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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2007
 
   
  BRESCIANI SU CARDIOLOGO VITALI: NIENTE POLEMICHE PUBBLICO E PRIVATO SULLO STESSO PIANO A FAVORE DEL CITTADINO

 
   
   Milano, 23 settembre 2007 - Sulla molto pubblicizzata decisione del dottor Ettore Vitali di lasciare l´Ospedale Niguarda (pubblico) per andare a lavorare alla clinica Gavazzeni di Bergamo (privato accreditato) interviene l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani. "Cosa cambia? - si chiede Bresciani - Il professor Vitali passa dalla sanità pubblica alla sanità privata accreditata, cioè con funzione pubblica. Dunque il privato non è quella negatività demoniaca, come talvolta accade di sentire, se anche uno storico pasdaran del pubblico passa a lavorare nel privato. Ma in ogni caso: rimane nel sistema sanitario lombardo e non è perduto. La libera scelta del cittadino, cardine della politica sanitaria del governo regionale - consente a tutti di accedere alla professionalità di Vitali. Certo, Vitali alla Gavazzeni di Bergamo troverà probabilmente compensi più gratificanti e non troverà i lacci e i lacciuoli della governo pubblico. Il che denuncia il fatto che la sanità pubblica deve essere più snella e più autonoma rispetto alle leggi centraliste che impongono iter burocratici non più necessari (ai quali però è obbligo di legge obbedire)". "Noi abbiamo provveduto Regione Lombardia - prosegue Bresciani - nei limiti della nostra autonomia acquisita con il Titolo V della Costituzione - alla semplificazione delle procedure amministrative, ma i limiti delle norme statali ci impone talvolta ciò che anche Vitali lamenta e che è chiaramente insuperabile se non provvede lo Stato centrale a maggiore autonomia delle regioni, sempre entro i vincoli della appropriatezza delle prestazioni e del pareggio di bilancio. Lamentarsi di dover lavorare dentro un badget non ha senso: le risorse sono quelle che lo Stato assegna e non si possono fare debiti che poi tocca ai cittadini pagare. Questa strada, purtroppo percorsa in altre zone del Paese, la Lombardia non la segue e sa garantire eccellenza delle prestazioni e pareggi di bilancio". "Quanto a Niguarda - osserva ancora Bresciani - ha una grande scuola di cardiochirurgia. Vitali andrà alla Gavazzeni di Bergamo lasciando a Niguarda le migliori tecnologie che in questi anni gli sono state messe a disposizione e professionalità che saranno in grado di rispondere con pari competenze alla domanda del cittadino. Il risultato derivato è che professionalità elevate offrono non più in un solo ospedale le loro competenze ma le diffondono in altri con la loro pregevole opera". "Quindi - aggiunge Bresciani - nessun allarmismo, nessuna perdita, nessuna sanità di serie A e di serie B, ma una sola con pari eccellenze, nell´unico sistema sanitario lombardo che ha saputo crescere qualità professionali sia nel pubblico sia nel privato con funzione pubblica. Altro che dipendenza alla politica e dai partiti! E´ invece il risultato di una corretta politica sanitaria che pone il cittadino al centro del sistema, che gli offre le opzioni di scelta non solo confinate nel sistema sanitario di governo pubblico". "Un augurio di buon lavoro a Vitali - conclude Bresciani - e un anche augurio che la si smetta con polemiche strumentali e prive di concretezza". .  
   
 

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