possono utilizzare gli stessi materiali di riferimento per eseguire esperimenti in relazione ad altre normative europee, tra cui la direttiva sugli imballaggi e la direttiva relativa ai veicoli fuori uso. L´irmm ha inoltre prodotto un materiale per il controllo di qualità per l´analisi degli eteri di difenile polibromurato (Pbde) e dei bifenili polibromurati (Pbb) nei polimeri. Il dottor Linsinger precisa che al momento è estremamente difficile determinare i livelli esatti di queste sostanze in un materiale e, pertanto, per ora i materiali di riferimento possono solo fornire ai laboratori indicazioni sulla precisione dei loro metodi. Attualmente l´Irmm è impegnato nella realizzazione di materiali di riferimento certificati per queste sostanze, che offriranno una maggiore certezza a livello di risultati e saranno disponibili nel 2008. Nel frattempo, la domanda di nuovi materiali di riferimento è elevata; oltre all´Europa, anche California, Giappone e Cina hanno normative analoghe. L´irmm lavora a stretto contatto con altri laboratori di riferimento in tutto il mondo, come l´Istituto nazionale per gli standard e la tecnologia, negli Stati Uniti, affinché sia possibile prendere in considerazione il maggior numero di sostanze pericolose possibile. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Irmm. Jrc. Be/ Sito Internet della Commissione europea sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: http://ec. Europa. Eu/environment/waste/weee/index_en. Htm .  
   
 

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