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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2007
 
   
  VENEZIA: AL VIA LA SCUOLA EUROMEDITERRANEA UNA TRENTINA DI GIOVANI PROVENIENTI DA TUTTO IL MEDITERRANEO INSIEME IN ITALIA A SCUOLA D’IMPRENDITORIALITÀ

 
   
  Milano, 24 settembre 2007 - Con un export che supera i 5 miliardi, l’Italia cresce nelle esportazioni coi Paesi del Mediterraneo del 14,1% in un anno: primo partner commerciale dei Paesi di area mediterranea è la Turchia (31,5% dell’export mediterraneo totale, +8,3% in un anno) ma cresce molto bene anche la Tunisia (14,6% dell’export, +48,1% nel corso dell’anno). Tra le regioni italiane che vantano il maggior export col Mediterraneo, prima è la Lombardia: con più di un 1 miliardo e 312 milioni di euro rappresenta il 25,8% dell’export nazionale, in aumento del 3,5% in un anno. Seguono la Sicilia (615 milioni di euro, 12,1% dell’export nazionale, +75,3% in un anno), il Veneto (568 milioni di euro, 11,2% dell’export italiano, +10,9% in un anno), Piemonte (530 milioni di euro, 10,4% dell’export, +17,5%) ed Emilia Romagna (526 milioni di euro, 10,4% dell’export e +7% nell’ultimo anno). Fra i prodotti più esportati, macchinari e materiali da trasporto (34,5% dell’export totale) e prodotti finiti classificati secondo la materia prima (22,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al I trimestre 2007. Anche per questo l’Italia guarda al futuro dei rapporti commerciali intrecciati coi Paesi del Mediterraneo, e il futuro sono i giovani: sono una trentina e vengono da Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia; parteciperanno al corso di introduzione all’imprenditorialità della Scuola Euromediterranea. Quest´anno parteciperanno al corso anche studenti italiani che, a conclusione del periodo di didattica, svolgeranno una stage in aziende operanti a livello produttivo e/o commerciale in Marocco o Tunisia. È un’iniziativa della Fondazione per la Sussidiarietà, realizzata grazie al supporto delle Camere di Commercio di Milano, Napoli e Venezia, con il contributo della Regione Lombardia, in collaborazione con l’Ice e col supporto organizzativo dell’Icesd, sotto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. Il centro Altis dell’Università Cattolica del Sacro Cuore coordina la didattica del corso affidato ai docenti delle Università di Milano, Napoli, Venezia e di Formaper, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Il corso, al via a Venezia, durerà sei settimane, da settembre ad ottobre 2007 e intende formare giovani laureati motivati ad impegnarsi in attività manageriali e imprenditoriali sulle sponde del Mediterraneo. Ciascun partecipante avrà inoltre la possibilità di svolgere uno stage di quattro settimane presso un’impresa selezionata dalle Camere di commercio e che abbia rapporti economici con i Paesi del Mediterraneo. Struttura del corso. Il corso, a numero chiuso e in lingua inglese, è rivolto a laureati in discipline economiche, giuridiche o affini, provenienti da Paesi non europei dell’area mediterranea ed è articolato in sei settimane a partire dal 17 settembre 2007. I contenuti sono riconducibili a quattro aree tematiche: economia, diritto, management, politica e cultura. I docenti coinvolti provengono da: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Napoli “L’orientale”, Università Ca’ Foscari di Venezia, Venice International University e Formaper, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Il corso prevede 208 ore di lezione, quattro visite ad aziende e distretti e uno stage conclusivo di quattro settimane presso un’azienda selezionata dalle Camere di Commercio. L’iniziativa è stata presentata il 21 settembre a Venezia durante il convegno di inaugurazione che si è tenuto nell’aula magna della Venice International University nell’isola di San Servolo, sede del corso. “Il Mediterraneo – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – è da sempre un polo di attrazione e di crescita, così come un luogo privilegiato per la circolazione non solo di beni e servizi, ma anche della cultura. Data la rilevanza che il capitale umano riveste per la crescita economica, è allora opportuno che iniziative di cooperazione come questa, volte alla formazione di alto livello, vengano incentivate, con lo scopo di accrescere il tessuto, culturale ed economico, che da sempre unisce le due sponde del Mediterraneo. In questo senso, la Scuola Euromediterranea di imprenditorialità costituisce un importante risultato perché porta giovani laureati provenienti da tutti i Paesi del Mediterraneo ad investire e a lavorare per un comune sviluppo”. .  
   
 

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