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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2007
 
   
  L’ASSEMBLEA ANNUALE ASSIFACT CONFERMA LA FIDUCIA AI CONSIGLIERI E RINNOVA IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI IN ITALIA IL FACTORING RAPPRESENTA L’8,16% DEL PIL

 
   
  Brescia, 24 ottobre 2007 – L’assemblea annuale di Assifact, Associazione Italiana per il Factoring, riunitasi il 21 settembre a Brescia sotto la presidenza di Antonio De Martini, Italease Factorit ha confermato la nomina dei Consiglieri: Gianfranco Antognoli, Mps Leasing & Factoring; Massimo Ferraris, Ifitalia; Luigi Matta, Fidis; Renato Antonio Zanetti, Intesa Sanpaolo, e ha provveduto alla nomina di nuovi Revisori dei Conti: Rony Hamaui, Intesa Mediofactoring; Massimo Mancini, Fortis Commercial Finance; Mattia Serena, Bcc Factoring. Completano i vertici dell’Associazione gli accademici Roberto Ruozi, Presidente Onorario; Alessandro Carretta, Segretario Generale. Si è concluso oggi “Factoring around Europe: Italia – España” il workshop internazionale che ha riunito a Brescia, in occasione dell’assemblea annuale Assifact, i maggiori esperti del factoring di Spagna e Italia. Organizzato da Assifact, Associazione Italiana per il Factoring e Aef, Asociación Española de Factoring, in collaborazione con C. B. I. Factor, Financiera Veneta e Ubi Banca. Molti gli ospiti internazionali intervenuti nelle due sessioni di lavoro. Tra gli altri: Javier Rodríguez-mantiñán, Amministratore delegato Santander Factoring y Confirming; Rony Hamaui, Amministratore delegato Intesa Mediofactoring; Massimo Ferraris, Direttore generale Ifitalia; Antonio De Martini, Presidente Assifact; Elias Soler, Presidente Aef; Carlos Olivares, Amministratore delegato Bbva Factoring; Alessandro Carretta, Università di Roma Tor Vergata. Il mercato mondiale del factoring cresce a ritmi regolari nel tempo. Al 31. 12. 2006 il turnover (il volume totale dei crediti ceduti in un arco di tempo determinato) ha raggiunto quota 1. 133. 393 milioni di euro (+11,49% rispetto all’anno precedente). A rappresentare la quota di mercato più significativa è l’Europa (72%) mentre il continente asiatico mostra interessanti e sostenuti segnali di crescita. I primi dieci mercati pesano per il 77% rispetto al totale mondiale. L’italia occupa stabilmente uno dei primi tre posti nella graduatoria mondiale, attualmente guidata dal Regno Unito (248. 769 mln di euro) seguita appunto dall’Italia (120. 435) e dalla Francia (100. 009). La Spagna segue a distanza con 66. 772 mln di euro. A livello mondiale il mercato italiano pesa per circa l’11% sul totale, mentre a livello europeo costituisce il 15% del totale. Dopo il picco raggiunto nel 2002, il mercato italiano ha registrato fino al 2005 una sostanziale stabilità, collegata all’andamento generale dell’economia e al ristagno dell’attività produttiva. Il 2006 ha evidenziato un’inversione di tendenza. Al 31 dicembre 2006, infatti, il turnover (volume totale dei crediti ceduti in un arco di tempo) cumulativo ha raggiunto 108. 805 milioni di euro, pari ad un incremento del 7,80% rispetto al 2005. Positive anche le stime per l’andamento del 2007. L’associazione sta elaborando, in questi giorni, i dati definitivi relativi al primo semestre dell’anno 2007. Secondo le prime elaborazioni, l’Outstanding, ovvero l’ammontare dei crediti acquistati che devono essere incassati, si è attestato a fine giugno su un valore pari a 35. 357 milioni di euro: 49% pro solvendo (il soggetto che cede il credito rimane responsabile in caso di mancato pagamento da parte del factor); 51% pro soluto, per un incremento del 6,61% rispetto allo stesso periodo del 2006. Gli anticipi erogati al 30 giugno 2007sono pari a 21. 821 milioni di euro (+10,25% rispetto al 2006). Il turnover cumulativo nel primo semestre 2007 risulta pari a 55. 933 milioni di euro (+2,27% rispetto al primo semestre 2006). Secondo i dati raccolti da Assifact, il factoring in Italia, oggi, rappresenta circa l’8,16% del Prodotto Interno Lordo, contro un dato medio che lo vede pesare per il 6-7% su quello di Francia e Spagna e per il 13% sul Prodotto Interno Lordo del Regno Unito, il Paese leader nelle classifiche mondiali per turnover. Analizzando i dati a fine 2006, relativi alle attività e passività finanziarie delle imprese italiane forniti da Banca d’Italia, si rileva che l’outstanding ha raggiunto livelli pari ad oltre l’11% dei debiti bancari a breve termine. Il factoring riguarda oltre l’11% del totale dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dei propri clienti. Una delle caratteristiche del factoring è quella di riguardare prevalentemente crediti commerciali d’impresa con scadenze brevi (quasi la metà con scadenza residua inferiori a 3 mesi). Quanto alla distribuzione per settore di attività, al 30 giugno 2007 l’87% della clientela risultava rappresentato da imprese private. Tra i principali settori utenti del factoring in Italia: il commercio (18,73%); altri servizi destinabili alla vendita (31,27%); minerali e metalli (9,26%); trasporti (8,86%); edilizia e opere pubbliche (7,21%). .  
   
 

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